In un settore, come quello delle costruzioni, dove la presenza di lavoratori stranieri è sempre più rilevante, la formazione e la sicurezza devono diventare strumenti di vera inclusione. Un cantiere sicuro è un cantiere che parla tutte le lingue.
Da questa consapevolezza è nato il convegno Cantiere senza frontiere – Formazione e innovazione per la sicurezza senza barriere, organizzato da Esem-Cpt con il patrocinio di Ats Milano Città Metropolitana e con la collaborazione di direzione regionale Inail Lombardia.
All’evento hanno collaborato con Asle Rlst, Cassa Edile di Milano, Cooperativa Farsi Prossimo – Centro Come, Fondazione Ismu e Formedil Nazionale.
Cemi | Provenienza dei lavoratori
Mercato del lavoro sempre più internazionale
L’obiettivo dell’iniziativa – rivolta a imprese, operatori del settore, rappresentanti istituzionali e tecnici della prevenzione – si è proposto di accendere i riflettori sulla presenza sempre più significativa di lavoratori stranieri nei cantieri.
Inoltre ha messo al centro la presenza, sempre più strutturale, di questi lavoratori nei cantieri delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
I vari interventi hanno sollecitato a ragionare su strumenti concreti per una formazione inclusiva, una prevenzione efficace e una vera integrazione. Hanno analizzato criticità, strumenti e prospettive per una sicurezza davvero accessibile a tutti.
Cemi | Continenti di provenienza degli operatori di cantiere
La mattinata si è articolata in quattro panel tematici:
Il fenomeno in numeri: i dati dell’Osservatorio Cassa Edile sulla presenza di imprese e lavoratori stranieri, l’andamento infortunistico a cura di Inail e Ats, e la voce delle organizzazioni sindacali sulle criticità riscontrate nei cantieri.
Le risposte della formazione e della mediazione culturale: focus sulle attività sviluppate da Esem-Cpt negli ultimi anni per rispondere con strumenti concreti alle esigenze di comunicazione, formazione e prevenzione.
Innovazione per la sicurezza: presentazione in anteprima del progetto Esperanto – Avatar Multilingue, uno strumento digitale di nuova generazione per informare i lavoratori, italiani e stranieri, sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Grazie alla multilingua e alla possibilità di fruizione ripetuta dei contenuti, l’avatar diventa un vero alleato per datori di lavoro e lavoratori.
Integrazione che funziona: esempi concreti di buone pratiche, tra cui il progetto Brik di Fondazione Ismu, le testimonianze di imprenditori, lavoratori italiani e stranieri e Rlst che hanno sperimentato modelli efficaci di inclusione.
Cemi | Nazionalità delle imprese
I saluti istituzionali degli enti organizzatori, patrocinanti e collaboratori hanno aperto i lavori, a testimonianza del valore condiviso dell’iniziativa.
Luca Cazzaniga | Presidente Esem-Cpt
Luca Cazzaniga | Presidente Esem-Cpt
Nei cantieri di oggi lavorano fianco a fianco persone di culture e lingue diverse, ma gli obiettivi devono essere comuni: lavorare bene e tornare a casa sani.
Come imprenditori, abbiamo il dovere di innovare non solo nei materiali e nelle tecniche costruttive, ma anche nella comunicazione e nella formazione.
Il progetto Esperanto va in questa direzione: semplifica, coinvolge, rende chiari i messaggi. Perché la sicurezza non può essere un privilegio per chi capisce meglio l’italiano, ma un diritto per tutti.
Salvatore Cutaia | Vicepresidente Esem-Cpt
Salvatore Cutaia | Vicepresidente Esem-Cpt
La sicurezza non si impone, si costruisce. E si costruisce attraverso il dialogo, il riconoscimento delle differenze e la capacità di ascoltare.
Questo convegno dà voce ai lavoratori, alle imprese, agli enti e alle realtà sociali che ogni giorno si impegnano per rendere il cantiere un luogo non solo produttivo, ma anche umano.
Un luogo dove la prevenzione non è un obbligo, ma un valore condiviso.