Federcostruzioni è la federazione che rappresenta le imprese italiane della filiera delle costruzioni: un ecosistema che abbraccia edilizia, infrastrutture, materiali, impiantistica, tecnologie e servizi avanzati.
All’interno di Confindustria, la federazione si propone come luogo di confronto e coordinamento tra attori industriali, scientifici e normativi, favorendo lo sviluppo sostenibile e competitivo del settore.
Insomma, un vero e proprio ponte strategico tra industria, innovazione e istituzioni. Oggi, 21 luglio, si celebrano quattro anni dall’inizio del mandato di Paola Marone alla presidenza di Federcostruzioni: un percorso costellato da risultati concreti e traguardi strategici.

Dal 2021 è presidente di Federcostruzioni, la federazione di Confindustria che rappresenta la filiera italiana delle costruzioni.
Accelerazione strategica della federazione
Dal 2021 a oggi, la guida di Paola Marone ha impresso una forte accelerazione all’azione strategica di Federcostruzioni:
- gli associati sono cresciuti da 12 a 17, rafforzando la rappresentanza di comparti chiave;
- la federazione è diventata interlocutore attivo in commissioni tecniche parlamentari, cabine di regia normative, e consessi europei come l’Ectp;
- sono stati firmati protocolli con enti accademici e istituzioni e si è rafforzata la collaborazione con università e centri di ricerca;
- l’apertura internazionale e la partecipazione a progetti europei hanno portato Federcostruzioni a giocare un ruolo di primo piano nella definizione del futuro costruito.
Il mandato di Paola Marone alla presidenza di Federcostruzioni ha segnato una fase di espansione e riconoscimento istituzionale senza precedenti per la federazione.
In un settore fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale ed energetico del Paese, Federcostruzioni ha assunto una posizione di riferimento, grazie a una guida capace, lungimirante e profondamente radicata nel sistema industriale ed europeo.
Il ruolo di Federcostruzioni oggi
Federcostruzioni oggi rappresenta le categorie produttive più rilevanti del mercato edile e infrastrutturale italiano. Articolata in cinque filiere — costruzioni edili e infrastrutturali, tecnologie, impianti e macchinari, progettazione, servizi innovativi e tecnologici, materiali — la federazione svolge un ruolo fondamentale nell’intercettare e promuovere, in ambito politico, economico e istituzionale, le istanze comuni dell’intera filiera.
Secondo i dati forniti dalla presidente Paola Marone, nel 2023 la produzione del settore ha raggiunto quota 624 miliardi di euro, con una crescita di 44 miliardi rispetto all’anno precedente (+6,9% in valori correnti, +4,2% al netto dell’inflazione settoriale).
Tra il 2021 e il 2022, tale crescita ha rappresentato quasi la metà del contributo complessivo al Pil nazionale, confermandosi trainante nella ripartenza post-pandemica.
Il trend positivo ha interessato anche l’occupazione, con 3,1 milioni di addetti e una crescita di 76.000 unità (+2,5%).
Tuttavia, le previsioni per il 2024 indicano una flessione del -4,4% in termini reali, penalizzata dal calo negli investimenti (-5,3% secondo Ance), dagli alti costi dell’energia e dalla fine delle agevolazioni fiscali sulla manutenzione straordinaria, con un impatto negativo stimato al -27% annuo.
L’unico comparto in espansione è quello delle opere pubbliche (+21%), sostenuto dall’attuazione del Pnrr. Il segmento del restauro ha raggiunto 4,5 miliardi in bandi, pari al 10% del totale, in crescita di 0,5 miliardi rispetto all’anno precedente.
La presidente Marone ha sempre posto l’accento su temi chiave per il futuro del settore: la necessità di una programmazione stabile, l’adeguamento alla direttiva europea Case Green, gli incentivi per l’abitare e gli interventi strutturali per il rischio sismico e idrogeologico — oggetto di emendamenti alla legge di bilancio in discussione.
Ribadendo l’impegno di Federcostruzioni a trattare le tematiche di interesse degli associati per favorire uno sviluppo sostenibile che vada oltre la dimensione economica e occupazionale, abbracciando gli impatti su mobilità, lavoro, ambiente costruito e trasformazione urbana.
L’impegno europeo
A livello europeo, attraverso la partecipazione attiva all’Ectp – European Construction Technology Platform, Federcostruzioni ha contribuito alla definizione della roadmap di ricerca di Horizon Europe, indicando alla Commissione Europea le priorità per l’innovazione del settore.
La federazione, insieme ad Ance, è risultata aggiudicataria del progetto Metabuilding Labs, che offre alle imprese accesso a una rete di laboratori e siti pilota per sviluppare e testare soluzioni tecnologiche innovative per l’involucro edilizio: dalle scelte impiantistiche ai materiali, dalla sicurezza sismica all’efficienza energetica e alla qualità architettonica.
Federcostruzioni ha inoltre vinto, sempre con Ance, il progetto Dih Cube – Digital Innovation Hub, rafforzando il proprio ruolo come acceleratore di innovazione e competitività industriale.
Crescita della rappresentanza associativa
Sotto la presidenza Marone, Federcostruzioni ha rafforzato la propria rete: gli associati sono aumentati da 12 nel 2021 a 17 nel 2025, integrando realtà come Confindustria Marmomacchine, Angaisa, Cortexa, Assorestauro ed Fme.
Questi ingressi hanno ampliato la rappresentanza lungo l’intera filiera delle costruzioni, offrendo una visione integrata tra produzione, sostenibilità e innovazione.
Ruolo istituzionale e tecnico
Federcostruzioni ha consolidato la propria voce ai tavoli decisionali: presente in due Commissioni Tecniche della Camera, contribuisce alla definizione di normative e strategie del settore.
La presidente Marone è parte della Cabina di Regia Uni per le Costruzioni e Infrastrutture, con l’obiettivo di promuovere strategie normative condivise e tutelare il comparto.
Collabora attivamente con Confindustria e Uni l’Ente Italiano di Normazione per indirizzare la normativa tecnica in chiave industriale.
Prospettiva europea e innovazione
A livello europeo, Federcostruzioni ha assunto un ruolo strategico: membro del Comitato Esecutivo dell’Ectp (European Construction Technology Platform), contribuisce alla nascita di un nuovo nuova di partenariato pubblico-privato (PPP) all’interno del programma Horizon Europe.
Marone siede anche nei comitati scientifici delle Università Federico II e Università Vanvitelli, e nell’Advisory Board Jrp Costruzioni del Politecnico di Milano: una rete di competenze che rafforza il dialogo tra impresa, ricerca e formazione.
Attraverso la presenza della presidente Paola Marone nell’Advisory Board, Federcostruzioni contribuisce all’indirizzo strategico del Jrp.
La federazione porta in dote la visione industriale della filiera, facilitando il dialogo tra ricerca e impresa. Rafforza il legame tra università e settore produttivo, promuovendo progetti condivisi e trasferimento tecnologico.
Questa collaborazione rappresenta un tassello importante nella strategia di Federcostruzioni per posizionarsi come attore centrale nell’ecosistema dell’innovazione edilizia.
Protocolli e sinergie strategiche
Durante il mandato, sono stati firmati accordi di rilievo con la Luiss per il dialogo tra formazione e industria; Itc-Cnr per lo sviluppo tecnologico e normativo e il Comune di Napoli per iniziative territoriali e urbanistiche condivise.
Il valore della leadership
La presidenza di Paola Marone non ha solo rafforzato la struttura di Federcostruzioni: ha portato visione, relazioni internazionali e capacità di aggregazione. Oggi la federazione è riconosciuta come interlocutore solido e propositivo, capace di interpretare le sfide della transizione ecologica, della digitalizzazione e della resilienza urbana.