Superfici made in Italy per l’Iceland Parliament Hotel di Reykjavik

Ph. Claudio Parada Nunes

Nel cuore della capitale islandese Reykjavik è stato recentemente inaugurato l’Iceland Parliament Hotel, Curio Collection by Hilton, un complesso alberghiero dal carattere distintivo che si fa interprete del Dna e dello spirito del luogo.  Il coordinamento e la gestione dei lavori sono stati affidati interamente a THG Arkitektar, uno dei principali studi di architettura islandesi con circa 35 professionisti, che ne ha curato le varie fasi: dall’identificazione degli obiettivi dei gruppi di investimento, all’individuazione dei parametri in termini di stile architettonico, dalla pianificazione e distribuzione degli spazi, all’adattamento e implementazione strutturali e impiantistiche necessari.

Durante le operazioni di cantiere svoltesi intorno alla piazza principale di Reykjavik, in prossimità del Parlamento, il rilevamento e l’asseverazione di ritrovamenti medievali di un sito cimiteriale hanno comportato la revisione del piano esecutivo urbanistico iniziale, riadattato seguendo le direttive dell’Agenzia del Patrimonio Culturale (n.d.r. Soprintendenza per i beni culturali). Dalla pianificazione urbanistica, iniziata del 2015, sono seguiti due anni di studi di progettazione spaziale e strutturale e quindi, nel 2018, gli interventi effettivi con le relative demolizioni, sbancamenti, riqualificazione e costruzione.

L’Iceland Parliament Hotel, Curio Collection by Hilton, con una superficie complessiva di 14.500 metri quadrati, ha richiesto sette anni di lavori in cui sono state impiegate le maestranze di quasi 70 aziende e coinvolte fino a 150 persone al giorno, provenienti da oltre dieci nazionalità diverse. L’esito è una struttura dedicata all’hospitality di lusso che è allo stesso tempo un inno alla città di Reykjavik e alla sua storia.

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Ph. Claudio Parada Nunes

Integrazione di edifici storici

L’impianto architettonico dell’Iceland Parliament Hotel si compone di sette edifici in cui costruzioni ex-novo si legano ad altre storiche dal forte valore simbolico, come l’antica sede delle telecomunicazioni,  la Independence Hall e la prima scuola femminile islandese Gamli Kvennaskólinn, istituita su un preesistente edificio del 1835. «Il fabbricato è protetto da leggi nazionali in materia di preservazione del patrimonio e, adeguarlo a un uso contemporaneo che ne preservasse il valore, è stato per noi una grande sfida», spiega l’architetto italiano Paolo Gianfrancesco, socio di THG Arkitektar. «Non solo lo abbiamo misurato ed estratto i caratteri esistenti ma lo abbiamo fisicamente spostato e riposizionato in loco».

Lo studio THG Arkitektar, insieme a un team di ingegneri, ha infatti coordinato il sollevamento e la traslazione della scuola su un sito adiacente tramite una gru semovente, per permettere la posa in opera del nuovo piano interrato in cemento armato e dei relativi impianti. Un’operazione molto complessa e non priva di difficoltà, che ha suscitato grande attenzione nei media nazionali. La struttura conserva oggi il suo mood, la sua configurazione e i soffitti lignei nonostante ne sia cambiata la destinazione d’uso. I due piani sono stati pensati come sale per meeting ed eventi e si connotano per atmosfere totalmente diverse: quella inferiore, più calda e morbida, presenta un grande bar disegnato su misura da THG Arkitektar ed è concepita per ospitare feste; quella superiore è più privata e riservata, gioca con le tonalità del blu oceano ed è pensata per momenti di convivialità più raccolta.

«La storia che l’Iceland Parliament Hotel racconta continua con un vecchio edificio adiacente alla scuola, la sala da ballo NASA, una vera icona per il popolo islandese per aver ospitato non solo eventi legati al Partito d’Indipendenza Islandese, ma anche, noti artisti della scena culturale nazionale. Questa porzione del progetto, in decadenza, è stata completamente demolita dopo un’accurata mappatura tridimensionale, un censimento delle decorazioni e degli stilemi architettonici. Il nuovo building – oggi denominato Independence Hall – con una struttura che si innesta nel suolo per una profondità di circa 4 metri rispetto al livello principale, è stato concepito con parametri contemporanei e tecnologicamente avanzati per un completo isolamento acustico verso il contorno architettonico», prosegue l’architetto Gianfrancesco. «L’edificio è stato eseguito come una scatola nella scatola, isolato dalle fondazioni con un tappeto che assorbe parte dei movimenti orizzontali mentre, il resto delle pareti e soffitti risultano scollegate dall’edificio che le avvolge con isolamento in lana di roccia, utile al raggiungimento dei parametri acustici. La sala rivela lo splendore di un tempo con un design rispettoso e innovativo e con materiali migliori e dettagli piú pregiati».

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Ph. Gunnar Sverrisson

Infine il terzo corpo preesistente incluso nell’Iceland Parliament Hotel è la storica sede delle telecomunicazioni Iceland Telecom. Simbolo importante nella memoria collettiva della comunità locale, è un edificio di dimensioni importanti e dalle forme simmetriche e robuste, costruito poco dopo il 1930 e teatro di cruciali eventi geopolitici del secolo scorso. Ospitava gli uffici operativi e tuttora, all’interno del lotto, è conservato il complesso sistema per lo smistamento delle telecomunicazioni. Oggi, nell’ampio piano terra, si trova il ristorante Hjá Jóni, il cui nome rende omaggio alla statua del padre fondatore dell’indipendenza islandese nella antistante piazza. Delimitato da ampie finestre che affacciano sul Parlamento e con un’atmosfera accogliente e d’altri tempi, è connesso al Telebar, il bar che, con un gioco di parole, allude alle precedenti attività dell’ex quartier generale dell’Iceland Telecom.

In linea con la cultura sociale locale e di concerto con le istituzioni e gli investitori, il piano terra – di oltre 500 metri quadrati tra porzioni nuove e preesistenti – è pensato per essere uno spazio aperto alla cittadinanza, accessibile e fruibile liberamente anche come passaggio alternativo alla strada durante le rigide giornate invernali. È predisposto per ospitare agevolmente eventi, mostre ed allestimenti: al momento, offre la più grande collezione privata di arte classica e contemporanea, con più di 200 pezzi di grande pregio. Sono inoltre organizzate visite private per permettere a chiunque ne sia interessato di ammirare le parti più significative e rappresentative dell’albergo. Con l’obiettivo di ridurre al minimo i luoghi di semplice attraversamento, le varie aree diventano percorsi esperienziali.

Eclettismo contemporaneo

Ai tre edifici storici ne sono stati legati altri di nuovi e moderni, alcuni dei quali assolvono alla funzione di raccordo, altri di estensione della capienza dell’hotel che conta 163 camere. Gli esterni, dal punto di vista stilistico, presentano un’estetica eclettica e contemporanea. Come afferma l’architetto Gianfrancesco «nel centro storico di Reykjavik, gli edifici sono tradizionalmente di modeste dimensioni, hanno altezze limitate, hanno quasi sempre tetti spioventi e colorazioni non omogenee. Abbiamo quindi volontariamente emulato questo linguaggio in modo che al visitatore o al semplice cittadino, l’hotel appaia, se non ne conosce la destinazione di uso, una serie di edifici distinti con funzioni diverse».

Il concetto di eclettismo si ritrova anche negli allestimenti interni in cui grande attenzione è stata posta nel bilanciare materiali caldi e materiali freddi, superfici opache e superficie lucide, nel rispetto degli stilemi locali. Moltissimi arredi sono custom-made, realizzati da artigiani di grande esperienza, con scelte stilistiche diverse, talvolta volutamente in contrasto tra loro.

Per quanto riguarda i rivestimenti ceramici di questo prestigioso progetto, sono stati chiamati a partecipare Ariostea, FMG Fabbrica Marmi e Graniti, Iris Ceramica e SapienStone, brand di Iris Ceramica Group, con soluzioni innovative altamente performanti in termini di resistenza, durabilità e pregio estetico.

Per gli involucri esterni di alcuni dei nuovi edifici che fungono da collegamento è stata scelta Quarzite di FMG nel colore Ghiaccio. La superficie in gres porcellanato con il suo aspetto naturale effetto pietra dialoga perfettamente con i materiali circostanti quali il cemento armato, la diorite dei palazzi storici e il metallo della facciata ventilata.

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Ph._Gunnar-Sverrisson
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Ph. Claudio Parada Nunes
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Ph. Gunnar Sverrisson

Il piano principale accessibile al pubblico, di oltre 500 metri quadrati, è stato diviso in due zone distinte. Nella galleria aperta alla cittadinanza, con la grande scalinata predisposta a ospitare mostre e momenti di conversazione, sono state utilizzate a pavimento Quarzite di FMG e Pietra di Basalto di Iris Ceramica, le collezioni in gres porcellanato effetto pietra, dall’aspetto vellutato e dai toni opachi e neutri.

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Ph. Claudio Parada Nunes

 

Nella contigua area accettazione, il linguaggio è stato invertito: qui, dove il cliente necessita di privacy per le contrattazioni economiche o la richiesta di informazioni riservate, il banco reception e le colonne portanti sono stati rivestiti con i toni più chiari di Fragmenta Full Body Grigio Luminoso di Ariostea. In un armonico contrasto cromatico, Black Marquinia – sempre firmato Ariostea – personalizza con eleganza le cornici che delimitano l’accesso ai vani ascensore.

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Ph. Claudio Parada Nunes
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Ph. Claudio Parada Nunes
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Ph. Gunnar Sverrisson

All’interno del ristorante Hjá Jóni, le forme rigorose e geometriche di una grande isola che funge da piano d’appoggio si fa notare per la texture marmorea verde del MaxFine Connemarble Irish con le sue sfumature degradanti dallo scuro al chiaro e marcate venature bianche. Sempre nel ground floor, all’interno del Telebar, contribuisce a creare un’atmosfera avvolgente e piacevole Alpi Chiaro Venato di SapienStone che impreziosisce il countertop del bancone del bar.

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Ph. Gunnar Sverrisson
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Ph. Claudio Parada Nunes

Negli spazi interrati dell’edificio, si trova una lussuosa spa dalle dimensioni molto importanti, comprensiva di un’area termale, sauna e bagni di vapore, cabine per massaggi e trattamenti benessere. A creare un ambiente accogliente, intimo e raffinato si ritrova Quarzite di FMG e Pietra di Basalto di Iris Ceramica che, con la loro bassa riflettività, esprimono un senso di naturalezza e armonia. Nei vari ambienti, a rivestimento, le grandi lastre MaxFine di FMG che dispiegano nello spazio la potenza dei pattern con il loro ampio formato.

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Ph. Claudio Parada Nunes
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Ph. Claudio Parada Nunes

Marmi MaxFine Travertino veste con sobrietà le pareti della reception, della drinking station, delle changing room e toilette, delle cabine per i massaggi e i volumi della vasca idromassaggio geotermiche. MaxFine Amazonite trasmettere un senso di tranquillità e benessere con la sua trama screziata di verdi, bianchi e grigi e dà un’identità decisa al bagno turco, alle camere a getto freddo, al banco della reception e alla parete retrostante. A completare la Spa, una lounge dal carattere sofisticato e audace grazie ai movimenti sinuosi ed enigmatici delle lastre di MaxFine Onice Malaga. Nell’area fitness, infine, le zone di accesso ai servizi sono state personalizzate con i riflessi metallici scuri della collezione Iron Black di FMG.

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Ph. Claudio Parada Nunes
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Ph. Gunnar Sverrisson

Nelle sale da bagno delle stanze, è stato prediletto MaxFine White Calacatta di FMG che con la sua elegante luminosità e trama delicata, riveste le pareti, l’interno delle docce e i volumi delle vasche, mentre a pavimento è stata privilegiata la collezione Pietra di Basalto di Iris Ceramica. Per quanto riguarda la suite principale, che ha una superficie di oltre 120 metri quadrati e gode di una vista a 360 gradi sulla città, è stato utilizzato – come nella lobby – Fragmenta Full Body di Ariostea. Grazie alla tecnologia a tutta massa, il pattern che percorre tutto lo spessore della lastra, ha permesso di sviluppare gli elementi con bordi a vista che si inseriscono in modo naturale nell’ambiente.

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Ph. Claudio Parada Nunes
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Ph. Gunnar Sverrisson
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Ph. Gunnar Sverrisson

 

LA SCHEDA

Gruppo Alberghiero: Berjaya Iceland Hotels
Design e gestione del progetto: THG Arkitektar
Project architect: Freyr Frostason
Leading architect & Interior designer: Paolo Gianfrancesco
Construction designer: María Gómez De S. Alises
Architect: Heiðar Samúelsson
Architect: Grímur Víkingur Magnússon
Project Manager: Samúel Guðmundsson
Anno inizio lavori: 2015
Anno inaugurazione: Dicembre 2022

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