Dialogo fra architettura e acqua: Roca alla Biennale

Alla 19. Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, il curatore Carlo Ratti con Intelligens. Natural. Artificial. Collective.  invita a riflettere su nuove forme di intelligenza, naturali e artificiali.

In questo contesto, Roca, da sempre impegnata nell’innovazione e nella promozione della cultura del progetto, rinnova il suo sostegno al dibattito architettonico contemporaneo, sponsorizzando due installazioni emblematiche: The Architecture of Virtual Water di Miralles Tagliabue – Embt e Ancient Future di Big – Bjarke Ingels Group.

Ancient Future – Big

Nel vasto spazio dell’Arsenale, Bjarke Ingels Group mette in scena una potente allegoria della costruzione contemporanea: una trave lignea monumentale, scolpita a mano da due maestri artigiani del Bhutan – Yeshi Gyeltshen e Sangay Thsering – e successivamente lavorata con la precisione millimetrica di un braccio robotico Abb.

Big Exhibition Concept
Big | Exhibition Concept

Questa trave rappresenta l’intersezione tra la tradizione millenaria e l’innovazione digitale: da un lato, gli artigiani bhutanesi incidono con tecniche antiche i motivi generati dall’intelligenza artificiale; dall’altro, il braccio robotico, replica le decorazioni intagliate.

Un’inversione poetica di ruoli, un incontro tra due flussi – umano e artificiale – che si congiunge a metà strada, fondendosi in un unico capolavoro.

Ancient Future racconta così il processo sincretico alla base del progetto per il nuovo Aeroporto Internazionale di Gelephu, Bhutan: una struttura modulare in legno lamellare, dove la tradizione costruttiva himalayana si fonde con il linguaggio dell’innovazione parametrica.

L’installazione stessa diventa architettura narrativa: ogni incisione manuale, ogni intervento meccanico, disegna un lessico di connessioni tra culture, tecnologie e visioni temporali.
Un gesto che richiama la filosofia industriale di Roca, da sempre capace di coniugare la maestria artigianale con i processi tecnologici più avanzati.

Il legno – materiale primordiale, rinnovabile, intriso di memoria – diventa qui mediatore tra passato e futuro, in un dialogo silenzioso con il tema della Biennale: l’intelligenza collettiva.

Embt Biennale Venezia Virtual Water
Embt | Virtual Water

The architecture of virtual water – Embt

Poco distante, Benedetta Tagliabue e il suo studio Embt articolano un racconto etereo e urgente: un ambiente immersivo, costruito con carta e legno, materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, in cui ogni singola lettera della parola Aqua compone la grammatica del padiglione.

Lo spazio interno evidenzia l’impatto che architettura ed edilizia hanno sul consumo d’acqua, facendo riflettere sull’importanza di implementare strategie di risparmio idrico fin dalla fase di progettazione e durante la costruzione.

Le strutture a fisarmonica evocano il moto ondoso, mentre proiezioni luminose e paesaggi sonori disegnano un’atmosfera sospesa e contemplativa. Il visitatore è invitato a percepire l’acqua non solo come elemento visibile, ma come imprinting nascosto di ogni gesto produttivo.

Embt Biennale Venezia Virtual Water
Embt | Ambiente immersivo in legno e carta

The Architecture of Virtual Water amplifica una sensibilità che Roca, custode di una cultura dell’acqua centenaria, conosce bene: l’idea che l’acqua sia ovunque, anche dove non la vediamo, e che ogni progetto architettonico debba considerarla non come risorsa da usare, ma come presenza da rispettare.

L’opera è concepita con materiali leggeri e modulari, e proseguirà il suo viaggio alla Roca Gallery di Barcellona a partire dal 2026, in coincidenza con l’anno in cui la città sarà Capitale Mondiale dell’Architettura.

Roca: promotrice di conservazione culturale

Attraverso il sostegno a queste due installazioni, Roca si fa promotore di una riflessione che vuole superare la retorica delle tecnologie e delle risorse, per indagare il senso più profondo dell’abitare contemporaneo: la necessità di costruire senza dimenticare la provenienza delle materie, l’intelligenza dei gesti, l’impronta dei processi.

Embt Biennale Venezia Virtual Water
Embt | Le pieghe ricordano le onde

Una presenza discreta ma significativa, che si intreccia armoniosamente nella trama della Biennale 2025, ma con la consapevolezza profonda di chi riconosce il valore dell’acqua, della materia e della memoria, e sceglie di farsene custode attraverso un impegno collettivo.

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