Green Pea: architettura sostenibile per il primo green retail park italiano

Ha aperto le porte da un mese a Torino Green Pea, il nuovo polo della sostenibilità e responsabilità sociale promosso dalle famiglie Farinetti, Nocivelli e Orecchia. Tra la sede di Eataly e il Lingotto, la struttura mira a diventare il primo green retail park italiano. Al centro prodotti e servizi rispettosi della terra, dell’aria, dell’acqua e delle persone, con 66 negozi, un museo dedicato alle le innovazioni di rispetto ambientale, tre ristoranti, una piscina, una spa e un’area dedicata all’ozio… creativo.

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Perché quello che questa pandemia ci ha fatto capire è che tornare alla normalità non è auspicabile, nonostante i facili slogan da salotto. Se le vecchie abitudini ci hanno portato a questa situazione, è davvero utile tornare indietro? Non sarebbe invece (e lo è) più “sano” fare nostra la lezione che il 2020 ci ha insegnato e cogliere questa crisi come un’opportunità per invertire la rotta nella produzione e nel consumo, indirizzandoci verso modelli più sostenibili?

Questa è proprio la riflessione che porta avanti anche il progetto Green Pea, un luogo che vuole aprire la strada a un nuovo modo di consumare. Oltre ai partner che collaborano al progetto, grande attenzione è stata riservata anche alla progettazione dello stesso edificio, portando la sostenibilità al centro del concept architettonico ad ogni livello.

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Photo@Fabio Oggero

L’edificio Green Pea a Torino

Progettato dagli architetti Cristiana Catino di ACC Naturale Architettura  e Carlo Grometto di Negozio Blu Architetti Associati, l’edificio Green Pea a Torino testimonia che una nuova architettura urbana sostenibile e funzionale sia possibile. Pensata quasi come un organismo naturalela struttura è definita da una trama di materiali naturali e permeato di luce e verde con più di 2.000 alberi, piante e arbusti, selezionati grazie alla collaborazione con il vivaista Vannino Vannucci.

L’edificio si sviluppa su cinque piani ed è caratterizzato da un involucro esterno costituito da un doppio livello di superfici. La parte più esterna è composta da lamelle frangisole termo-trattate in legno di abete recuperato, proveniente dalle foreste della Val di Fiemme e del Bellunese, ed è sostenuta da una nervatura in acciaio, materiale riciclabile al 100%, interamente montata a secco, in modo da essere smontabile e rimovibile facilmenteIl guscio interno è invece costituito da un tamponamento in pannelli in legno KWH, coibentato in fibra di legno e rivestito in lamiera metallica, e presenta grandi superfici vetrate che inondano di luce naturale gli spazi interni.

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Photo@Fabio Oggero

Tra gli elementi in legno emergono in facciate anche numerosi elementi di vegetazione, piante ad alto fusto, scelte in base al clima e al microclima delle diverse facciate dell’edificio, piantumate in grandi vasche sistemate in un sistema di terrazze che culminano in copertura con un grande giardino pensile caratterizzato da una serra bioclimatica.

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Per quanto riguarda gli spazi interni, inondati di luce naturale e in costante dialogo con il verde esterno, si è optato per materiali tradizionali come terra cruda, calce naturale e legno combinati a materiali di lusso come pelle e velluti. Per le tinteggiature è stata usata la vernice airlite, con proprietà anti-inquinanti e anti-batteriche.

Leggi anche: Progettazione, le novità di Green Pea Torino

Energia rinnovabile per il polo Green Pea

green-pea torino La progettazione impiantistica ed energetica dell’edificio Green Pea di Torino è stata affidata all’ingegnere Gabriele Gerbi dello studio S.A.P.I. che ha scelto solo fonti di energia rinnovabile: pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e pannelli solari, elementi per la captazione di energia eolica e pavimenti piezoelettrici per il recupero dell’energia cinetica generata dal passaggio degli utenti.

Le strategie messe in campo rivolte al raggiungimento della massima efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2 hanno consentito di ottenere un punteggio del Protocollo Itaca di 3.5.

Green Pea è un edificio NZEB Nearly Zero Energy Building in classe A3, con le seguenti caratteristiche:

– Energia termica prodotta da impianto geotermico: 1.848.697,13 kWh

  • acqua calda sanitaria: fabbisogno di energia termica: 187.484,77 kWh  di cui 87,81% = 164.630,38 kWh da fonti rinnovabili
  • riscaldamento: fabbisogno di energia termica 1.900.967,095 kWh di cui 88,59% = 1.684.066,75 kWh da fonti rinnovabili

– Energia elettrica prodotta da fotovoltaico: 140.530,59 kWh

  • illuminazione: fabbisogno di energia elettrica 156.232,20 kWh , di cui 89,94% = 140.530,59 kWh da fonti rinnovabili

Tutta l’energia non prodotta da Green Pea è certificata Green da Iren.

 

 

 

 

 

SCHEDA PROGETTO

GREEN PIPE TORINO

IndirizzoArea Eataly Lingotto, Torino
Anno di realizzazione2020
Superficie10.500 mq
CommittenteEataly Real Estate
ProgettistiG. Ambrosini, P. Gatti, C. Grometto (Negozio Blu Architetti Associati), C. Catino (ACC Naturale Architettura)

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