BeNewtral rivoluziona l’edilizia con ReBind: il legante sostenibile che rigenera materiali e territori
La startup innovativa debutta con una tecnologia proprietaria che trasforma scarti industriali in materiali da costruzione ad alte prestazioni e basso impatto ambientale
Il mondo dell’edilizia ha il non facile compito di trovare strade alternative a una tradizione energivora e non compatibile con l’ambiente.
La startup BeNewtral debutta ufficialmente sul mercato con un progetto industriale che unisce ricerca avanzata, visione sostenibile e spirito imprenditoriale.
Nata come ReHouseIT, da oggi è operativa come BeNewtral, un rebranding che riflette l’importante lavoro degli ultimi due anni che ha visto l’evoluzione da un focus su un modello di arredo smart on-site grazie alla tecnologia additiva per cui ha sviluppato un particolare materiale, a un focus che, proprio partendo da questo materiale, punta a rivoluzionare il mondo dei leganti per l’edilizia.
Da sinistra, Nicolò Verardi Ceo BeNewtral e Riccardo Frezzato Cfo BeNewtral
Materiali alternativi
L’ambizioso progetto vede BeNewtral impegnata a sviluppare materiali da costruzione alternativi a quelli tradizionali del settore edile, sulla base di una tecnologia proprietaria che consente di abbattere drasticamente l’impatto ambientale, dando vita a una nuova filiera industriale rigenerativa, capace di restituire valore agli scarti e ai territori.
È nato ReBind
Il prodotto proprietario già sviluppato da BeNewtral, su cui è in corso un rapido e costante ampliamento degli ambiti di applicazione, si chiama ReBind.
Un materiale che nasce dalla trasformazione di sottoprodotti industriali non pericolosi. Gli scarti, provenienti da filiere tracciate e selezionate, vengono recuperati e reintegrati nel ciclo produttivo per diventare legante in applicazioni non strutturali, come pavimentazioni, sottofondi e rivestimenti.
Un materiale brevettato che rappresenta un’alternativa concreta e performante al cemento tradizionale.
Le qualità
Garantisce resistenza al fuoco, stabilità termica e durabilità nel tempo, mantenendo livelli di prestazione comparabili in termini di resistenza alla compressione, alla carbonatazione e ai cloruri, con una durata potenzialmente superiore, come evidenziano i test in corso.
Sul fronte della resistenza meccanica a 28 giorni di maturazione, Rck in gergo tecnico, per i calcestruzzi fatti con ReBind si assesta al valore massimo di 60 MPa, paragonabile ai più prestanti calcestruzzi strutturali.
Risultati eccellenti
Inoltre, in termini di impatto ambientale, i dati generati e validati per il Bando Life (europeo), che considerano una serie di indicatori interessanti, evidenziano la capacità di ReBind di generare una riduzione fino al 90% della Co₂ eq per tonnellata di legante prodotto.
Un abbattimento del 98% dell’energia utilizzata nel ciclo produttivo per tonnellata di legante prodotto, l’eliminazione totale dell’estrazione di minerali da cava grazie al 100% di sottoprodotti utilizzati nelle polveri che compongono il legante.
E una riduzione dell’utilizzo di acqua del 93% per tonnellata di prodotto. Il processo produttivo, che segue un modello decentralizzato basato su micro-impianti locali, flessibili e a basso costo, avviene interamente a freddo.
Sostenibilità certificata
Infine, sempre sul fronte ambientale, ReBind ha già ottenuto la certificazione Remade in Italy (con Rina come auditor esterno), che ne conferma il contenuto di riciclato fino al 70% in peso, rendendo più che ottemperante ai Cam (criteri minimi ambientali) necessari per accedere agli appalti pubblici.
La tecnologia sviluppata da BeNewtral è già stata applicata in contesti concreti. Tra i principali casi d’uso il suo impiego negli strati finali dei campi sportivi e nella rigenerazione stradale, a dimostrazione della versatilità e dell’efficacia del materiale per utilizzi non strutturali.
La start-up si fa promotrice di un nuovo paradigma produttivo, che mette al centro non solo il valore economico, ma anche quello ambientale e sociale con l’obiettivo di superare la logica lineare dell’estrazione, del consumo e dello smaltimento, sostituendola con un modello rigenerativo circolare, in grado di dare nuova vita ai materiali e di costruire un sistema produttivo più giusto, efficiente e tracciabile.
Nicolò Verardi | Co-Founder e Ceo BeNewtral
Nicolò Verardi e Riccardo Frezzato | Co-Founders BeNewtral
Vogliamo contribuire a ridefinire i paradigmi del settore delle costruzioni, ancora oggi tra i principali responsabili dell’impatto ambientale globale. Il nostro impegno nasce dalla convinzione che sia possibile costruire in modo radicalmente diverso: rigenerativo, circolare, a basso impatto.
Un nuovo modello industriale che non si limiti a ridurre le emissioni, ma che generi valore ambientale, economico e sociale, restituendo risorse ai territori, attivando filiere locali e promuovendo innovazione.
Riccardo Frezzato | Co-Founder e Cfo BeNewtral
Crediamo in un’edilizia capace di coniugare alte performance e responsabilità ambientale, dimostrando che un cambiamento di paradigma non è solo urgente, ma possibile. Un settore che non esaurisca risorse, ma le rigeneri. È questa la visione che ispira ogni nostra azione e che vogliamo costruire insieme a chi, come noi, immagina un futuro più equo, resiliente e sostenibile per il pianeta.