Hydropath Italia: l’acqua è più dolce e costa meno con l’induzione elettrica

aldo-frati-carboli-hydropathIntervista ad Aldo Frati, business development manager di Hydropath Italia

Qual è la tipologia di cliente più importante?
Principalmente installatori e rivenditori, interlocutori che abbiano una mentalità  aperta e una predisposizione alle nuove tecnologie. I nostri dispositivi sono piuttosto innovativi e presentano una tecnologia completamente differente rispetto alle tradizionali modalità  con cui oggi si opera per evitare la formazione di calcare negli impianti idraulici e di riscaldamento, cioè  l’addolcimento o l’utilizzo di polifosfati. Il condizionatore d’acqua Hydropath, invece, attraverso onde elettriche, agisce sulle molecole di calcio, senza modificare la struttura chimica dell’acqua ed evitando la formazione di incrostazioni di calcare.

Quali sono i plus della vostra tecnologia?
I nostri prodotti sono già  consolidati da molti anni. Ne sono stati venduti più  di un milione in tutto il mondo e dagli anni ’90 vengono consigliati dalla British Gas come protezione delle caldaie. Il vero elemento di novità, che ci pone in una posizione estremamente vantaggiosa sul mercato, è  l’uscita avvenuta a gennaio della nuova direttiva europea 2020/2184, la cosiddetta Drinking Water Directive, che esplicita parametri piuttosto stringenti per il trattamento dell’acqua, e sposa in pieno le caratteristiche principali del nostro prodotto. Innanzitutto, la direttiva indica chiaramente che i sistemi di trattamento dell’acqua a uso alimentare non devono pregiudicarne la potabilità o alterare la composizione chimica, cosa che invece avviene con sistemi tipo l’addolcimento che, oltre a rimuovere minerali preziosi per l’organismo come calcio o magnesio, aggiungono sodio, che fa male alla salute e altera i sapori. La nostra tecnologia, invece, non modifica la composizione chimica dell’acqua, che arriva intatta fino al rubinetto di casa. Un altro parametro  è relativo ai materiali a contatto con l’acqua potabile. Se finora godevano di una sorta di autocertificazione, per cui il produttore ne dichiarava la non nocività per la salute umana, in futuro questi materiali dovranno essere certificati da laboratori accreditati. Il vantaggio dei nostri sistemi è che non entrano affatto in contatto con l’acqua, ma nascono per essere alloggiati intorno alla tubazione di ingresso.

Questo sistema protegge anche dalla legionella?
Esatto, l’induzione del campo elettrico generato dal sistema HydroPath garantisce anche un efficace trattamento antibatterico. Questa funzione antibatterica trova una particolare applicazione anche nella lotta alla legionella, con un plus importante. Il nostro sistema, infatti, non solo ha una funzione battericida, ma rimuove il biofilm presente nelle condutture andando ad impedire la formazione di nuove colonie.

A chi si rivolge in modo particolare questa tecnologia?
HydroPath abbraccia in maniera trasversale il privato, le industrie e i progettisti. Dal mio punto di vista i maggiori fruitori saranno i privati. L’addolcitore oggi la soluzione più adottata contro il calcare, ma richiede spazio, una installazione idraulica, una costante manutenzione e costi elevati per il sale e per la sostituzione periodica delle resine. I nostri dispositivi, invece, non richiedono alcun intervento di personale specializzato o manutenzione e hanno una durata di decenni. Se si cambia casa, si smonta il dispositivo grande poco pi di uno smartphone, e lo si monta nella nuova abitazione. Tra qualche anno usare l’addolcitore sarà come usare oggi il fax.

Com’è  andato il 2020 e che cosa vi aspettate per il 2021?
Il 2020 è andato bene, compatibilmente con la pandemia. Abbiamo registrato una crescita di qualche punto percentuale rispetto al 2019. Le prospettive per il 2021 sono positive e questo uno dei motivi per cui abbiamo deciso di partecipare a Mce Digital. C’è  una forte attenzione alla sostenibilità, la nostra tecnologia ha un impatto zero sull’ambiente e riteniamo che questo possa aiutarci ulteriormente nel nostro percorso di crescita. Stiamo puntando molto sul mercato italiano, dove prevediamo una crescita a doppia cifra, e siamo alla ricerca di agenti e rivenditori di materiale idrotermosanitario per diffondere ancora di più il nostro prodotto.

A livello di prezzo, come si colloca il vostro prodotto?
I nostri dispositivi costano molto meno degli addolcitori all’acquisto, in più non hanno oneri di installazione e di manutenzione e il consumo di energia elettrica è assolutamente trascurabile, meno della spia della televisione.

Che cosa vi ha convinto a partecipare all’edizione Mce Digital?
Carboli è  distributrice in esclusiva del sistema inglese Hydropath, oltre a commercializzare diverse altre tecnologie per il trattamento dell’acqua. Rivendite Its, progettisti e idraulici sono tutti potenziali clienti dei nostri prodotti. Tutti gli impianti che utilizzano l’acqua possono trovare una naturale applicazione dei nostri dispositivi per eliminare il problema calcare.

Come saranno le fiere una volta finita l’emergenza covid? 
Credo ci sia una gran voglia di tornare a stringersi la mano guardandosi negli occhi. Questi eventi digitali sono benvenuti perché  consentono comunque di fare networking e creare contatti, ma quando sarà  possibile tornare in presenza, le fiere torneranno ad avere un ruolo prioritario.

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