I lavori si sono da poco conclusi al cantiere The Elisa, un edificio residenziale di 11 piani che ospita 25 unità residenziali di alto livello al 251 West 14th Street a Chelsea, Manhattan.
Il design dell’edificio è stato affidato all’architetto brasiliano Isay Weinfeld, noto per il suo approccio innovativo e la sua capacità di coniugare estetica e funzionalità.
Grazie alla sua visione, The Elisa si distingue per linee eleganti, interni di pregio e una grande attenzione alla luce naturale, rendendo ogni appartamento un piccolo capolavoro abitativo.
Il progetto The Elisa al 251 West 14th Street a Chelsea, Manhattan (New York)
L’estetica concreta ed elegante si combina con materiali naturali dai colori caldi, incapsulando la mentalità unica del progettista, in grado di fondere l’eleganza moderna con la vivacità tropicale.
Da oltre 40 anni Weinfeld realizza opere di respiro internazionale, esprimendo una forte relazione tra lo stile tropicale e il modernismo internazionale degli anni ‘50. Valutato circa 75 milioni di euro, The Elisa è il risultato della collaborazione tra l’impresa Pizzarotti e la famiglia Casiraghi di Monaco che ha contribuito all’ambizioso progetto.
Per promuovere e vendere le unità di The Elisa, Pizzarotti ha collaborato con alcuni dei broker immobiliari più influenti di New York.
In particolare, The Elisa ha beneficiato dell’esperienza di Fpny Llc (Fine Properties New York), primaria società internazionale di sviluppo specializzata nel real estate high-end e del know-how di Tecma quale operatore in grado offrire soluzioni digitali nei processi di sviluppo immobiliare.
Le facciate dell’edificio The Elisa terminate
L’innovativo sistema Tecma permette di offrire soluzioni software e contenuti digitali nei processi di vendita, incrementando così le performance commerciali. Il sito dell’iniziativa anticipa ai potenziali acquirenti la visualizzazione del progetto, offrendo loro un’esperienza di acquisto innovativa e immersiva.
Localizzazione
The Elisa si trova tra la Settima e l’Ottava Avenue, nel cuore di tre quartieri di New York: il Meatpacking District, il West Village e il triangolo di Chelsea sul lato ovest di Manhattan.
Conosciuta come una delle zone più alla moda dell’intera città, la zona è caratterizzata da strade acciottolate, residenze di design create da fabbriche riconvertite e edifici industriali caratterizzati da un’architettura futuristica.
Nelle vicinanze si possono trovare ristoranti di prima classe, negozi di design, boutique di stilisti, musei, spazi verdi e locali per la vita notturna, nonché la sede centrale di Google e un Apple store all’angolo tra la 14th Street e la 9th Avenue che donano alla zona un’atmosfera elegante.
The Elisa | Gli interni
Prev1 di 4Next
Realizzati con prodotti made in Italy
Cura di ogni dettaglio
Design ricercato
Modernità assoluta
Progetto
Spazi abitativi
The Elisa è un progetto architettonico che reinterpreta la modernità, integrando magistralmente lo stile dei quartieri Meatpacking District, Chelsea e West Village con un’estetica incontaminata e raffinata.
The Elisa è il nuovissimo condominio boutique intriso di finiture di design e caldi dettagli tropicali. Una vegetazione lussureggiante punteggia una facciata sfaccettata composta da classici mattoni rossi e lastre di pietra screziata.
I dettagli tattili del design contemporaneo si fondono con raffinate creazioni naturali di ispirazione tropicale per dare vita a un elegante pezzo di architettura che si adatta perfettamente all’ambiente circostante, stabilendo una visione altamente originale di fascino senza tempo.
The Elisa | All'insegna della ricercatezza
Prev1 di 2Next
Il giardino pensile
La scrivania scultorea progettata dall’arch. Isay Weinfeld collocata nella hall d’ingresso
Un perfetto mix di arte e razionalità, l’eleganza europea moderna e gli elementi tropicali si fondono in uno stile sofisticato, reinterpretando il concetto di abitare e di stile di vita che, a loro volta, abbracciano modernità e innovazione in modo distintivo.
Un’imponente facciata di pietra incornicia grandi vetrate, dietro le quali si nasconde un edificio boutique dai dettagli raffinati da cui è possibile ammirare l’ambiente circostante.
L’affascinante composizione cromatica degli elementi naturali, ispirata al territorio, delinea il raffinato contrasto prospettico tra i due volumi dell’edificio.
L’edificio dispone di 25 appartamenti estremamente spaziosi e lussuosi (dal bilocale al trilocale) e di un attico con quattro camere da letto, tutti caratterizzati da alti soffitti e pavimenti in legno di quercia con finitura ad olio (di Stile), per un totale di 3.117 mq.
Ogni appartamento è una combinazione perfetta di funzionalità e stile di ispirazione europea.
The Elisa | Il team Pizzarotti
Prev1 di 3Next
Maurizio Sciacca | Quality Control Manager Pizzarotti
Michael Butta | Project Control Manager Pizzarotti
Le grandi pareti finestrate che caratterizzano gli appartamenti sono completate da delle panche personalizzate da cui è possibile ammirare la città e il suo skyline.
Queste consentono ai flussi costanti di luce naturale di permeare gli interni dall’alba al tramonto. Le residenze sono tutte dotate di cucine modulari progettate da Boffi (Programma Standard Vanity) con finiture opache verniciate che combinano magistralmente materiali contemporanei ed europei di alta gamma.
Queste sono caratterizzate da un’isola centrale con il piano di lavoro in pietra serena, un piano di lavoro e paraschizzi in acciaio inossidabile, armadi con ante laccate opache di Boffi, elettrodomestici integrati Miele (completi di un refrigeratore per vino SubZero) e rubinetteria Grohe.
Le camere da letto sono tutte dotate di cabine armadio laccate a tutta altezza, anch’esse progettate da Boffi.
Gli edifici esistenti demoliti
I bagni sono caratterizzati da una raffinata disposizione di linee eleganti e materiali naturali pregiati con pavimenti e pannelli su misura in pietra di marmo Vanilla Ice, rubinetti Fantini in acciaio inossidabile disegnati da Fukasawa, docce a pioggia walk-in con impostazioni termostatiche di Fantini e vasche da bagno Kaldewei indipendenti.
Le porte interne (di Lualdi) e di ingresso (di Oikos) sono state realizzate a telaio nascoso, così come gli infissi esterni della società Extravega di Milano.
Si tratta di finiture e arredi di alta qualità realizzati in Italia che hanno dovuto subire evidenti difficoltà di stoccaggio e trasporto.
Quest’ultimo, in particolare, è stato particolarmente complesso visto il periodo di realizzazione del cantiere in piena pandemia Covid 19 che ne ha dilungato i tempi di consegna.
The Elisa | La struttura
Prev1 di 2Next
Struttura portante in calcestruzzo armato
Realizzata dal piano interrato fino all’ottavo piano dell’edificio, composta da due setti portanti e pilastri
Servizi
I residenti di The Elisa godono di numerosi servizi pensati per completare e migliorare la vita moderna della città.
Questi includono un giardino sul tetto con vista sullo skyline di New York, un servizio di portineria a tempo pieno, un fitness club dotato di attrezzature all’avanguardia aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, un cortile esterno, un deposito biciclette, una lavanderia comune e un deposito privato.
La hall e l’ingresso sono rifiniti con pavimenti e pareti forniti da GammaStone, inserti e listelli di legno in Timber e una scrivania scultorea con un’imponente seduta statuaria appositamente progettata dall’architetto Isay Weinfeld.
Cantiere
Demolizioni e monitoraggio degli edifici esistenti
Il progetto 251w14th NYC, chiamato The Elisa, è consistito nella demolizione di due edifici esistenti e nella ricostruzione di un nuovo edificio caratterizzato da un’ala realizzata in sovrapposizione a un edificio esistente, collocato sul lato ovest rispetto al lotto di progetto.
The Elisa | La movimentazione
Prev1 di 2Next
Trasporto eccezionale per la carpenteria metallica
Stretture necessarie per la realizzazione della struttura portante degli ultimi piani dell’edificio
Inizialmente il progetto, di dimensioni più piccole rispetto a quello realizzato, aveva previsto la demolizione di un solo edificio. Durante la fase di progetto è stato acquisito il secondo edificio limitrofo, consentendo così l’ampliamento del progetto stesso.
Prima di iniziare le demolizioni, sono stati monitorati gli edifici esistenti laterali attraverso l’utilizzo di estensimetri e rilievi fotografici al fine di limitare eventuali problemi burocratici causati dalle vibrazioni durante le lavorazioni come, per esempio, lesioni ed abbassamenti.
Inoltre, sono stati posizionati dei punti topografici sia sulla strada che sugli altri edifici con lo scopo di monitorare la corretta costruzione e, in particolare, eventuali deflessioni e limiti costruttivi.
The Elisa | Lavori notturni
Prev1 di 4Next
Montaggio della struttura in acciaio dello sbalzo dell’edificio.
I lavori sono stati eseguiti in un solo weekend
Ma anche lavorando giorno e notte
Una vera catena di montaggio
Scavo e fondazioni
Al termine delle opere di demolizione, si è proceduto con le operazioni di scavo per la realizzazione delle fondazioni e del piano interrato (adibito a sala pompe acqua, sala antincendio, sala compattatore spazzature, lavanderia, sala elettrica e palestra), collocato a circa meno 15’ dal livello stradale.
Particolare attenzione è stata posta alla coordinazione dei flussi di cantiere in quanto sulla 14th Street era vietata la sosta ed era disponibile solo una piccola area di cantiere per il parcheggio individuale.
The Elisa | Fasi delicate
Prev1 di 2Next
Ancoraggio della struttura metallica ai setti in calcestruzzo armato
Lavoro svolto tramite l’utilizzo di piastre metalliche
Una volta effettuati gli scavi per le fondazioni, è stato gettato il magrone e sono state realizzate le fondazioni realizzate con delle travi continue in calcestruzzo ad alta resistenza.
I controlli sulla qualità sono stati costanti durante tutto il cantiere: oltre al fatto che a New York City vige un controllo di qualità esterno realizzato da una società indipendente, anche l’impresa Pizzarotti, impresa di costruzioni del cantiere, è dotata di un Sistema di
Gestione della Qualità al fine di offrire servizi e prodotti mediante procedimenti sostenibili e innovativi. Infine, a partire dalle fondazioni è stata realizzata una colonna in acciaio con sezione ad H al fine di controbilanciare la spinta del cantilever (sbalzo) costruito sull’edificio esistente.
The Elisa | La conclusione
Prev1 di 3Next
Lavori di carpenteria metallica terminati
Necessari per la realizzazione dello sbalzo agli ultimi piani dell’edificio
Vista di insieme del lavoro svolto
Struttura portante in calcestruzzo e acciaio
Per la realizzazione della struttura portante dell’edificio l’impresa Pizzarotti ha optato per una struttura mista in calcestruzzo armato e acciaio.
In particolare, dal piano interrato fino all’ottavo piano dell’edificio, sono stati realizzati due setti portanti in calcestruzzo armato disposti sull’asse nord-sud. Dall’ottavo al dodicesimo piano, a causa della presenza del grande sbalzo caratterizzante il progetto che sovrasta l’edificio adiacente, la struttura portante è stata realizzata in acciaio.
Mockup in scala 1:1 di una porzione dell’involucro, comprendente un infisso di dimensioni standard e uno di grandi dimensioni. Il campione è stato testato in Italia dall’Istituto Giordano Italia
Per la sua realizzazione è stato necessario richiedere un permesso speciale alla città di New York, concesso per un solo fine settimana, in modo da chiudere la strada ed effettuare le lavorazioni necessarie.
Sono stati liberati, inoltre, gli appartamenti nei piani superiori dell’edificio esistente per consentire le lavorazioni in totale sicurezza.
Particolarmente complessa è stata la realizzazione dell’elemento a sbalzo in quanto la copertura dell’edificio esistente, realizzata intorno al 1950, non era sufficientemente resistente. Non potendo quindi appoggiare nulla sulla copertura, gli elementi in acciaio sono stati posati dall’alto verso il basso.
The Elisa | Posizionamento vetri
Prev1 di 3Next
Fasi di montaggio dei vetri
Montati agli infissi a telaio nascosto
Un lavoro delicatissimo
A seguire sono stati realizzati i getti dei solai, totalmente in cemento armato, aventi uno spessore di 25 cm e con inserite al proprio interno le varie penetrazioni destinate al passaggio degli impianti. Sono stati realizzati solai dallo spessore di 40 cm solo per il dodicesimo piano.
Una volta realizzati i solai, sono state rimosse le travi temporanee in acciaio utilizzate durante la fase di montaggio. Le controventature sono state installate per contrastare i possibili cedimenti laterali durante la fase di montaggio ed evitare, quindi, il collassamento laterale della struttura.
Anche la copertura, destinata ad ospitare la sala elettrica secondaria, la sala dell’ascensore (della Otis), le macchine per il condizionamento e una caldaia, è stata realizzata con una struttura in acciaio.
Montaggio del rivestimento di facciata dal piano terra all’ottavo piano dell’edificio con pannelli Natural Air Terrazzo di GammaStone agganciati a dei montanti e traversi fissati direttamente alla facciata
Protezione al fuoco
L’edificio ha rispettato le richieste più restrittive in materia di protezione al fuoco. Le colonne in acciaio sono state protette con vernici che garantiscono la protezione passiva dal fuoco attraverso un processo di espansione dei componenti che, ad elevata temperatura, formano uno strato microcellulare altamente coibente in grado di rallentare l’aumento della temperatura del supporto.
Sono stati inoltre utilizzati dei pannelli ignifughi volti a massimizzare la protezione al fuoco delle travi e dei pilastri secondo la normativa vigente nella città di New York.
Per quanto riguarda la resistenza al fuoco sono stati utilizzati dispositivi Rei 60 e Rei 120. In particolare, al nono piano dell’edificio, in corrispondenza dello sbalzo della struttura, sono stati utilizzati infissi e vetri Rei 120, mentre per i restanti piani degli infissi Rei 60.
The Elisa | I rivestimenti
Prev1 di 6Next
Pannello Natural Air Terrazzo, GammaStone
Pannello Brick Air Terra Rossa, GammaStone
L’effetto finale in facciata dei pannelli Brick Air Terra Rossa
L’effetto finale in facciata dei pannelli Brick Air Terra Rossa
L’effetto finale in facciata dei pannelli Natural Air Terrazzo
L’effetto finale in facciata dei pannelli Natural Air Terrazzo
Interni
Le partizioni interne agli appartamenti sono state realizzate in cartongesso al fine di ospitare al proprio interno i vari impianti (cavi elettrici, tubi idraulici, impianti antincendio e di condizionamento). Particolare attenzione è stata posta all’ottimizzazione degli spazi al fine di raggruppare i cavedi impiantistici in punti strategici della struttura, in modo da impattare il meno possibile con la distribuzione degli ambienti.
The Elisa | Fasi di montaggio
Prev1 di 2Next
Montaggio dei pannelli in mattoni facciavista
Posizionati in corrispondenza dello sbalzo che sovrasta l’edificio adiacente
Involucro, vetri e infissi
In contemporanea alla fase di costruzione, in Italia (luogo di produzione degli infissi e della facciata) sono stati eseguiti dei test sugli infissi attraverso il mockup, tecnica utilizzata ogni qualvolta sia necessario avere a disposizione una copia reale dell’oggetto.
Il campione è stato realizzato in scala 1:1 (5×10 metri) dall’Istituto Giordano Italia e ha riprodotto fedelmente un infisso di dimensioni standard e uno di grandi dimensioni, comprensivi di facciata.
Prima di procedere con la realizzazione della facciata, sono stati montati i telai esterni degli infissi (della società Extravega di Milano).
Dal piano interrato all’ottavo piano i telai sono stati ancorati direttamente alla struttura in calcestruzzo dell’edificio; sono stati invece fissati a dei piatti in acciaio dal nono al dodicesimo piano.
Una fase particolarmente complessa della costruzione ha riguardato il montaggio dei vetri degli infissi.
The Elisa | La sottostruttura
Prev1 di 3Next
Realizzazione della sottostruttura in alluminio
Necessaria per l’aggancio dei pannelli
In particolare dei pannelli Brick Air Terra Rossa
La facciata ha la caratteristica che presenta dei vetri di grandissime dimensioni e un sistema a telaio nascosto, caratteristiche che hanno reso particolarmente complesso il montaggio dei vetri degli infissi.
Per tale motivo sono stati prima montati i vetri e, a seguire, i pannelli della facciata. Per l’installazione dei vetri è stata posizionata una gru munita di cestelli nella parte a sud dell’edificio, controllata da una società specializzata. Sul lato nord dell’edificio, invece, non avendo l’accesso alla gru, è stata installata una mini-gru sulla copertura.
Per il rivestimento delle facciate ventilate si è scelto di optare per la combinazione di due diverse superfici levigate brevettate da GammaStone: dei pannelli in pietra naturale (Natural Air Terrazzo) per la porzione di involucro che va dal piano terra all’ottavo piano e una soluzione con mattoncini naturali (Brick Air Terra Rossa) dal nono all’ultimo piano dell’edificio.
I pannelli Natural Air sono costituiti da una sottile lastra in pietra (di spessore tra gli 8 i 12 mm) e un’anima strutturale posta tra due stuoie in fibra di vetro sostenute da una piastra in acciaio inossidabile di 0,5 mm di spessore.
L’utilizzo dei pannelli in mattoni facciavista (Brick Air Terra Rossa) ha consentito un’applicazione rapida e un’ottima resa estetica, accentuata dalla linearità sia orizzontale che verticale delle fughe.
Grazie alla realizzazione mediante la tecnica a zip, la fuga è stata celata tra i vari mattoni e poi sigillata con appositi siliconi dello stesso colore: l’effetto risultante non è quello di una suddivisione in pannelli ma di una facciata unica.
I pannelli sono stati montati sulla facciata tramite un aggancio a clip sulla sottostruttura in alluminio. Entrambi i pannelli sono stati prodotti da impianti automatizzati 4.0 che ne hanno consentito la realizzazione in grande formato.
I pannelli prodotti, di ridotto spessore, risultano particolarmente leggeri, resistenti agli urti, alla flessione e alla compressione. Questi sono stati ancorati alla facciata utilizzando dei ponteggi auto sollevanti.
Una volta montate le vetrate e la facciata, sono stati condotti altri test per evitare eventuali presenze di aria e di acqua negli infissi, come richiesto dalle normative locali. I test, effettuati a campione direttamente in cantiere, sono stati condotti da una società specializzata.
In particolare, sono stati collocati in facciata dei sistemi che creano una depressione in corrispondenza degli infissi spruzzando acqua, al fine di controllare la presenza di eventuali perdite in facciata.
Verifiche e ispezioni finali
Una volta ultimato il cantiere sono state eseguite le ispezioni per verificare la conformità delle opere realizzate al fine di ottenere il documento di agibilità rilasciato dalla città di New York.
L’effetto estetico finale della facciata con i rivestimenti
Sicurezza e qualità
Per quanto riguarda la sicurezza, l’impresa Pizzarotti ha seguito e rispettato tutte le stringenti norme imposte da Manhattan e dagli Usa.
Tutti i lavoratori hanno seguito un certo numero di ore di corsi specializzati sulla sicurezza e sono stati dotati di dispositivi di protezione individuale per accedere e lavorare in cantiere.
Per tutta la durata del cantiere sono stati inoltre organizzati dei meeting settimanali di aggiornamento sullo stato di realizzazione delle opere. Per quanto riguarda la gestione della qualità, infine, sono stati eseguiti dei controlli sulla conformità dei prodotti durante le varie fasi di produzione.
di Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano
Isay Weinfeld | Progettista
Isay Weinfeld | Progettista
Un edificio semplice ed elegante con dettagli raffinati e materiali caldi. Due scatole impilate, finestre danzanti, terrazze paesaggistiche lussureggianti e un gioco di contrasti.
Un edificio tranquillo con un sapore tropicale che si integra naturalmente nell’ambiente circostante e si distingue per parlare a bassa voce nella rumorosa giungla urbana di New York.
Alfredo Vinci | Ceo Pizzarotti Llc e Fpny
Alfredo Vinci | Ceo Pizzarotti Llc e Fpny
Dopo aver operato per primarie società del real estate NewYorkesi, realizzando diversi progetti di lusso in qualità di costruttori tramite la società americana Pizzarotti llc (come, The Ritz-Carlton Residences Long Island, Ac Hotel by Marriott New York DownTown, Jardim), abbiamo voluto promuovere un’iniziativa immobiliare nostra, in partnership con la famiglia Casiraghi di Monaco.
Il risultato è un edificio iconico dove all’inconfondibile fascino del Made in Italy si affianca quell’aria di internazionalità tipica della Grande Mela. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla dedizione del team di progetto il quale, con un meticoloso lavoro, mattone dopo mattone, ha portato a termine un’opera di indiscusso prestigio nel panorama immobiliare di Manhattan.
Pietro Adducci | Amministratore delegato Tecma Solutions
Pietro Adducci | Amministratore delegato Tecma Solutions
Orgogliosi di essere stati scelti per The Elisa – New York, uno straordinario progetto immobiliare che Tecma, attraverso il proprio know-how e le proprie tecnologie all’avanguardia, si propone di valorizzare offrendo all’utente finale un’esperienza che massimizza la percezione valoriale dell’iniziativa in termini di lifestyle e benessere psicofisico.
La scheda
Impresa esecutrice: Pizzarotti llc, controllata americana di Impresa Pizzarotti & C spa Committente: Fpny Llc (Fine Properties New York) detenuta dal Gruppo Pizzarotti e dalla Famiglia Casiraghi di Monaco Progettista: Isay Winfeld Architects Real Estate Broker: Nest Seekers + Serhant Valorizzazione commerciale: Tecma Solutions spa Rivestimento facciata: GammaStone Telai infissi esterni: Extravega Vetri: Saint Gobain Test sull’involucro: Istituto Giordano Italia spa Porte d’ingresso: Oikos Porte interne: Lualdi Cucine e armadi: Boffi Rubinetteria cucine: Grohe Elettrodomestici: Miele, SubZero e Whirlpool Rubinetteria bagni e docce: Fantini Vasche da bagno: Kaldewei Parquet: Stile Ascensori: Otis