Carlo Alberici chiamato alla guida di Aluvetro

Non si fermano le novità in Aluvetro, sia in termini di innovazione di prodotto sia a livello di management, per contribuire a centrare l’obiettivo di portare l’azienda, “Lo specialista delle balaustre” verso nuovi mercati e nuovi obiettivi strategici, nello sforzo di reagire con tempestività ai repentini mutamenti di mercato.

É così che Aluvetro ha chiamato Carlo Alberici alla carica di general manager. Carlo è un ingegnere di formazione, con un background specifico nel settore Arredo&Outdoor,  che ha ricoperto ruoli di direttore generale e di consulenza per importanti realtà del settore.Vanta inoltre una consolidata expertise professionale nel digital e nel marketing, grazie alla creazione di due start-up innovative dedicate a pmi e mondo retail.

I compiti del nuovo general manager

Carlo Alberici prende sotto le sue direttive un’azienda giovane con solide basi, un gruppo caratterizzato da un grande desiderio di crescita, con un’età media molto bassa e tanta energia. In un mercato in cui la velocità di cambiamento costituisce una qualità essenziale, questo aspetto rappresenta per l’azienda un importante fattore distintivo.

Eddy Pescini, Ceo del Gruppo Pescini, ha introdotto una figura specifica per rafforzare il percorso di sviluppo dell’azienda e perfezionare la sua organizzazione interna, con un obiettivo strategico preciso: crescere nel mondo dell’architettura contemporanea che è naturalmente il mondo di Aluvetro, secondo un modello in cui governance e management sono distinti.

Una visione e un concetto moderno, anglosassone, molto raro nellepmi Italiane. Questi gli obiettivi che Aluvetro, sotto la direzione del nuovo general manager Carlo Alberici, ha ora il compito di raggiungere. Carlo Alberici succede a Davide Bonora che prosegue il suo percorso impegnandosi nel processo di sviluppo del mercato statunitense.

Le prime dichiarazioni di Carlo Alberici

Aluvetro in questi anni, si è mossa su molti fronti in parallelo, creando opportunità che ora però vanno consolidate. Sicuramente la parte retail va implementata, perché è perfetta per i nostri prodotti e permette una scalabilità che è alla base della nostra voglia di crescere. Inoltre lo scenario macroeconomico che abbiamo davanti è complesso, con dati tendenziali di Pil non certo positivi, la fine del superbonus e il ridimensionamento dei bonus edilizi, problematiche che rischiano di generare un contraccolpo pesante per l’intero settore. Questo ci dovrà spronare ad essere ancora più attenti a valutare dinamiche, rischi e opportunità. Sul fronte estero siamo già presenti in diversi paesi (Usa, Spagna, Germania) e questo non è affatto scontato per una realtà giovane e ancora in fase di crescita. Sicuramente il passo che dobbiamo fare ora è rafforzare e consolidare strutturalmente questi mercati. Essere in grado di dare loro continuità e farlo con l’attenzione ai dettagli che all’estero si aspettano da un prodotto di design “made in Italy”. Le mie esperienze di consulenza e imprenditorialità mi permettono di guardare i contesti da prospettive diverse e mi aiutano a comprendere meglio le molteplici esigenze. Soprattutto la creazione di start-up è un’esperienza tanto complicata quanto unica come percorso personale e professionale. Aluvetro lavorerà con forza anche sulla sostenibilità e ci attende un viaggio sicuramente tosto, in cui gli ostacoli non mancheranno, ma con la voglia di essere all’altezza delle nostre ambizioni.

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