J-Hotel Shanghai, l’hotel più alto del mondo…
con mosaici italiani

632 sono i metri che caratterizzano l’altezza della Shanghai Tower, l’edificio più alto della Cina, e il secondo più alto del mondo dopo il Burj Khalifa di Dubai (830 metri). Aperta al pubblico nel 2017, la struttura sorge nel quartiere centrale degli affari di Lujiazui, vicino al World Financial Center e ospita 128 piani e 16mila persone ogni giorno.

Progettato dallo studio americano Gensler, in collaborazione con la Facoltà di Architettura e l’Istituto di Ricerca della Tongji University, la torre è un grattacielo a spirale, che si avvita su se stesso in progressione ascensionale con una rotazione di 120 gradi attorno all’asse verticale. Il rivestimento esterno è caratterizzato da un doppio involucro continuo: per le facciate continue sono stati impiegati oltre 20.000 pannelli in vetro rinforzato di 7.000 forme diverse.

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L’attenzione all’efficienza energetica in fase di progettazione ha permesso di diminuire i consumi pari al 21% e favorire l’ottenimento della certificazione LEED Gold e China Green Building Three Star system.

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J-Hotel, l’hotel più alto nel mondo

Tra 84º e il 110º piano della Shanghai Tower è posizionato il J-Hotel, di fatto l’hotel più alto nel mondo, struttura ultra-lusso del gruppo cinese Jin Jiang con 258 camere inaugurata da poco. Le forme delle stanze sono diverse tra loro, ma per tutte la stessa sensazione di galleggiare nel cielo, sopra la città intera.

Dalla hall, posizionata al 101° piano e raggiungibile in meno di 1 minuto, parte un viaggio attraverso una incredibile galleria d’arte con più di 1.000 opere, disseminate in varie aree o addirittura parte integrante delle stesse, provenienti da artisti famosi in patria e all’estero. Tra i protagonisti del J-Hotel di Shangai c’è anche Sicis, che con i suoi mosaici e materiali innovativi quali Vetrite, è diventata parte integrante di questo progetto.

Uscendo dall’ascensore del 120° piano ci si imbatte in un murale lungo 30 metri, che interpreta un dipinto del pittore cinese Zhang Daqin, ‘King of Dongdan on Horseback’, il racconto della prosperità dell’antica Via della Seta. L’opera realizzata da Sicis, ha visto coinvolto i maestri mosaicisti dell’azienda i quali hanno ricreato, in tessere oro e vetro murano, tagliate una ad una e magistralmente composte, l’intero lavoro nei laboratori ravennati e successivamente trasportato e collocato nella sua destinazione finale.

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Un altro lavoro compiuto da Sicis si trova al 105° piano: le pareti, dagli ascensori a tutta l’area di accoglienza sono decorate in mosaico oro e vetrite. Da qui parte un pavimento in marmo blu tagliato laser jet con intarsi in mosaico oro. Sempre allo stesso piano, nella Sala da Ballo, la porta presenta un disegno in mosaico oro e platino, che si unisce ad altre parti del salone, create sullo stesso concetto.

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Infine, il mosaico messo in opera per la zona wellness della suite presidenziale: un ambiente in cui ci si sente completamente avvolti in un giardino immaginario.

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