Soluzioni bioclimatiche per il nuovo dipartimento dell’Università della Tessaglia

Il progetto per il nuovo dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica s’inserisce all’interno del programma di ampliamento del campus del Politecnico dell’Università della Tessaglia a Volos (Grecia). Si tratta di una collaborazione tra il dipartimento di Architettura e quello di Ingegneria Civile. L’edificio è localizzato nella zona sud-occidentale della città, sul lato opposto rispetto al Monte Pilio. Il fronte principale, che si rivolge a meridione verso il mare Egeo, si attesta lungo via Sekeri, l’asse urbano che separa il lotto di ampliamento dal preesistente centro del campus che ospita il dipartimento di Architettura e di quello di Ingegneria Meccanica.

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Vista Sud-Ovest del fronte strada e dei due corpi di fabbrica paralleli

L’edificio del nuovo dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica dell’Università della Tessaglia

L’edificio, la cui superficie conta 4 mila metri quadrati, è costituito da due corpi paralleli di quattro piani ciascuno. Quello sul fronte strada ospita l’amministrazione e gli uffici per i docenti, mentre le classi e i laboratori didattici sono collocati nella barra posteriore. Nello spazio a tutta altezza compreso tra i due corpi sono stati pensati l’atrio e gli ambienti comuni. Sul retro, invece, emerge un volume in cemento armato curvo che ospita l’auditorium.

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Planimetria dell’intervento
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Sezione longitudinale del corpo delle aule

 

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Sezione trasversale con l’auditorium retrostante

L’accesso all’edificio avviene attraversando un largo portico che si trova su un piano rialzato dal livello strada di circa 1,5 metri. Una volta attraversato il porticato, si entra nell’ambiente formato dalla corte interna, che è il luogo più significativo del complesso, perché è stato pensato come uno spazio comune condiviso tra studenti e professori. Inoltre, sulla corte si affacciano il blocco degli ascensori e il corpo scala principale, mentre il volume della sala riunioni al quarto piano sembra sospeso sul vuoto.

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Vista della corte interna

 

La facciata principale su Via Sekeri è composta di pannelli modulari di cemento prefabbricati bianchi, ancorati su due binari fissati sul corpo di fabbrica. Il pattern delle aperture nasce dalla ripetizione e dalla variazione di un largo quadrato dagli angoli smussati, in una sequenza che ricorda il linguaggio informatico. Attraverso queste aperture s’intravedono le variazioni cromatiche degli spazi comuni e il laterizio rosso dei muri di tamponamento.

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Sopra, fotografia del plastico di studio

Soluzioni bioclimatiche per abbassare i costi

L’edificio è stato pensato con semplici soluzioni bioclimatiche al fine di evitare l’insostenibilità economica e manutentiva di soluzioni tecnologiche più avanzate. Per esempio, i pannelli cementizi del fronte principale proteggono dai raggi solari in estate, quando il sole è alto, mentre in inverno permettono la penetrazione dell’irraggiamento. Una soluzione
simile è stata adottata anche sulla terrazza, dove un pergolato protegge il solaio al fine di evitarne il surriscaldamento.

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Vista del ponte di collegamento tra i due corpi di fabbrica

 

Un altro accorgimento messo in atto per garantire il comfort interno dell’edificio è rappresentato dalle porte d’ingresso, collocate nello spazio tra i due corpi di fabbrica, che sono dotate di ante superiori che rimarranno aperte di notte per garantire il rinfrescamento notturno dell’edificio, necessario per ottenere una temperatura ottimale nel momento di massima fruizione dell’edificio durante la mattina. Infine, vale la pena ricordare che è stato adottato un sistema geotermico che funziona in collaborazione con i sistemi più tradizionali di riscaldamento.

L’edificio è stato progettato durante il periodo della crisi economica greca, ovvero tra il 2008 e il 2012. In una condizione di grande incertezza economica, uno degli obiettivi che si sono prefissi i progettisti è stato quello di abbassare significativamente i costi di costruzione e di funzionamento dell’edificio. Queste ragioni hanno indicato la necessità di adottare un sistema bioclimatico semplice, ma efficace, e soluzioni come l’esclusione di un piano interrato o la scelta dei mattoni in laterizio, una materiale di rivestimento economico.

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 Pianta del piano terra

di Fabiano Micocci, Università della Tessaglia (da YouBuild n.18)

 

LA SCHEDA

Luogo: Volos, Grecia
Cliente: Università della Tessaglia
Progetto: Zissis Kotionis, Vaso Trova, Phoebe Giannisi con Katerina Kritou, Vasia Lyri, Nikos Platsas
Strutture: Euripides Mystakidis, Olympia Panagouli
Impianti: Dimitris Zimeris
Geotermia: Nikos Andritsos
Impatto ambientale: Emilios Komodromos con Maria Papadopoulou
Bioclimatica: Aristides Tsagrasoulis
Data di completamento: 2020
Superficie costruita: 3.930 mq
Fotografie: Tasos Vrettos

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