Palma di Maiorca (Spagna): Mvrdv riqualifica lo storico quartiere El Terreno

Vista del Gomila Center e Vista degli edifici rossi di Las Casitas

In uno dei quartieri storici di Palma di MaiorcaEl Terreno, lo studio olandese Mvrdv, assieme ai progettisti di Gras Reynés Arquitectos, ha attivato un processo di rinnovamento del tessuto urbano grazie a interventi di edilizia residenziale, di cui è stata da poco completata la prima fase. Comprende la realizzazione di primi cinque dei sette edifici nell’area attorno a Plaza Gomila, da cui deriva il nome del progetto.

Sono 60 nuove abitazioni di diverse dimensioni e tipologie con nuovi spazi commerciali nel tessuto urbano, con l’obiettivo di cambiare El Terreno in un quartiere residenziale vibrante, sostenibile, legato alla natura e all’identità del luogo. Tutti gli interventi seguono i principi della casa passiva, con attenzione alla ventilazione trasversale, al riciclo dell’acqua piovana, all’ombreggiatura degli interni con brise-soleil e persiane, al riuso dei materiali, all’integrazione di pannelli fotovoltaici in copertura e sistemi di recupero del calore che riducono ulteriormente il consumo energetico degli edifici.

Ogni edificio è caratterizzato da un carattere che mutua con materiali, colori e tipologie diverse, dando una varietà abitativa all’area. Ogni progetto è stato pensato con un rapporto diverso con il paesaggio circostante, trasformando i tetti in diversi luoghi di socializzazione e in punti panoramici sul porto o verso i monumenti storici della città. «Se guardati insieme, si vede una collezione colorata di edifici che in qualche modo funzionano come un gruppo», afferma Jacob van Rijs, socio fondatore di Mvrdv, sottolineando l’importanza sia della nuova mixité urbana nel tessuto consolidato di Palma, sia l’autonomia di ogni singolo edificio. «Ciascuno dei sette edifici può essere considerato come un progetto a sé stante, ma allo stesso tempo fa parte di un insieme che dà a Gomila una nuova spinta».

Abaco materiali usati

 

Cuore del quartiere El Terreno, ben conosciuto negli anni Sessanta e Settanta per la vita notturna, con esibizioni di artisti come Jimi Hendrix, Ray Charles e Tom Jones, è il Gomila Center. Progettato nel 1979 dall’architetto Pere Nicolau, l’edificio è stato ristrutturato e presenta un ampio patio lineare lungo il quale si riorganizzano un mix di funzioni, dal ristorante agli uffici, alle residenze, con una successione di terrazzamenti.

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Corte del Gomila Center
Vista da un terrazzo del Gomila Center
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Vista interna

Le terrazze continuano sul tetto delle nuove case rosse a schiera poste a nord, chiamate Las Casitas, al fine di implementare la socializzazione e l’incontro tra residenti del medesimo complesso. A Sud si erge Las Fabri-Casas, case a schiera con tetto a capannone e con facciate in ceramica blu, tagliate in pianta dall’intersezione delle due strade adiacenti, che racchiudono l’edificio in un lotto stretto e sottile.

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Vista terrazze rosse di Las Casitas
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Vista degli edifici rossi di Las Casitas
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Vista di L as Fabri-Casas
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Vista di L as Fabri-Casas ed edificio in terra compressa

Dove la strada si allarga, un altro condominio si erge costruito in terra compressa a basse emissioni di carbonio e con un’ulteriore variante sul tetto rispetto agli altri edifici, offrendo una piscina a cielo aperto per i residenti. Infine, il quinto progetto realizzato è la trasformazione di un altro edificio esistente sulla stessa Plaza Gomila, il complesso verde La Plaza, che ospita il Bellver, uffici. Anche in questo intervento il tetto diviene luogo di socializzazione e punto panoramico sul contesto storico-marittimo circostante.

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Vista edificio Plaza
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Vista dall’alto degli interventi su Plaza Gomila. Foto orientata a Ovest

Gomila appare quindi un intervento riuscito nel mantenere la scala e il mix sociale e tipologico del quartiere, con un’integrazione efficace, umile e rispettosa tra architettura contemporanea e contesto storico. Gomila si aggiunge ad altri progetti urbani di successo, in cui l’architettura contemporanea può avere un ruolo di integrazione alla stratificazione e rigenerazione continua del tessuto urbano storico, senza la necessità né di trasformare la città in un museo, né di imporre assoli acuti di archi-rock-stars.

di Leonardo Zuccaro Marchi, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 27)

 

LA SCHEDA

Luogo: Palma de Mallorca, Spagna
Cliente: Doakid & Forch Med
Programma: Residenziale e commerciale, compresi spazi comuni e servizi
Progettisti: MVRDV (Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries con Fokke Moerel) + GRAS Reynés Arquitectos
Co-progettisti: GRAS Reynés Arquitectos (Guillermo Reynes, Mayca Sánchez Carvajal, Alejandro Domingo Leal, Mikolaj Zajda Giacomo Sorino, Mariano Esposito)
Design Team: Jose Ignacio Velasco Martin, Jonathan Schuster, Samuel Delgado, Mathias Pudelko, Marek Nosek, Jonas Andresen, Alicja Pawlak, Simone Costa, Ranmalie Mataraarachchi, Carl Jarneving
Strutture: EA Engineers Assessors
Grafica: Mario Eskenazi, Arauna
Fotografia: © Daria Scagliola, © MVRDV, ©Jannes Linders
Disegni: © MVRDV + GRAS
Dimensioni: 15.000 mq
Foto di: Daria Scagliola, Mvrdv Jannes Linders, courtesy of © MVRDV + GRAS

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