Efficienza energetica, la torre di Basilea si fa bella grazie alla tecnologia

Il progredire della tecnologia è spesso centrato su obiettivi di tipo funzionale, di miglioramento delle prestazioni e di abbassamento dei costi. Esiste, però, un interessante effetto collaterale dello sviluppo di una tecnologia: man mano che si consuma il processo di affinamento evolve e matura l’integrazione di fattori legati all’estetica del prodotto tecnologico. L’esempio più facile e immediato è rappresentato dalla parabola dei calcolatori: da oggetti unicamente funzionali dal forte carattere sperimentale, costituti da ingombranti armadi pieni di schede e circuiti a vista, si è passati ai Personal Computer Olivetti disegnati da Ettore Sottsass, fino ad arrivare oggi ai prodotti Apple, forse l’oggetto che più di tutti rappresenta il paradigma dell’industrial design contemporaneo, vera icona caratterizzata dalla fusione tra la tecnologia e una fortissima componente estetica.

 

torre basilea vista stazione
La vista della torre dalla stazione adiacente

 

Tecnologia mimetizzata

Episodi simili accadono naturalmente anche nel campo delle costruzioni. Un esempio interessante di questo processo può essere letto nello sviluppo della Grosspeter Tower di Basilea, una torre di 22 piani a uso misto, ricettivo e uffici, che fa ampio impiego delle tecnologie fotovoltaiche per coprire fino al 62% dei propri fabbisogni energetici. La produzione di una tale quantità di energia, con picco equivalente a 540 KWp, deriva dai moduli fotovoltaici installati, oltre che sulle coperture, anche su tutte le superfici opache delle facciate, accuratamente mimetizzati fino quasi a rendere difficile riconoscerli come tali.

 

efficienza energetica pannelli solari
I 22 piani della torre di Basilea sono rivestiti interamente da pannelli solari mimetizzati
torre efficienza energetica
I pannelli solari sono presenti anche sulla copertura dei volumi

 

Il salto estetico è avvenuto durante la fase di design delle facciate e l’importanza di questo tassello è tale che lo stesso Andreas Kaufmann, responsabile del progetto per Burckhardt+Partner, tiene a sottolineare fortemente questo aspetto: «Nel momento in cui iniziavamo il design delle facciate, è avvenuto un considerevole sviluppo nel mercato dell’energia solare. Gli elementi solari, che fino al 2014 erano disponibili solo in formati standard, potevano essere ora prodotti secondo le specifiche del cliente e del progetto». Ecco, dunque, come la torre appare così elegantemente rigorosa, palesando la componente tecnologica sulla propria parte più esterna in maniera integrale eppure con un risultato così lontano dall’immaginario canonico dei moduli fotovoltaici, spesso letti nell’organismo edilizio come elementi posticci.

 

Efficienza formale oltre che energetica

Chiaramente non è sufficiente applicare una miglioria tecnologica per ottenere un risultato di grande interesse come nel progetto in questione. La Grosspeter Tower presenta virtù volumetriche slegate dagli elementi tecnologici e di finitura scelti. L’edificio sorge in un’area lungo i binari che conducono alla stazione ferroviaria di Basilea. Il fatto di essere così percepibile in campo aperto, da più angolazioni, ha portato i progettisti a studiare due volumi raccordati tra loro, ruotati con angoli leggermente diversi in modo da apparire dinamici e sempre diversi in base ai vari punti di vista. Un corpo più basso di sei piani, dall’impronta a terra più ampia e occupato principalmente da un hotel, è sormontato dalla torre vera e propria, più sottile e sviluppata in altezza, la quale ospita spazi open space adatti alla flessibilità richiesta dagli spazi concessi in affitto come uffici.

 

facciata torre basilea
I volumi sfalsati della facciata sud

 

Il tema della flessibilità della pianta libera è un ulteriore elemento dove si incontrano il design architettonico, le esigenze immobiliari e la specifica richiesta da parte della committenza di un edificio altamente sostenibile caratterizzato al massimo dal 50% di superfici vetrate, proporzione reputata ottimale come bilanciamento tra elementi disperdenti e sfruttamento dell’illuminazione naturale. Lo studio Burckhardt+Partner, già progettisti del bellissimo Mfo-Park di Zurigo, ha interpretato questa richiesta alternando in maniera ritmica fasce opache e vetrate molto sottili, distribuendo le porzioni trasparenti in maniera uguale su tutto il perimetro dell’edificio, come si nota in maniera evidente dal disegno della pianta, i cui confini appaiono quasi delimitati da una linea tratteggiata. In questo modo la fitta alternanza di elementi opachi e filtranti permette di riconfigurare agevolmente gli spazi interni secondo le diverse necessità degli inquilini che di volta in volta occuperanno i piani della torre.

 

Effetto paesaggistico

Se il risultato così fortemente cadenzato può apparire banale, nei fatti è un difficile studio di proporzioni e distanze per ottimizzare la partitura, quasi una moderna stereotomia nella quale ai conci si sostituiscono pannelli fotovoltaici e lastre di vetro. La Grosspeter Tower oltre a rappresentare un punto di arrivo nell’unire tematiche tecnologiche, energetiche ed estetiche, è un esempio di come il paesaggio urbano possa essere migliorato e non vituperato da edifici high-rise che rispondono a politiche di densificazione urbana in risposta alle esigenze di minor consumo di suolo in aree dove lo spazio è un bene limitato come nel caso di Basilea. Riguardo al tema della densificazione, oltre a considerazioni di natura estetica, assume ancora maggiore importanza la grande attenzione a minimizzare l’impatto energetico.

 

Vista interno
Vista dall’interno attraverso la fitta alternanza tra superfici opache e trasparenti © Burckhardt+Partner

 

L’edificio, oltre che essere completamento rivestito da elementi fotovoltaici, sfrutta l’energia geotermica per il funzionamento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento. L’approccio al design della torre ha portato alla scelta forte di non occultare un elemento tecnologico, ma di farne oggetto di design proponendo un modello simbiotico tra tecnologia e architettura. Il successo di questa scelta, se non fosse sufficientemente supportato dal fatto che l’edificio è stato quasi completamente affittato immediatamente dopo la sua apertura, è reso ancora più marcato dal grande numero di riconoscimenti internazionali ricevuti, tra cui lo Swiss Solar Prize 2017 nella categoria nuove costruzioni.

 

 

LA SCHEDA

Grosspeter Tower di Basilea
Progetto: Burckhardt+Partner, Basilea –  www.burckhardtpartner.com
Committente
: PSP Swiss Property, Zurigo
Project / Construction management: Dietziker Partner Baumanagement, Basilea
Progetto strutture: ZPF Ingenieure, Basilea
Progetto elettrico: Scherler, Basilea
Building services planning: Gruner Gruneko, Basilea
Consulente per le facciate: Neuschwander + Morf, Basilea
Consulente per il fotovoltaico: energiebüro, Zurigo
Superficie totale: 29.170 mq
Costo totale: 120.000.000 CHF
Foto: Adriano Biondo

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