Il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane sarà a Mantova

Sapevate che le città occupano solo il 3% della superficie del pianeta ma ospitano il 54% degli esseri umani e consumano il 75% delle risorse naturali? E le cifre sono destinate a salire se si pensa che la popolazione mondiale potrebbe aumentare da 7,6 a 10 miliardi di persone entro il 2050. Anno in cui ci si attende che la popolazione urbana toccherà il 70%. Da questi pochi dati risulta necessario porre l’attenzione non solo su inquinamento, cambiamento climatico e utilizzo di energie rinnovabili, ma anche su un altro tema cruciale per il futuro del pianeta, quello delle foreste urbane. Sì, perché ogni incremento del 10% di copertura arborea nelle città potrebbe portare a una riduzione di ozono del 3-7%, e ogni aumento del 5% della forestazione a scala di comunità, potrebbe diminuire il rischio di inondazioni del 2%. Un problema evidente in questi giorni che è proprio dato dal fatto che il terreno asfaltato e impermeabilizzato non è in grado di assorbire l’acqua. È quindi urgente fare una riflessione su come rendere le nostre città più verdi e quindi anche più inclusive, più sicure e più ricche.

 

Occhi puntati su Mantova

Mantova, che svetta per il secondo anno consecutivo come la città più verde d’Italia nella classifica Ecosistema Urbano 2018 stilata da Legambiente e Ambiente Italia, sembra il luogo ideale per ospitare il primo appuntamento mondiale sulle foreste urbane. La città UNESCO, nel 2016 Capitale Italiana della Cultura, non è conosciuta solo per le sue bellezze artistiche e architettoniche ma anche per quelle naturali del suo territorio, che negli anni ha raccolto sfide di rigenerazione culturale, urbana ed economica.

Sarà proprio Mantova ad ospitare dal 28 novembre all’1 dicembre 2018 il primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane promosso dalla FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations), organizzato dal Comune di Mantova, dal Politecnico di Milano e da SISEF (Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale), curato da un comitato scientifico internazionale di esperti diretto dall’architetto e urbanista Stefano Boeri e da Cecil Konijnendijk professore della University of British Columbia.

 

convegno foreste urbane

conferenza stampa foreste urbane
La conferenza stampa del primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane

 

Il Forum radunerà oltre 400 esperti da più di 50 Paesi di tutto il mondo per discutere, per la prima volta insieme, dell’importanza di integrare le infrastrutture verdi alle altre infrastrutture cittadine. Saranno illustrati i benefici che le foreste urbane possono fornire alla popolazione in termini di crescita economica sostenibile, conservazione dell’ambiente, coesione sociale e coinvolgimento della cittadinanza con esempi positivi di pianificazione, progettazione e gestione del verde urbano che diverse città nel mondo hanno già messo in pratica.

Si propone di innescare un dialogo e un confronto fecondo tra rappresentanti di governi nazionali e locali, istituti di ricerca e accademici, organizzazioni non governative e organizzazioni internazionali e nazionali di cooperazione allo sviluppo, urbanisti, forestali, selvicoltori urbani, arboricoltori, architetti paesaggisti, designer e professionisti di altri settori. A ciascuno è stato chiesto di raccontare come hanno affrontato o stanno affrontando il problema nei loro Paesi e quali sono le strategie da attuare per la salvaguardia del pianeta e per un’urbanizzazione sostenibile.

 

Perché le foreste urbane?

Gli alberi, si sa, assorbono la CO2 attraverso la sottrazione del carbonio dall’atmosfera e l’immagazzinaggio nei tessuti legnosi e nel suolo, con successiva produzione di ossigeno. In pratica, arrivare a piantare 100 milioni di alberi in città può consentire di immagazzinare fino a 357 miliardi di tonnellate di carbonio nei prossimi 50 anni. Inoltre, una corretta progettazione e gestione di alberi e boschi in posizioni strategiche delle città può ridurre la temperatura atmosferica delle città da 2°C a 8°C. Ma non solo, perché gli alberi filtrano anche l’inquinamento acustico: per esempio, una fascia alberata di 30 metri di larghezza con un’altezza di 15 metri può ridurre di 6-10 decibel il rumore proveniente da un’autostrada.

Questi sono solo alcuni dei benefici della forestazione nelle metropoli, a cui si aggiungono la salvaguardia della biodiversità, la fornitura di prodotti ed energia rinnovabile, la protezione di bacini idrografici e la prevenzione di inondazioni. Le aree verdi hanno effetti positivi anche sul benessere dell’individuo e delle comunità: offrono spazi per attività ricreative e di socializzazione, favoriscono stili di vita attivi e salutari, incrementano la coesione sociale e il senso di appartenenza a un luogo. Per raggiungere tutti questi obiettivi bisogna puntare non solo alla creazione di nuove foreste, ma anche alla rigenerazione degli spazi verdi esistenti, quindi creare orti urbani, trasformare tetti in prati, muri di cinta in facciate di piante e potenziare aiuole in oasi verdi.

Infine, elemento da non sottovalutare: la ricaduta economica. Secondo i Servizi Forestali degli Stati Uniti, per ogni dollaro speso in alberi si ottiene un ritorno di 2,70 dollari in benefici per la comunità. Mentre uno studio simile condotto dal Regno Unito ha calcolato che ogni sterlina investita in piantumazione di alberi genera un risparmio di 7 sterline, con un potenziale di 2,1 miliardi di sterline a livello nazionale. Inoltre, se ogni contesto urbano immerso nel verde può determinare un aumento medio del valore delle proprietà fino al 15-20%, gli edifici contornati da alberi sono anche in grado di ridurre il fabbisogno di aria condizionata fino al 50% e far risparmiare dal 20% al 50% sulla bolletta del riscaldamento.

 

Anche Stefano Boeri tra i protagonisti

L’appuntamento di Mantova sulle foreste urbane si articolerà in sessioni di conferenze, dibattiti, riunioni, discussioni tematiche declinate in tre macro aree per ogni giorno di Forum: passato, presente e futuro. Con, in più, una giornata conclusiva che vedrà dialogare i due Presidenti del Comitato scientifico Stefano Boeri e Cecil Konijnendijk. I due docenti raccoglieranno gli spunti di riflessione offerti dai numerosi relatori delle tre giornate e faranno un punto sul futuro delle nostre città (The Role of Cities and urban forestry strategies).

 

conferenza stefano boeri
Relatori della conferenza, tra cui l’architetto Stefano Boeri e il sindaco di Mantova Mattia Palazzi

 

Altri protagonisti saranno sindaci, assessori e chief resilience officer, tutte figure introdotte nell’ambito del progetto internazionale 100 Resilient Cities (100RC) per occuparsi delle strategie urbane improntate alla resilienza. Rappresentanti di città come Parigi, New York, Atene, Lisbona, Melbourne, Bogotà, Milano, Tirana si confronteranno in tre tavole rotonde che riguarderanno la rilevanza degli alberi per migliorare la qualità della vita in città e l’importanza di un design urbano lungimirante per rendere le metropoli più resilienti.

Infine, per stimolare le città ad adottare misure per diventare luoghi più verdi, più sani e felici, al Forum sarà lanciato il Mantova Challenge, un programma di riconoscimento internazionale che celebra le città impegnate a creare un contesto favorevole a una gestione delle foreste urbane per migliorare la qualità della vita cittadina nel mondo. L’appuntamento è dal 28 novembre all’1 dicembre 2018 a Mantova.

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