Riwega: 25 anni di crescita fra innovazione e partnership

Da sinistra, i due soci Riwega, Werner Rizzi e Werner Gamper
Festeggiamenti per i 25 anni di Riwega
Festeggiamenti per i 25 anni di Riwega

Lo scorso settembre Riwega ha festeggiato 25 anni dalla fondazione che, con l’occasione, sono stati raccontati in un libro. Sul finire degli anni Novanta Werner Rizzi e Werner Gamper, che avevano lavorato come dipendenti per la stessa azienda nel settore edilizio, decidono di diventare imprenditori e di fondare una propria società, che diverrà in poco tempo leader nel mercato dei prodotti e dei materiali per la copertura degli edifici. Un’iniziativa coraggiosa ma ,a giudicare dai risultati, molto saggia.

Werner Gamper

Lavoravamo entrambi per una fornace che produceva tegole e coppi in cotto mentre dalla Germania cominciavano ad arrivare materiali nuovi per isolare e impermeabilizzare i sottotetti. Era cambiato il modo di guardare ai sottotetti, che venivano considerati, a differenza che nel passato, spazi vivibili a tutti gli effetti. Spazi, per giunta, di pregio: le mansarde, infatti, erano sempre più ricercate. Ci sembrò che fosse il momento giusto per puntare sulla commercializzazione di prodotti allora, in Italia, poco o per nulla diffusi: sottocolmi, freni al vapore, membrane traspiranti. Decidemmo così di fondare Riwega. Da colleghi, siamo diventati soci. L’imprenditoria vive di tempismo e di intuizioni. Gli inizi furono avventurosi, con un ufficio minuscolo e un magazzino in affitto, più distante, da cui fare avanti e indietro, ma proprio per questo memorabili. Inizialmente, il nome dell’azienda doveva essere «Riga», parola che unisce le prime sillabe dei cognomi Rizzi e Gamper; c’era, però, un problema: come registrare, per un’azienda che fin dalla sua origine aspirava ad essere internazionale, un nome che si confonde con quello della capitale della Lettonia? La scelta ricadde, dunque, su «Riwega», che incorpora, oltre alle iniziali dei cognomi, anche la sillaba «we» con cui inizia il nome proprio – lo stesso: Werner – dei due imprenditori altoatesini.

Da sinistra, i due soci Riwega, Werner Rizzi e Werner Gamper
Da sinistra, i due soci Riwega, Werner Rizzi e Werner Gamper

Werner Rizzi

Abbiamo dovuto affrontare sfide impreviste nel corso della crescita aziendale. Un episodio significativo fu quando uno dei nostri principali fornitori venne acquisito da una multinazionale e trasferito a Berlino. Questa transizione rappresentò per noi un punto di svolta. Capimmo che avremmo dovuto inglobare nell’azienda anche il settore produttivo.

Le tappe della crescita

Riwega conta oggi su una struttura di 260 professionisti. All’inizio l’azienda commercializzava prodotti d’importazione dalla Germania. A questo proposito, va senz’altro sottolineata l’influenza strategica della posizione geografica dell’azienda, al confine tra la cultura tedesca e quella italiana. Ma la fortuna, fondamentale in ogni storia imprenditoriale di successo, da sola non basta. Ci vogliono, di nuovo, intuizioni e coraggio.

Nel 2007, a Colonia, nasce così Synwer («syn» indica «sinergia», mentre «wer» deriva ancora dalle iniziali del nome Werner, comune ai due soci). Con lungimiranza, Riwega decide di integrare nel proprio organico numerosi ex dipendenti dell’impresa di Lipsia, capitalizzando relazioni e competenze già ben radicate. Colonia si afferma quindi come il «cuore» produttivo del gruppo, mentre la «mente», la direzione strategica, rimane a Egna, in Alto Adige.

Nel corso degli anni Riwega sviluppa partenariati strategici con attori chiave del settore: 3therm, un’azienda specializzata nella fornitura di isolanti termoacustici; RoofRox, specializzata in sistemi di fissaggio; e Gramint, referente commerciale per la distribuzione dei brand del gruppo in Slovenia e Croazia.

La rete aziendale si amplia ulteriormente con acquisizioni in Austria: Uni-Bausysteme, un’azienda con profonda esperienza in accessori per tetti, e Concenta, specializzata in soluzioni per facciate ventilate. L’ultimo tassello, aggiunto nel 2022, è rappresentato dalla svizzera Hofer Dachsicherheit, leader nella distribuzione di sistemi anticaduta.

Durante questo percorso di costruzione e di ampliamento, restano immutati la filosofia e i valori iniziali. Riwega investe sull’innovazione, sulla formazione continua della propria rete di agenti (non semplici venditori, ma veri e propri consulenti) e sulla sostenibilità.

Il ruolo delle partnership

Riwega è partner delle agenzie che promuovono a livello nazionale il miglioramento degli standard qualitativi dell’edilizia, come Casaclima della provincia di Bolzano e Arca (sistema di certificazione per edifici in legno), facente a sua volta parte di Habitec, della provincia di Trento.

A livello internazionale, dialoga con vari esponenti del Passivhaus Institut e di Activehouse. Inoltre, è tra i cinque soci fondatori di Aismt (Associazione Italiana Schermi Membrane Traspiranti), un ente che si propone di valorizzare membrane e freni al vapore.

Riwega è poi fra i membri di Anit (Associazione Italiana Isolamento Termico e Acustico), Alv (Associazione Linee Vita), Assimp (Associazione Italiana Impermeabilizzazioni), Federlegno-Assolegno e, a livello internazionale, di Ifd Roof (Federazione internazionale dei conciatetti), di Gebäudehülle Schweiz (Centro di competenze svizzero per l’involucro edilizio) e di Forum Holzbau (Forum europeo dell’edilizia in legno). Insieme ad altre aziende, ha dato vita anche a due team che si occupano di fare informazione sull’efficienza e sulla salubrità degli edifici: Mirtec Team Solutions e Nzeb-Partners.

Ampliamento della sede

Il prossimo importante traguardo per Riwega sarà l’ampliamento della sede di Egna, con l’aggiunta di altri 4mila metri quadrati di magazzino e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. Un investimento da oltre dieci milioni di euro. Questo ampliamento porterà anche a una ristrutturazione e a una razionalizzazione dei processi.

Anche gli impianti produttivi in Germania verranno rinnovati, mentre in Austria verrà inaugurata una nuova sede per la distribuzione. Perché se è importante, e bello, nel lavoro e nella vita, celebrare ciò che è stato fatto, ancora più bello è immaginare ciò se si farà.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su accetta, o continuando la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie. Accetta Maggiori informazioni