Bergamo la Città del Futuro: come nasce una smart city

Rendering di Experia Campus

L’Italia dà  il meglio di sé quando c’è qualche emergenza da affrontare, come avviene in questo periodo, con la pandemia che ha fatto scattare quei maxi finanziamenti europei che si riassumono nella sigla Pnrr. Tra gli obiettivi strategici previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per esempio, vi è  la rigenerazione urbana. Già, ma come si traduce questo proposito? Un esempio viene da Bergamo, la città  forse più colpita dalla pandemia, che ora sta per diventare anche un centro innovativo sotto il profilo costruttivo e urbanistico.

Una riscossa per la città  che guarda avanti: non a caso il progetto si chiama Bergamo la Città del Futuro. I cardini del progetto sono intermodalità, formazione e sanità.  Il progetto prevede un nuovo Polo Intermodale, che serve al recupero e al rilancio dell’area dello scalo ferroviario dismesso, conosciuta anche con il nome di Porta Sud: «sarà realizzato anche grazie a un contributo del Pnrr di 50 milioni di euro», precisa Giuseppe Bonacina, marketing manager di Vitali Group. «Altri 80 milioni sono previsti per la realizzazione del collegamento con bus elettrici e in corsia preferenziale tra Bergamo, il Kilometro Rosso e la sede universitaria di Dalmine».

Bergamo la Città  del Futuro è un progetto di riqualificazione frutto di un lavoro intenso da parte di Vitali e di un team multidisciplinare di grande valore, un mix di architetti di fama internazionale come Francisco Mangado e Joao Nunes, e architetti di casa nostra come Attilio Gobbi, Camillo Botticini e Matteo Facchinelli, oltre a un gran numero di consulenti sui temi di smart city, mobilità, energia, ambiente e partecipazione.

Il progetto cambierà il volto alla città intera proponendo lo sviluppo e il miglioramento qualitativo di essa, sia per sostenibilità sia per applicazione tecnologica. Il Masterplan prevede la riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione di una vasta area urbana del Comune di Bergamo: l’intervento servirà a superare la barriera dell’asse ferroviario, che divide in due la città, con l’obiettivo di riconnettere il tessuto del centro città con il tessuto urbano a sud dei binari.

La trasformazione della zona di Porta Sud avverrà  grazie alla realizzazione di nuove infrastrutture che miglioreranno i collegamenti urbani e offriranno gli standard urbanistici e architettonici delle smart city. Sarà perfezionato e integrato l’assetto viabilistico della città grazie a connessioni più efficaci e rapide tra i diversi sistemi di trasporto presenti e sarà ridisegnato lo schema plani-volumetrico delle aree, suddividendo e distribuendo in modo organico e integrato la pianificazione urbana. In questo modo si riuscirà a valorizzare le aree circostanti e a creare ambienti urbani di qualità.

La nuova Stazione Europea

L’intervento si innesta in una città  che negli anni è cresciuta fino a diventare un polo attrattivo, dove insiste il terzo aeroporto italiano per numero di viaggiatori. Al centro degli interventi infrastrutturali vi è la nuova Stazione Europea (a ponte), un innovativa opera in grado di connettere i quattro principali sistemi di trasporto pubblico (le autolinee, che il Masterplan prevede di ricollocare a sud dell’asse ferroviario, le linee tranviarie Teb, la ferrovia e l’aeroporto di Orio al Serio).

La stazione sarà europea, poiché da un lato sarà di pari livello rispetto alle stazioni di molte città internazionali, e dall’altro perché connessa al resto del mondo grazie a una nuova linea ferroviaria che la collegherà all’aeroporto di Orio al Serio  il Caravaggio .

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Vista della nuova stazione
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Rendering della Stazione Europea con il belvedere

Un belvedere, in asse con viale Papa Giovanni, offrir agli utenti della nuova stazione la vista privilegiata su Città  Alta e verso la città  otto-novecentesca e il centro piacentiniano. E la stazione storica di Bergamo? Sarà mantenuta e rifunzionalizzata. L’intero nuovo Polo Intermodale sarà dotato di un nuovo sistema di accesso viabilistico, (direttamente connesso alla circonvallazione) che allevierà il traffico nei quartieri e aggiungerà un numero di parcheggi adeguato ai flussi.

Nel complesso, a Bergamo per i prossimi anni sono previsti investimenti infrastrutturali per oltre 600 milioni di euro, che comprendono il citato collegamento ferroviario con l’aeroporto Internazionale di Orio al Serio, il raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Montello, la nuova linea tram T2, che trasformeranno la nuova stazione in un hub intermodale. Uno degli aspetti più interessanti è che l’area interessata dalla riqualificazione si trova nel centro città, a 300 metri dal centro storico, dove si registrano già oggi 50 mila passaggi giornalieri; un numero considerevole rispetto alle dimensioni della città, che raddoppierà grazie agli investimenti previsti.

Il Parco Urbano

Il progetto prevede la realizzazione di un parco che si diffonde all’interno del tessuto edificato e che si connette con i parchi esistenti limitrofi. Una fitta rete di circa 13 km, di percorsi pedonali e ciclabili, alcuni dei quali riservati a navette elettriche a guida autonoma, faciliteranno la mobilità all’interno del parco e permetteranno di superare la barriera della ferrovia. La superficie verde complessiva del progetto copre 100 mila metri quadrati, la messa a dimora di 3 mila nuovi alberi, 24 mila metri quadrati di nuove piazze.

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Città del Sapere e della Conoscenza

Uno dei punti focali di Bergamo la Città del Futuro è  il campus scolastico. L’area è definita come Città del Sapere e della Conoscenza e prevede un campus moderno, destinato a ospitare circa 10 mila studenti, all’interno del quale la sinergia con le imprese del territorio genererà  ricadute positive per l’innovazione dei processi e l’accesso al capitale umano. Gli spazi saranno flessibili, efficienti e funzionali a ospitare differenti attività formative in linea con le esigenze attuali e future delle nostre scuole. All’interno del campus scolastico sono inoltre previste funzioni complementari e servizi, anche residenziali, che permetteranno di far vivere questi luoghi 24 ore su 24. Il nuovo spazio sarà improntato all’innovazione, alla cultura, con una vocazione internazionale, con spazi dedicati alla didattica, spazi dedicati a servizi integrati, allo sport e nuove residenze temporanee.

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La Città del Sapere e della Conoscenza

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Città della Cura e del Benessere

Altro cardine dell’intervento è la Città della Cura e del Benessere, che prevede la creazione di un centro di eccellenza sanitario finalizzato alla prevenzione, alla cura e alla ricerca medica. È uno spazio dedicato all’educazione e alla prevenzione sanitaria, che sarà sviluppato in collaborazione con l’Ats di Bergamo. Prevede anche degenze innovative, spazi dedicati alla ricerca, alla didattica, una scuola di alta formazione professionale e specializzazione medica post laurea e un nuovo centro congressi.

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Città  della Cura e del Benessere

 

Le nuove residenze

Le nuove residenze si affacceranno sul parco e risponderanno alle nuove esigenze e a nuovi stili di vita, un nuovo modo di abitare in termini di qualità di spazio, ampi spazi aperti, servizi di quartiere e innovazione tecnologica, il tutto all’interno di un ambiente ottimizzato, sostenibile, controllato e connesso, punto di riferimento per lo sviluppo di città e quartieri a zero emissioni e carbon free.

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Le nuove residenze

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