Studiotamat firma il negozio dell’etichetta discografica Sounds Familiar a Trastevere

I mondi dell’audiofilia o forse della tecnologia, retrò e contemporanei insieme, si affacciano nell’ambiente con gli impianti elettrici a vista in grosse tubazioni color aragosta a contrasto sul fondo color indaco delle pareti

I luoghi sono sempre una sovrapposizione di messaggi, linguaggi, riferimenti e prospettive, il piccolo negozio dell’etichetta discografica Sounds Familiar non fa eccezione. Nei suoi 40 metri quadrati «troviamo un pizzico di clubbing e la familiarità che contraddistingue il brand: doveva essere uno spazio per esporre merchandising e oggetti di design, ma anche un ambiente raccolto e rilassato per scegliere vinili. Doveva rappresentare una casa accogliente per vecchi amici, un riferimento per appassionati e addetti ai lavori, e al tempo stesso essere una sosta piacevole per semplici curiosi». Così, Matteo Soddu, co-fondatore di Studiotamat riassume gli ingredienti di questo spazio, situato a Roma, nel quartiere Trastevere, in una zona lontana dai flussi del turismo, all’interno di un’ex autorimessa.

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Gli arredi in legno di Paulonia tomentosa ed acciaio verniciato color corallo si stagliano sullo sfondo color indaco delle pareti

È interessante osservare il processo che porta ognuna delle idee fondative del progetto a tradursi poi in un materiale o in una forma concreti. Il pavimento in moquette Oceania di Radici e la poltroncina Roly Poly di Driade fanno subito clubbing. Rimandano invece ad atmosfere più calde e domestiche i mobili disegnati da Studiotamat in legno di paulonia tomentosa, dalle forme semplici e lineari, spinti a loro volta verso il linguaggio del design contemporaneo dagli elementi in tubolare quadrato di acciaio e lamiera forata verniciati a polvere. I profili in acciaio tracciano nello spazio volumi d’arredo con i soli contorni, accennando una varietà di forme senza incombere nel poco spazio a disposizione e lasciando il giusto spazio a riferimenti tridimensionali immaginari.

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Il pavimento in moquette Oceania di Radici e la poltroncina Roly Poly di Driade fanno subito clubbing
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I profili in acciaio tracciano nello spazio volumi d’arredo con i soli contorni, accennando una varietà di forme senza incombere nel poco spazio a disposizione e lasciando il giusto spazio a riferimenti tridimensionali immaginari

I mondi dell’audiofilia o forse della tecnologia, retrò e contemporanei insieme, si affacciano nell’ambiente con gli impianti elettrici a vista in grosse tubazioni color aragosta a contrasto sul fondo color indaco delle pareti, che riprendono nel disegno i motivi della parte in ferro degli arredi. La tenda di ciniglia che chiude lo spazio di deposito, ripescata dai progettisti in chissà quale reminiscenza d’infanzia, porta con sé, con ironia, un sentore di bottega di quartiere e fumosi disco-club anni Settanta.

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Nel piccolo spazio, il miglior approccio progettuale non poteva che essere la semplicità del layout e la versatilità degli elementi: i cubi porta vinili, disposti uno sopra l’altro, possono essere affiancati alla console. La seduta, una panca in lamiera traforata alta 45 centimetri come i cubi, può essere posizionata vicino ai porta vinili o davanti alla console, che misura il doppio, in un gioco armonioso di proporzioni e possibilità.

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Il negozio si trasforma così all’occorrenza in sala d’ascolto, punto di ritrovo a stage per DJ set e performance

Il negozio si trasforma così all’occorrenza in sala d’ascoltopunto di ritrovo a stage per dj set e performance. Lo spazio è insieme neutro ed aperto ad accogliere attività ed oggetti di natura diversa, vinili, abbigliamento di nicchia, merchandising ma con un’impronta netta e riconoscibile, improntata alla vivacità dei proprietari ed alla personalità del brand musicale e dei suoi frequentatori.

di Davide Vizzini (da YouBuild n.28)

 

LA SCHEDA
Luogo: Roma
Cliente: Ornella Cicchetti (Sounds Familiar Store)
Progetto: STUDIOTAMAT (Tommaso Amato, Matteo Soddu e Valentina Paiola con Silvia D’Alessandro, Matteo Subiaco, Alice Patrizi)
Anno completamento: 2023
Superficie: 40 mq
Foto: © Seven H. Zhang
Info: www.studiotamat.com

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