Il grattacielo di BIG e Carlo Ratti mette radici nei cieli di Singapore

Lo sviluppo verticale dei montanti crea delle aperture in facciata da cui si intravvede la vegetazione

È un concentrato di tecnologia, vegetazione e spazi di lavoro il nuovo grattacielo progettato da Bjarke Ingels Group (Big) e Carlo Ratti Associati (Cra) che svetta nei cieli di Singapore. L’edificio si propone come «un’esplorazione verticale dell’urbanismo tropicale» nelle parole di Ingels, ed è in verticale che si dipana il programma funzionale, ibridando funzioni, soluzioni tecnologiche ed esperienze dello spazio con sagacia, pragmatismo e atteggiamento out of the box.

In precedenza, l’area di progetto ospitava un parcheggio per le automobili e un mercato ambulante all’aperto. Entrambi sono stati reintegrati nel nuovo complesso a uso misto, con quote residenziali, punti ristorazione ed aree ludiche, mentre il resto, che equivale alla maggior parte della volumetria, è dedicato al settore terziario.

L’organizzazione funzionale è relativamente semplice. I primi livelli ospitano il ri-allestimento del Market Street Hawker Center, con 56 postazioni tra chioschi e bancarelle. Seguono spazi commerciali e parcheggi fino a completare la parte a sviluppo orizzontale dell’edificio. Sopra, si impostano otto piani a uso residenziale e i restanti 29, intervallati da un giardino verticale, per il terziario. L’edificio contiene anche aree coltivate a verdura, erbe e frutta, che riforniscono i punti ristoro all’interno di Capitaspring.

L’ingresso principale ospita un grande atrio che gestisce accessi e flussi per residenti, lavoratori e visitatori in viaggio verso le varie parti dell’edificio. È l’esterno coperto che assolve due importanti funzioni: da una parte, crea uno spazio di filtro, mediazione e raccordo tra città e edificio. Dall’altra, reinterpreta la complessità urbana all’interno della struttura.

È in questa chiave che si può leggere la volontà di lasciare prevalentemente libero questo foyer urbano, che risulta sostanzialmente definito da una pavimentazione in continuità con le pertinenze esterne, dalle robuste colonne circolari che corrono per tutti i 18 metri di altezza, dai bagliori e giochi di riflessi del soffitto, dalla presenza di sedute integrate ad aiuole e vasi, e dal sistema di schermatura a lamelle frangisole regolabili, agganciate ai montanti verticali.

 

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La grande piazza coperta di ingresso
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Vista interna sui percorsi ricreativi della Green Oasis, dove si trova una sistemazione lussureggiante a verde che include molte essenze locali

Questi elementi, che da lontano appaiono come fili verticali, determinano l’immagine di Capitaspring. Correndo a distanze regolari dalla base alla sommità dell’edificio, danno uniformità alla facciata. Tuttavia, in alcune zone specifiche, si allargano e restringono come sotto l’effetto di forze orizzontali che ne determinano una sorta di sfilacciamento. Dai vuoti che si generano, fanno capolino le piante della Green Oasis: uno spazio tra le residenze e gli uffici sviluppato su quattro livelli e adibito a giardino verticale dove poter incontrarsi e praticare attività all’aria aperta.

Gli 8.300 metri quadrati di vegetazione coprono il 140% della superficie del sito e ospitano più di 80 mila piante, posizionate in funzione delle diverse necessità di luce e aria. La maggior parte si trovano nella Green Oasis, dove la metafora della foresta pluviale si esplicita nell’inserimento di piante a foglia larga nelle zone inferiori e piante a foglia piccola in quelle superiori.

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Il rooftop garden ospita un orto urbano
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Vista interna

Grazie alle performance ottenute, Capitaspring ha ottenuto la certificazione Green Mark Platinum & Universal Design Gold Plus, ottemperando al protocollo del Building and Construction Authority di Singapore. A terra, inoltre, il sistema di piste ciclabili della città-stato trova uno snodo importante, con un parcheggio per 150 biciclette e l’implementazione di ulteriori tratti ciclabili lungo il perimetro del lotto, sulla scia delle linee guida stabilite dal Singapore Green Plan 2023.

Non mancano una piscina, una pista per la corsa, diverse postazioni per barbecue e svariati elementi di arredo urbano, che fanno di questo edificio alto 284 metri un prototipo di smontaggio e ricomposizione in verticale di un quartiere urbano.

di Gerardo Semprebon, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 26)

 

LA SCHEDA

Luogo: Singapore
Cliente: CapitaLand Development, CapitaLand Integrated Commercial Trust and Mitsubishi Estate Co.
Progetto: BIG and CRA-Carlo Ratti Associati.
Area: 93.000 metri quadrati
Foto di: Finbarr Fallon

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