Un’Arca di Claudio Lucchin e Architetti Associati per il Cap

Gli esterni dell'Arca, sede di Cap

Cap entra in una grande arca ispirata a Mondrian. A Milano è operativo l’edificio a emissioni zero realizzato per diventare la nuova sede di Gruppo Cap, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Una struttura concepita integralmente secondo i criteri dell’architettura sostenibile e la cui forma, fortemente identitaria, si sposa alla perfezione con le più avanzate soluzioni green. Ma anche uno spazio polifunzionale privo di barriere architettoniche, pensato per accogliere i cittadini dell’intero quartiere nel quale sorge. L’edificio si trova in via Rimini, fermata metropolitana Romolo. L’Arca è un ambizioso progetto architettonico progettato da Claudio Lucchin e Architetti Associati che vuole dare un importante contributo alla riqualificazione di un’area periferica della città prevalentemente residenziale ma già punteggiata dalla presenza di spazi significativi come l’Università IULM, NABA e Superstudio Maxi, e importanti aziende come Italgas, NTT, AON.

“Non è solo un edificio architettonicamente interessante, ma un palazzo che parla della condizione umana”, spiega Claudio Lucchin. “Parla dell’acqua, che ci permette la vita, del fuoco, che allude alla nostra capacità tecnica, e della nostra grande flessibilità cognitiva, che ci ha permesso di superare le grandi sfide che l’ambiente ha posto all’uomo nel suo lungo percorso di vita sulla terra”.

Con i suoi 30 metri di altezza e i suoi 11.250 m2 di superficie distribuiti su sei piani e uno interrato, l’edificio si sviluppa orizzontalmente assumendo realmente la forma di una nave la cui prua appuntita e sollevata da terra dà l’illusione di poter solcare le onde consentendo, al tempo stesso, come nella più tradizionale iconografia biblica, l’accesso diretto al suo interno senza barriere e muri di separazione.

Lo spazio biblioteca
Lo spazio biblioteca

Ogni aspetto (energetico, ambientale ed economico) della più avanzata architettura sostenibile è stato qui interpretato in maniera rigorosa: dalla scelta dei materiali per l’involucro esterno, realizzato in pietra lavica da una colata del 1600, al ricorso a 422 pannelli solari in gradi di garantire quasi il 70% dell’autonomia energetica. Per il sistema di riscaldamento e raffreddamento è stato escogitato un ingegnoso impianto che utilizza l’acqua di prima falda o le acque meteoriche opportunamente filtrate (al fine di evitare l’impiego della preziosa acqua potabile), con una termoregolazione ad aria controllata che consente un’ottimale gestione delle temperature.

Abbandonate le grandi vetrate, inefficienti dal punto di vista energetico, il palazzo presenta 430 finestre a nastro a motivo ortogonale, una diversa dall’altra, distribuite in modo irregolare, che richiamano da un lato la conformazione dei canali e delle reti idriche che caratterizzano il territorio metropolitano e dall’altro le suggestioni di una delle opere più iconiche di Piet Mondrian: Compositie in Lijn. In questo modo la luce naturale si diffonde attraverso un’attenta calibratura delle forature di facciata, mentre una serie di pozzi di luce di ampie dimensioni permette la connessione visiva tra i piani e la penetrazione della luce nell’area centrale dell’edificio.

I sindaci della Città metropolitana di Milano all'inaugurazione
I sindaci della Città metropolitana di Milano all’inaugurazione

Grazie a queste e ad altre scelte architettoniche e ingegneristiche la nuova sede di Gruppo Cap ha già ottenuto la certificazione Net zero Energy Buildings collocandosi, inoltre, in classe Gold della certificazione Leed, garantendo i requisiti di ognuna delle 6 macrocategorie previste e una quantità sufficiente di punti tra sostenibilità del sito, gestione efficiente delle acque, energia e ambiente, materiali e risorse riciclabili e riciclati, controllo della qualità dell’aria negli ambienti costruiti, elevati livelli di progettazione e innovazione. Avviati nell’ottobre 2018, i lavori, sono stati realizzati da CMB spa, impresa edile presente in Lombardia da oltre 100 anni, hanno comportato la demolizione del vecchio capannone per lasciare posto agli scavi e al posizionamento dei pali interrati lungo tutto il loro perimetro.

La nuova sede ospiterà oltre 500 dipendenti e oltre a open space, uffici, laboratori e un’area expo, comprenderà un bar caffetteria, gestito da Arca Milano, che ospiterà un palinsesto di iniziative rivolte ai cittadini, un asilo nido non esclusivamente aziendale, gestito da Pulcini & Co. del gruppo Elior Ristorazione SpA, una biblioteca e un grande auditorium con una capienza di 200 persone che si affaccia direttamente sulla piazza. Una volta completata, la piazza d’acqua su cui sorge la nuova sede di Gruppo CAP ospiterà anche uno spazio eventi.

SCHEDA TECNICA

30 metri di altezza.

6 piani + 1 interrato.

430 aperture finestra una diversa dall’altra, che compongono 750 moduli anch’essi tutti diversi.

Rivestimento in pietra lavica proveniente da una colata del 1600.

2.700 mq di superficie adibita a piazza pubblica.

1.100 mq di area verde.

Una vasca di 900 mq con un volume di 180 mc

Aree relax.

Biblioteca.

Ristorazione aziendale automatizzata.

Bar caffetteria.

Auditorium per eventi e spettacoli.

Spazio espositivo.

Asilo nido

SOSTENIBILITÀ

Un cappotto di rivestimento della struttura dell’edificio che evita la dispersione di calore dall’interno verso l’esterno in inverno e di aria fresca nel periodo estivo.

La temperatura dell’aria in ogni zona dell’edificio viene modificata grazie alla diversa miscelazione dei flussi di aria calda e fredda.

La portata d’aria è modificata grazie a sensori che rilevano le condizioni ambientali tenendo conto di quanta CO2 viene rilevata in ciascun ambiente.

L’aria filtrata è portata da macchinari gestiti da un sistema di automazione che permette di ottimizzare consumi energetici.

Una rete per la distribuzione di acqua sia di acquedotto sia non potabile, cioè acqua meteorica opportunamente filtrata.

422 pannelli solari da 450W per un totale di 189,9 kW di picco a coprire il 61,7% del fabbisogno energetico per acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento.

238,21 MWh di energia prodotta in un anno.

11 tonnellate di CO2 risparmiata in un anno grazie al contributo del fotovoltaico.

2500 lampade Led ad alta efficienza controllate dal sistema BMS.

10 postazioni di ricarica per veicoli elettrici.

 

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