Sopraelevazione in rosso e nero per il nuovo padiglione Luiss di Kirimoto e Studio Gemma

La facciata nord est del nuovo Padiglione Luiss a Roma

Dal 2022 nel polo universitario della Luiss a Roma si trova un nuovo padiglione che integra nuove aule didattiche ad alcuni spazi per eventi, aperti a diverse configurazioni e usi. L’edificio porta la firma di Alvisi Kirimoto Studio e Studio Gemma, già autori dell’aula magna ipogea in viale Pola del medesimo ateneo. L’hub universitario recentemente completato si inserisce nel quartiere Parioli a ridosso del parco di Villa Ada, in sostituzione di un capannone preesistente soggetto a vincolo paesaggistico.

In un contesto caratterizzato dalla forte presenza degli edifici del campus, alcuni più aggraziati di altri, il nuovo edificio sembra cercare più un dialogo con la vegetazione circostante piuttosto che con gli spazi costruiti. Appoggiato su un volume rientrante e su iconici pilastri inclinati, il corpo principale del padiglione sembra fluttuare tra le chiome arboree dei lecci, creando spazi flessibili e fortemente integrati al disegno dello spazio aperto che fluisce liberamente al livello del suolo.

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Il nuovo padiglione si relaziona alla vegetazione
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Dettaglio sulle iconiche colonne inclinate

I 1.500 metri quadri di superficie utile ospitano un ingresso, un’aula ed i servizi al piano terra e un auditorium e due aule al piano superiore. Oltre alle scale interne, due rampe esterne collegano direttamente la grande sala all’esterno, a rafforzare il contatto con le aree verdi esterne. Grazie anche alla dotazione tecnologica, il programma funzionale è versatile e prevede che oltre alla didattica si possano ospitare eventi culturali, artistici e sociali, incluse serate di gala e proiezioni.

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Planimetria
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Schizzi di studio

Il volume sembra nascere da una sezione tipo con copertura a falde estrusa per circa 30 metri. Tuttavia, l’edificio rivela due principi geometrici. Infatti, all’assialità che caratterizza il corpo superiore non ne corrisponde una al livello inferiore, dove invece si configura sul lato nord-ovest una fascia dedicata al movimento che provoca una significativa eccentricità non solo nell’articolazione degli spazi, ma anche nella struttura, come si evince dalla posizione delle colonne oblique. Lo spessore del solaio è tale da ripartire i carichi e spostare la struttura sul perimetro al piano superiore.

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Il lato nordovest ospita una fascia di distribuzione
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Dettaglio sui listelli in legno nella parte aggettante

Come altri edifici progettati da Alvisi Kirimoto, anche questa architettura sembra nascere da una chiara idea di involucro a cui è demandata la risoluzione del rapporto tra interno ed esterno, almeno per quanto riguarda il volume principale al piano superiore. Nella definizione della superficie, infatti, con le sue cromie, trasparenze, trame e tridimensionalità sembra potersi trovare una delle chiavi interpretative del progetto: l’idea di stare nella natura addomesticata di un giardino, con tutti gli agi che la tecnologia può offrire al giorno d’oggi.

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Il gioco di trasparenze generato dall’involucro

Il rivestimento in listelli di legno altera la percezione del volume, conferendo solidità e trasparenza secondo il punto di vista. I listelli girano in continuità sulle facciate verticali e sul tetto a falde, creando un ritmo regolare che scandisce il prospetto ed enfatizza il gioco di luce e ombre, sia quelle proprie che quelle portate dagli alberi vicini. Sotto questo layer, si trova la chiusura vera e propria, che, dove non è vetrata, è realizzata in lamiera metallica nera. Infine, all’interno, appositi tendaggi permettono di schermare la luce solare in caso di necessità.

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Le scale interne di accesso all’auditorium
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Le scale esterne di accesso all’auditorium

Un altro tratto distintivo è l’utilizzo del rosso corallo, in accesso contrasto con il nero, per alcuni elementi d’arredo e, soprattutto, nei pannelli acustici sospesi che formano il controsoffitto dell’auditorium. Disegnati con motivi organici, aggiungono un senso decorativo al requisito funzionale, andando a caratterizzare lo spazio principale dell’hub universitario.

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L’auditorium
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L’auditorium aperto

Questa scelta denota uno scarto rispetto al trattamento grigio quasi monocromatico, fatta eccezione per gli inserti lignei, dell’aula magna di viale Pola che, a prescindere dalla diversità della situazione, lascia intravvedere un’evoluzione stilistica sul tipo della grande aula per conferenze. Ispirato a principi di progettazione sostenibile, il padiglione ha ottenuto la Certificazione Leed Platinum.

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Sezione
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Piano primo configurazione A

 

di Gerardo Semprebon, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 28)

LA SCHEDA

Cliente: Luiss Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli
Luogo: Viale Romania, 32 Roma (Italia)
Progetto: Alvisi Kirimoto (Massimo Alvisi, Junko Kirimoto con Vasiliki Maltezaki, Chiara Quadraccia, Daniel Costa Garriga) e Studio Gemma (Cristiano Gemma con Alessandro Speranza, Federica Vola)
Impresa: ECOFAST Sistema

Consulenze
Strutture: INGE.CO
Impianti: Planex
LEED: Habitec Distretto Tecnologico Trentino
Acustica: Andreas Hoischen
Valutazione costi: Gianluca Gangemi
Progettazione: 2019
Inizio lavori: 2020
Completamento: 2022
Superficie utile: 1.500mq
Costo: 5.116.845 euro
Info: www.alvisikirimoto.it e studiogemma.it
Fotografie di: ©Marco Cappelletti

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