Politecnica, fatturato a 18,2 milioni

Politecnica, una delle maggiori società italiane di progettazione integrata (architettura, ingegneria e urbanistica) ha approvato il bilancio 2019 con un fatturato complessivo di 18,2 milioni di euro, che conferma gli obiettivi di crescita e sviluppo del piano industriale 2018-2020 e un portafoglio ordini di oltre 40 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto al 2018. Le commesse sono aumentate del 30% rispetto al 2018, a testimonianza dell’efficacia dell’azione commerciale, della fidelizzazione dei clienti e dell’intensificarsi della presenza di Politecnica in mercati esteri molto rilevanti e considerati strategici per la domanda qualificata di prestazioni professionali.

In particolare, si sviluppano le attività all’estero con una quota che supera il 32% del fatturato, con importanti progetti di infrastrutture nel mercato nordeuropeo, in Danimarca e in quello caraibico del Belize, a testimonianza della capacità della Società di competere sui mercati internazionali. Ottimi risultati anche per il mercato domestico di gare acquisite che registra un aumento del 55% sull’anno precedente, con +50% solo sul settore privato.

Attenzione è stata data agli investimenti in tecnologia, pari al 3,7% del fatturato, che si sono concretizzati in sviluppo di nuove strumentazioni hardware e software, in potenziamento delle infrastrutture di rete, che hanno agevolato il ricorso al lavoro, e non ultimo in formazione, soprattutto nel settore Bim (Building Information Modelling), nell’ottica di un costante miglioramento delle competenze professionali.

Secondo Francesca Federzoni, presidente di Politecnica, “negli ultimi mesi abbiamo dovuto affrontare una situazione mai vissuta prima che ha portato ad una delle più grandi trasformazioni della storia recente. L’emergenza sanitaria ci ha portato inevitabilmente a ripensare le nostre vite e il nostro modo di lavorare, imponendo nuove priorità condivise. In questo contesto, anche l’attività di Politecnica e, in generale, il ruolo del progettista dovrà soddisfare nuove esigenze di utilizzo dei luoghi urbani, degli spazi domestici e di lavoro e contribuire in maniera efficace alla realizzazione di opere al servizio delle comunità. Sarà necessario accelerare la trasformazione delle nostre città verso uno sviluppo maggiormente sostenibile, dove le persone dovranno essere più al centro e possano trovare migliori condizioni di vita privata e professionale”.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su accetta, o continuando la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie. Accetta Maggiori informazioni