Allungano gli affitti brevi

Il convegno di CleanBnB

L’affitto breve, brevissimo, è un business che si allunga. Secondo i dati della società di ricerche americana AirDna, il terzo trimestre del 2022 segna il record di oltre 90 milioni di arrivi per Airbnb, con uno stock potenziale di 6,5 milioni di immobili a disposizione e il mercato della compravendita di abitazioni in fermento. Dati emersi nel corso del convegno organizzato a Milano dal property manager CleanBnB, primo operatore professionale con oltre 1.600 immobili in gestione diretta ed esclusiva in 60 località in Italia e quotato in Borsa dal 2019, sono stati analizzati interesse, redditività e fattibilità degli investimenti in immobili da destinare all’affitto breve, comparto che ha fatturato in Italia oltre 10,4 miliardi di euro nel 2021.

CleanBnB è un’azienda che offre servizi completi di property management per il mercato degli affitti a breve e medio termine e che è quotata sul mercato Euronext Growth Milan da luglio 2019.  L’andamento della domanda è confermato anche in Italia, con un record del tasso di occupazione a settembre 2022 del 63.4% con 5.063.422 notti prenotate nel mese

(+45% verso settembre 2021 , 0.2% sul  corrispettivo 2019). Nei primi nove mesi 2022 CleanBnB, con un portfolio di circa 1.600 immobili in Italia, ha registrato performance in continua crescita di mese in mese e una crescita a tripla cifra rispetto allo stesso periodo del 2021, in termini di numero di soggiorni gestiti e volumi di incassi, che hanno superato quota 19,8 milioni di euro (+159% rispetto allo stesso periodo del 2021). Con la fine di ottobre 2022, la Società ha superato 20 milioni di euro di incassi, raddoppiati nel mese di ottobre rispetto allo stesso mese del 2021.

Secondo Francesca Zirnstein, direttore di Scenari immobiliari, il segmento degli affitti brevi si è caratterizzato per una crescita costante dell’offerta per un utilizzo turistico o transitorio. “Una offerta costituita da 575 mila seconde case offerte sul mercato degli affitti turistici, con oltre 200mila unità gestite da agenzie e operatori specializzati, parte dei 6,5 milioni di unità immobiliari non occupate o in locazione. A testimonianza di quanto questo comparto sia stato capace di acquistare peso crescente nel mercato del turismo nazionale, nel 2021 si sono contati quasi 170mila nuovi contratti di locazione breve, ovvero tre ogni mille abitanti. Si sono rilevate nel corso dell’anno, e se ne prevede il consolidamento nei prossimi mesi, nuove tendenze abitative emerse durante il periodo di maggiore tensione dovuta alla diffusione del virus. Nelle principali città italiane gli affitti brevi coinvolgono ormai anche più del cinque per cento dello stock abitativo complessivo, con canoni medi annuali ben superiori a quanto registrato sul mercato tradizionale, anche prossimi a 4.500 euro al mese, con tassi di rendimento però strettamente dipendenti dalla professionalità del gestore/proprietario”, ha concluso Zirnstein.

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