Piuarch firma l’Hub della Cultura a Venaria Reale

Museo scuola auditorium ©Piuarch

Nel centro della città di Venaria Reale (Torino), in un’area urbana precedentemente occupata da una caserma e attualmente in stato di abbandono, sorgerà il nuovo progetto di rigenerazione urbana di Piuarch che prevede la realizzazione di un nuovo polo culturale aperto alla comunità. Il progetto si inserisce all’interno del progetto Integrato “Tra Urbano e Periurbano”, finanziato dal PNRR per 7 milioni di euro, che ha come finalità la rigenerazione urbana e sociale della corona periurbana della città di Torino.

Il progetto dell’Hub della Cultura si pone l’obiettivo di preservare l’identità storico-sociale e culturale del contesto originale, attraverso uno studio approfondito dell’ambiente circostante e delle preesistenze, dai giardini geometrici all’italiana, che fanno parte del complesso della Reggia di Venaria, al Parco naturale regionale della Mandria che si sviluppa per 6.570 ettari a nord della città.

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Vista aerea ©Piuarch

Germán Fuenmayor, socio dello studio Piuarch: «Gli elementi naturalistici che troviamo nel Parco e quelli più razionali dei giardini all’italiana della Reggia convergono nella definizione del concept del masterplan e diventano l’elemento portante di quelle che chiamiamo stanze verdi», ovvero spazi aperti alla comunità, definite da nuovi edifici con funzioni differenti, in cui la comunione con la natura racconta di un approccio biofilico alla progettazione, «Lo spazio pubblico, aperto e fruibile, convoglia flussi e definisce nuovi ‘interni’, in cui la cittadinanza si può riunire e confrontare. Questo intervento sposta l’attenzione dagli edifici verso gli spazi aperti da esso generati, dando priorità alle relazioni umane e al benessere delle persone».

Il masterplan prevede un sistema di corti che richiamano, nella geometria dei loro volumi architettonici, l’archetipo della grande caserma interpretato in chiave contemporanea in un complesso fluido e modulare. Gli spazi di aggregazione e per la cultura sono organizzati in un modo informale, non gerarchico, con una copertura a falde che diventa l’elemento connettivo che collega i vari corpi.

Il cuore dell’Hub della Cultura è l’area a nord del sito, dove sorgeranno due nuovi edifici accanto alla preesistente biblioteca Tancredi Milone. Il primo ospiterà il museo della storia della città di Venaria Reale, un archivio storico e spazi per associazioni e coworking, che affacceranno sulla Piazza della cultura. Il secondo, sviluppato su due piani e sede del nuovo auditorium da 260 posti e di sale polifunzionali indipendenti, sarà baricentrico tra la piazza della Cultura e un secondo spazio aperto e verde, la nuova Piazza degli Alberi. L’area a sud del sito vedrà invece la presenza di una nuova scuola civica, che sarà oggetto di progettazione e finanziamenti successivi.

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Ingresso Auditorium ©Piuarch
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Museo scuola auditorium ©Piuarch

Il legno è stato scelto come elemento principale sia per le parti strutturali sia per l’involucro. In legno sono travi, pilastri, solai, tamponamenti ciechi e lamelle esterne, mentre all’interno viene il più possibile lasciato a vista, per esaltarne la presenza architettonica.

Le soluzioni previste per l’Hub della Cultura di Venaria Reale garantiscono prestazioni energetiche eccellenti: ne sono un esempio i grandi lucernari e vetrate che inondano gli interni di luce naturale, il sistema di schermatura delle facciate con brise soleil in legno che protegge dal calore in estate e ottimizza il guadagno solare in inverno, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici in copertura, in facciata e nelle pensiline del campus che permettono di disporre di una fonte di energia rinnovabile, pulita, inesauribile.

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Sale polivalenti e ristorante ©Piuarch

L’approccio trasversale che guida la progettazione tiene conto di esigenze diverse ma complementari: dal rispetto del contesto ambientale e paesaggistico, all’attenzione per la vivibilità degli spazi e l’inclusione sociale, all’importanza data al tema della sostenibilità nella progettazione architettonica dei nuovi edifici. Inoltre è adottato un approccio altamente digitale che consente di definire e standardizzare i singoli componenti costruttivi, prefabbricati e preassemblati off-site, per renderne più efficiente e agevole l’assemblaggio finale.

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