Manhattan West, New York: la rigenerazione urbana passa da due torri

MW1. Foto: © Fadi Asmar

Manhattan West è uno dei più vasti e complessi programmi di trasformazione in corso a New York, tra la Nona e la Decima Avenue all’altezza della Trentunesima e Trentatreesima Street. L’idea originaria risale agli anni Novanta, quando il gruppo Brookfield Properties ha avviato i lavori per costruire più di 650 mila metri quadrati di superfici a uso misto, uffici, commercio e residenze, dislocati in sei edifici principali, tra cui le due torri Manhattan West One (Mw1) e Manhattan West Two (Mw2).

MW1, veduta dalla trentatreesima all’altezza della Pennsilvanya Station. Foto: ©Lucas Blair Simpson

 

La regia dell’impresa è da allora sostanzialmente nelle mani di Skidmore, Owings & Merrill (Som), che ha curato il masterplan generale, il progetto architettonico di tre dei sei edifici e la sola parte strutturale di cinque. L’idea principale del masterplan consiste nel creare una serie di spazi pubblici al centro dell’isolato accessibili da tutti i lati, eccetto quello sulla Decima, con l’obiettivo di garantire un’agevole connessione pedonale tra gli Hudson Yards a Ovest e la Pennsylvania Station a Est.

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Le torri Mw1 e Mw2, che si ergono per un’altezza di rispettivamente 300 metri e 285 metri, segnano l’accesso principale alla piazza. Sulla Nona, l’arretramento delle torri rispetto al filo stradale e il conseguente allargamento del marciapiede genera uno spazio aperto punteggiato da alberature che schermano dal traffico veicolare e offrono una piacevole ombra ai passanti.

Inserimento nel contesto. Courtesy : © SOM.

Camminando ai piedi dei grattacieli, è possibile percepire il sistema di spazi pubblici che conducono all’interno dell’isolato, grazie alla trasparenza delle superfici vetrate che delimitano le hall di ingresso di entrambe le torri. I due grattacieli hanno la certificazione Leed-Gold e sono rivestiti da vetri ad alta efficienza energetica, che con elegante semplicità riverberano i cromatismi del cielo newyorkese.

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MW1, veduta dalla Trentatreesima Street. Foto: ©Lucas Blair Simpson

 

Nel sottosuolo l’isolato è attraversato dai binari ferroviari che approdano alla Pennsylvania Station. Tale condizione ha diminuito drammaticamente la superficie utile a ospitare le strutture verticali, realizzate con nuclei in calcestruzzo armato e colonne in acciaio, e ha posto i progettisti di fronte alla soluzione di un importante problema strutturale. Ne è scaturito un singolare processo creativo per mantenere il posizionamento definito dal masterplan e garantire la necessaria trasmissione dei carichi fino ai banchi rocciosi presenti nel sottosuolo, evitando la sede dei binari.

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MW1, veduta dalla Nona Avenue. Foto: ©Fadi Asmar

Nel caso della Mw1, l’impossibilità di poggiare verticalmente le fondazioni delle colonne perimetrali ha portato a inserire un sistema di puntoni obliqui atti a convogliare i carichi in corrispondenza del core centrale. La lobby di ingresso si conforma così come un ampio spazio a tripla altezza privo di pilastri, cinto da una superficie trasparente continua in vetro strutturale.  L’elegante rastrematura, che ha la funzione di raccordare il nucleo centrale agli elementi strutturali disposti sul perimetro, è rivestita in travertino, posato in modo da ottenere spigoli smussati e una vibrante superficie data dalle venature del marmo.

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MW1, lobby. Foto: ©Lucas Blair Simpson

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Nel caso della Mw2, il problema della trasmissione verticale dei carichi riguarda addirittura una porzione del nucleo stesso, oltre alle colonne perimetrali, rendendo la soluzione concepita nella Mw1 inapplicabile. È stato quindi progettato un reticolo strutturale in acciaio per spostare i carichi sui banchi rocciosi tra i binari, in punti esterni alla sagoma del grattacielo.

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Sezioni illustrative delle soluzioni strutturali adottate per MW1 e MW2. Courtesy ©SOM
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Schema strutturale di
Manhattan West Two. Courtesy ©SOM

 

Il completamento di Manhattan West è previsto per il 2023, quando anche la MW2 verrà ultimata, segnando la conclusione di un percorso di trasformazione urbana esteso nel tempo, da cui ci si aspetta un importante passo verso la rigenerazione del comparto noto come Manhattan’s Far West Side.

 

di Gerardo Semprebon, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 22)

 

LA SCHEDA

Manhattan West
Luogo: New York, NY
Progetto: Skidmore, Owings & Merrill (SOM)
Collaboratori: Jaros, Baum & Bolles, Edgett Williams Consulting Group, Vidaris, Inc., Philip Habib & Associates, Mueser Rutledge Consulting Engineers, Spiers Major, James Corner Field Operations, Wilson, Ihrig & Associates, Inc., Cerami & Associates, Ducibella Venter & Santore, Parsons Brinckerhoff, William Vitacco Associates, Ltd, Weidlinger Associates Inc., Holland & Knight, Code Consultants, Inc.
Cliente: Brookfield Properties
Area di progetto: 19.880 mq
Area costruita: 650.300 mq
Altezza: 300 m (67 piani)
Anno di completamento della costruzione: 2023
Anno di completamento del progetto: 2015
Fotografie: Lucas Blair Simpson, Fadi Asmar
Info: www.som.com

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