RESET CITY, la rivoluzione silenziosa delle città

Reset City ha tracciato un manifesto rigenerativo per le città: dati, clima e salute diventano la base progettuale, mentre natura, tecnologia e nuovi materiali guidano processi urbani più equi, resilienti e capaci di generare benessere reale.

Emanuele Naboni | Direttore scientificio YouBuild presenta Reset City

Ed eccoci alla sintesi visiva e narrativa del IX convegno annuale YouBuild, andato in scena a Milano il 26 novembre. Sul palco del teatro San Fedele si sono alternate voci italiane e internazionali che, attraverso dati, visioni e casi reali, hanno tracciato un quadro potente di ciò che sta accadendo — e di ciò che deve accadere — nelle nostre città.

RESET CITY ha acceso un faro su un’urgenza ormai ineludibile: ripensare i modelli di sviluppo urbano alla luce delle nuove condizioni climatiche, ambientali e sociali. Milano è emersa come simbolo di questa sfida, segnata da temperature in aumento, qualità dell’aria critica, eventi estremi in crescita e impatti sempre più evidenti sulla salute pubblica.

Il pubblico di professionisti in sala partecipa in modo interattivo ai lavori della conferenza

Occorre ri-modellare città rigenerative, non solo sostenibili

È emersa la necessità di superare la logica della sostenibilità “conservativa” per adottare approcci rigenerativi capaci di:

  • aumentare biodiversità e qualità ecosistemica,
  • ridurre emissioni e consumi,
  • migliorare il benessere dei cittadini,
  • ricostruire relazioni equilibrate tra natura e ambiente urbano.

Dati, clima e salute come base progettuale

Le nuove dinamiche urbane richiedono: integrazione di dati climatici, ambientali e sanitari,

analisi dei rischi fisici e termici, strumenti che supportino decisioni veloci e basate su evidenze. Le simulazioni microclimatiche e l’uso dell’intelligenza artificiale consentono oggi di valutare ombreggiamento, vento, comfort, radiazione, verde e consumi in tempi estremamente ridotti.

Una nuova urbanistica guidata da scenari e dati

Esempi internazionali hanno mostrato come l’analisi multidimensionale (demografia, mobilità, inclusione, spazio pubblico, infrastrutture) consenta di costruire strategie urbane più eque, resilienti e capaci di attivare coesione sociale.

Robotica, visione artificiale e monitoraggio

Nuovi strumenti – robot mobili, sensori, algoritmi di riconoscimento – permettono di trasformare le immagini della città in informazioni utili per valutare: flussi e comportamenti, variazioni microclimatiche, efficacia del verde urbano, impatto degli interventi su traffico, percezione e qualità dello spazio pubblico.

Materiali rigenerativi e decarbonizzazione

Il settore dei materiali da costruzione sta adottando tecnologie avanzate come la cattura della CO₂, l’uso di materiali riciclati, la riduzione del clinker e la produzione di cementi a basse emissioni, aprendo la strada a filiere edilizie realmente circolari.

Le tre direzioni decisive emerse dal convegno

Nuovi strumenti | AI, simulazioni accelerate, piattaforme di analisi, monitoraggio continuo, sistemi di dati integrati.

Nuove competenze | Ecologia urbana, salute pubblica, data literacy, progettazione sistemica.

Nuovi processi | Interdisciplinarità, partecipazione informata, decisioni basate su evidenze, attuazione e misurazione nel tempo.

Architetture sostenibili | I riconoscimenti YouBuild 2025

Emanuel Naboni, direttore scientifico YouBuild, illustra gli YouBuild Awards 2025

Gli YouBuild Regenerative Awards hanno premiato i progetti che meglio integrano ricerca, progettazione, industria e valore pubblico. La giuria, composta da dieci membri che hanno assegnato un punteggio da 1 a 5, ha individuato una rosa di tre finalisti per ciascuna categoria, selezionando successivamente i tre vincitori.

La giuriaEmanuele Naboni | Direttore scientifico YouBuild; Livia Randaccio | Direttore editoriale YouBuildVirginia Gambino | Virginia Gambino Editore;Tiziano Rumori | Gottlieb Paludan Architects; Simona Azzali | Canadian University Dubai; Massimo Imparato | Canadian University Dubai | Guglielmo Ricciardi | CMCC Foundation; Giambattista Brizzi | Deerns; Davide Desiderio | Terreal Italia; Valentina Puglisi | Politecnico di Milano; Francesco Sommese | Università di Napoli Federico II; Carlo Battisti | Living Future Europe ETS.

Per la Categoria Regenerative Education

Emanuel Naboni premia Martha Lewis | Regenerative Education – Carbon Box

È stata premiata Martha Lewis, Head of Materials di Henning Larsen – Research & Innovation, per aver sviluppato un ecosistema educativo e strumenti open che rendono progettisti e specialisti dei materiali pienamente carbon-literate, riportando l’upfront carbon al centro delle scelte progettuali e accelerando pratiche a basso impatto climatico. A lei è stato conferito il Premio Regenerative Education – Carbon Box, riconoscimento dedicato al suo contributo straordinario nella diffusione di conoscenze e nella formazione sui materiali a emissioni ridotte.

Per la Categoria Rigenerazione Architettonica

Emanuele Naboni premia gli architetti Michele Carrano e Matteo Cibin, intervenuti in rappresentanza dello studio H&A Associati

Premiato lo studio H&A Associati per la rigenerazione architettonica dell’NH Collection Villa Hotel, Murano – Venezia. Il progetto ha trasformato l’ex complesso industriale De Majo in un hotel diffuso a padiglioni: 12 edifici distribuiti su 12.000 m², riconnessi da corti, calli e campielli che evocano un piccolo villaggio lagunare.

Il riuso dell’involucro in laterizio, la valorizzazione degli elementi identitari — come l’antico camino della fornace — e la configurazione diffusa permettono di ridurre consumo di suolo e impatti da nuova edificazione, preservando carbonio incorporato e memoria storica.

Con 104 camere e suite, spazi comuni e servizi, l’intervento riattiva un’area dismessa e la reintegra nel tessuto dell’isola attraverso connessioni lente e un dialogo diretto con la tradizione vetraria muranese.

Per la Categoria Rigenerazione Urbana

Emanuele Naboni premia Fabio Marchiori, co-direttore di Atelier(s) Alfonso Femia

Premiato lo studio Atelier(s) Alfonso Femia AF517 per la rigenerazione del Parco Lineare di Trieste (Porto Vecchio / Porto Vivo). Il progetto riconnette il centro città al mare lungo l’asse del Porto Vecchio, trasformando binari, scambi e magazzini in una nuova infrastruttura di spazi pubblici, bosco urbano e corridoi ecologici.

L’intervento ridisegna quattro snodi strategici — dal collegamento Barcola–Bovedo alla piazza della Stazione del Porto Vecchio, dall’Asse Natura alla nuova piazza della Stazione Trieste collegata al centro — introducendo superfici drenanti, ombreggiamenti naturali e acqua come dispositivi climatici.

Un gesto di rigenerazione sistemica che intreccia paesaggio, mobilità e identità urbana, restituendo al Porto Vecchio un ruolo centrale nella vita della città. (di Livia Randaccio)

GUARDA TUTTE LE FOTO DEL CONVEGNO

Slide dei relatori

Emanuele Naboni | Direttore scientifico YouBuild | Introduzione ai temi del convegno

Olivia Poston | Norman Foster Foundation | Modelli internazionali per rigenerare le città

Aldo Sollazzo | IAAC Barcelona | Robotica e processi innovativi per l’edilizia rigenerativa

Dante Parisi | Eco Brand Manager Heidelberg Materials Italia | Verso la decarbonizzazione: nuove strategie per l’industria delle costruzioni

Federico Della Puppa | Coordinatore Centro Studi YouTrade | Trend e scenari del mercato rigenerativo

Christian Todisco | Capo Area Lombardia Ovest Fassa Bortolo | L’impegno Fassa per lo sviluppo sostenibile

Bigma t Italia | Progetti vincitori BMIAA ’25: un tributo all’eccellenza dell’architettura

Paolo Benzi | Responsabile Tecnico Rototec | Emergenza climatica e salvaguardia del territorio

Alberto Biondi | Henning Larsen | Paesaggi rigenerativi: unire il design con l’impatto quantificabile

Aleksander Guldager Kongshaug | 3XN/GXN | La pratica del design rigenerativo in GXN

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.