Metamorfosi di un paesaggio tra natura e mare verso un nuovo equilibrio urbano e sociale: la Spiaggia della Tonnara, un paesaggio tra paesaggi.
Città verdi e sostenibili: è il mantra di ogni amministrazione pubblica e l’obiettivo degli architetti che intervengono nei processi di rigenerazione urbana.
Fanno grande eco mediatica i progetti che trasformano ampie porzioni dei centri metropolitani. Le città più piccole, i paesi sono funzionali a narrazioni più concettuali, ma spesso distanti da applicazione concrete.
Il progetto di riqualificazione del Lungomare della Tonnara di Palmi, che rientra nel programma Aspromonte in città, restituisce un brano di Palmi ai suoi cittadini e una parte della linea di costa più bella del versante tirrenico all’Italia.
L’intervento, progettato da Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia e Michelangelo Pugliese si articola in cinque punti essenziali:
la rigenerazione dello spazio pubblico del quartiere costiero di Palmi, funzionale all’aggregazione e alla socializzazione (sport; interscambio, inclusione);
il restauro del paesaggio costiero delle aree dunali residuali che fronteggiano l’abitato, mitigazione paesaggistica dell’impianto di rigassificazione Snam;
la trasformazione del complesso pubblico ex Camping due Pini e del suo parco in parco sportivo, area per il turismo sociale e sostenibile destinato in particolar modo a ragazzi, con particolari fragilità;
la riforestazione urbana e rigenerazione aree degradate quartieri Ciambra e Scinà, con realizzazione di aree verdi attrezzate, messa a dimora di alberi; ricostruzione della macchia e degli originali sistemi boschivi litoranei e pinete costiere
la creazione di una pista ciclo-pedonale per una miglior connessione tra il litorale e i poli urbani e nuove aree di parcheggio.
Che cos’è il piano integrato Aspromonte in città?
È nel contesto del Piano urbano integrato, Città metropolitana di Reggio Calabria, Aspromonte in città e dell’intervento Green Urbanism – un progetto innovativo per la rigenerazione delle aree urbane costiere – dal degrado alla città giardino, che si inquadra la riqualificazione del lungomare La Tonnara di Palmi.
Il programma Aspromonte in città si pone l’obiettivo di realizzare città verdi, sostenibili, inclusive e smart, caratterizzate da una forte componente di verde progettato, che colmi le lacune distributive e qualitative degli spazi pubblici all’interno delle aree abitate più dense, introducendo naturalità diffusa e favorendo il recupero e la tutela della biodiversità anche in ambito urbano.
Gli interventi contenuti all’interno del progetto Aspromonte in città derivano dall’elaborazione di un sistema correlato di principi, criteri e accorgimenti prioritari elaborati per concepire il sistema città metropolitana secondo un approccio socio-ecologico.
Le principali azioni progettuali puntano alla valorizzazione ambientale, dalla scala vasta a quella di quartiere. Il programma rientra nei progetti finanziati dal Pnrr in linea con l’Agenda 2030 come strumenti di giustizia sociale, comunitaria per una rigenerazione urbana e territoriale.
Palmi conta quasi 18mila abitanti, una piccola città sul versante tirrenico in Costa Viola, sotto il Monte Sant’Elia, crinale costiero dell’Aspromonte.
Dal rilievo al mare Mediterraneo si alterna un’eterogeneità di paesaggi verdi e blu e di situazioni ambientali in cui ciclo idrico e biodiversità si bilanciano e creano un equilibrato habitat naturale fatto di terrazzamenti coltivati a vigneti e frutteti a strapiombo sul mare sino alle pendici, ricoperte dalla macchia mediterranea.
Dal Monte Sant’Elia, che cade a strapiombo sul mare, si legge nel Mediterraneo l’arcipelago delle Isole Eolie con il vulcano Stromboli.
Dallo specchio di mare della Tonnara, disegnata dalla propaggine dei crinali dell’Aspromonte, emerge lo scoglio dell’Ulivo.
La Torre Saracena è sentinella costiera che testimonia il legame profondo tra la città e il mare, raccontando di secoli di controllo sulle rotte mediterranee.
Il piccolo porto è crocevia per la pesca e la nautica da diporto. È un elemento chiave per il turismo e lo sviluppo sostenibile del litorale.
L’area dell’intervento
La Tonnara è una spiaggia di grande valore paesaggistico, insediata tra mare e falesie, soggetta a fenomeni di erosione costiera. Frequentatissima in estate, l’afflusso turistico che impatta sull’ecosistema marino e costiero.
Allo stato attuale, la Tonnara è uno spazio pubblico frammentato e poco strutturato, disorganico rispetto al sistema urbano.
L’area è complessivamente in sofferenza per l’aspetto di gestione delle acque e della massiva e incontrollata urbanizzazione e caratterizzata da una mobilità prevalentemente veicolare.
Gli obiettivi
Mettendo a confronto lo scenario ambientale con l’attuale stato di fatto, emerge con evidenza come La Tonnara di Palmi possieda notevoli potenzialità sotto il profilo ambientale e turistico in parte sottoutilizzate e in parte inespresse, particolarmente nel rapporto con il mare.
La finalità prima dell’intervento è, dunque, quella di mitigare gli scompensi ambientali e paesaggistici, ripristinare la biodiversità, orientando la progettualità verso uno sviluppo turistico di qualità e consegnando l’area in buone condizioni alle generazioni future.
Questa intenzione si traduce in quattro azioni progettuali precise:
proteggere con interventi di contrasto all’erosione costiera e di difesa dagli allagamenti per proteggere la spiaggia e gli habitat costieri, adottando strategie che si ancorano alle risorse dell’ambiente naturale;
connettere attraverso un sistema di mobilità sostenibile e accessibile, con percorsi ciclopedonali di connessione spiaggia – sistema urbano;
liberare abilitando suoli drenanti, sistemi di raccolta e filtrazione delle acque meteoriche e presidi verdi permeabili per prevenire allagamenti;
creare, attraverso la riqualificazione dello spazio pubblico orientata a una fruizione multifunzionale, aree attrezzate, corridoi ecologici e punti di osservazione paesaggistica per valorizzare il territorio nella sua totalità, il paesaggio costiero, la vegetazione autoctona.
La spiaggia della Tonnara disegna un arco che richiama sul brano territoriale la medesima geometria in sequenza ed è il riferimento per definire la strategia di progetto. L’arco funziona come direttrice della gerarchia degli spazi: infrastrutture, sistemazione del verde, accessi.
Come valore dimensionale, il progetto si estende per un chilometro di linea di costa e un chilometro di raggio.
Complessivamente si tratta di 3,6 ettari di area da riqualificare, di questa il 60 per cento sarà oggetto di depaving per il ripristino dell’immagine originaria del litorale.
Due gli elementi che perimetrano lo scenario naturalistica in cui si articola il progetto di riabilitazione paesaggistica: mare e falesia.
I corridoi di connessione si sviluppano in questo spazio attraverso l’integrazione di un chilometro di pista ciclo-pedonale.
Un nuovo assetto urbano
Seguendo la traccia degli archi naturali, vengono ridisegnati i viali paralleli al mare, coerente sia con i piani predisposti dalla Pubblica Amministrazione, sia con le consuetudini d’uso locali.
Spazi di sosta e belvedere saranno pause opportunamente distribuite per agevolare la percezione dell’orizzonta e la contemplazione del paesaggio marino. Le tratte perpendicolari agli archi sono isole narrative: ognuna racconta una storia geologica e naturale.
Il passaggio dalla città al mare sfuma nella progressione da costruito a naturale. Il progetto valorizza i vuoti urbani, interpretati non come spazi residuali, ma attivatori per la rigenerazione ambientale e sociale, creando aree ombreggiate e sistemi di sedute integrate nel paesaggio.
La vegetazione spontanea tipica della falesia si infiltra negli spazi urbani, accompagnando l’avvicinamento alla linea di costa.
L’acqua – dolce e salata – assume un ruolo chiave: il mare, con il moto ondoso e le acque interne, con il loro scorrere e infiltrarsi nel terreno, ridefiniscono continuamente gli equilibri del paesaggio.
La piantumazione di piantagioni di Posidonia sarà scelta opportuna per smorzare le maree e mitigare l’erosione; una serie di muretti lineari e fasce di vegetazione paralleli all’arco costiero funzioneranno come presidi per attenuare le mareggiate.
Rain gardenassolveranno il ruolo di filtro sia per la raccolta delle acque piovane, sia per la correzione del cuneo salino che penetra verso l’entroterra attraverso il suolo.
Il rimboschimento della linea di costa contribuirà alla difesa sia dell’erosione, sia delle frane.
Il nuovo impianto di waterfront urbano include gradonate ad anfiteatro coerenti con l’arco costiero area di progetto, realizzate in massi squadrati che mitigano il deflusso delle acque, stabilizzando il suolo e favorendo l’inverdimento.
Accessibilità e mobilità
La restituzione dell’area alla originaria dimensione naturale si concilia con il progetto di una mobilità lenta e sostenibile.
La riduzione delle infrastrutture stradali e dei parcheggi si accompagna a una strategia di disincentivazione dell’uso dell’auto privata, attraverso l’introduzione di ostacoli fisici all’accesso e la diminuzione progressiva dei posti auto.
Parallelamente, si promuove invece l’utilizzo del trasporto pubblico e delle connessioni pedonali e ciclabili, proponendo un’esperienza che permette di attraversare il paesaggio in modo immersivo e rispettoso
Alfonso Femia | Presidente e Ad Atelier(s) Alfonso Femia
Alfonso Femia | Presidente e Ad Atelier(s) Alfonso Femia
Il progetto della Tonnara di Palmi integra l’aspetto di cura ecologica del luogo con il benessere sociale, ambientale ed economico.
Con ricadute benefiche anche nel contesto circostante. I caposaldi del progetto rispecchiano la tendenza attuale di recupero della dimensione naturale e di correzione degli invasivi interventi del passato.
Ma è la combinazione tra gli elementi proposti, la sensibilità allo scenario locale. La scelta di andare oltre le prescrizioni che restituirà a Palmi, un prezioso tratto di costa.
Michelangelo Pugliese | Architettura e paesaggio
Michelangelo Pugliese | Architettura e paesaggio
Non è l’innesto di verde che trasforma un brano di città in un luogo verde, accessibile e vivibile, ma la conciliazione con l’esistente, la mitigazione di quanto non può essere radicalmente mutato, la combinazione tra i fattori blue e green a innestare un processo di metamorfosi destinato a durare nel futuro.
PlmiIl paesaggio è in progressivo cambiamento, non arriva mai a un punto di termine. Il progetto ha il dovere di assecondare questa prospettiva.