Container di calcestruzzo sulle sponde del Miami River

Situato sulle rive del Miami River, all’incrocio tra i quartieri di Overtown e Little Havana, questo complesso per uffici nella città della Florida è stato commissionato dalla filiale americana di Glf (Grandi Lavori Fincosit). Lo studio Oppenheim Architecture rivela di aver progettato l’edificio perseguendo un’idea di semplicità, studiando ampie piastre abitate che consentono flessibilità d’uso e apertura verso il contesto mediante logge e terrazze. Un contesto eterogeneo e frammentato quello che circonda il nuovo edificio, pervaso da una sensazione di temporaneità degli assetti, riconducibile alla funzione prevalentemente logistica dell’area, che da un lato ne permea il carattere figurativo, dall’altro ne rende indecifrabile il tessuto (non) urbano circostante, fatto di depositi, aree di stoccaggio, parcheggi, complessi residenziali. Di fronte alle infinite possibilità formali offerte dal progetto, gli architetti scelgono di aggrapparsi agli elementi infrastrutturali del contesto: il sistema delle acque e la rete stradale, ritenuti fondanti rispetto alla labilità che caratterizza l’area.

 

calcestruzzo miami river
Vista notturna della sede di Glf dal Miami River
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I volumi impilati in calcestruzzo visti dal fiume

 

Sotto questa luce è possibile comprendere la giacitura dell’edificio, che si trova parallelo sia al canale, in corrispondenza dell’innesto con il fiume, sia alla strada di accesso. Oltre questi due elementi, si trovano rispettivamente un giardino pubblico e un complesso residenziale. L’edificio si attesta sulle sponde del Miami River, senza tuttavia riuscire a instaurare un rapporto diretto a causa della presenza di un sito di stoccaggio. Questa condizione rappresenta la premessa necessaria per comprendere la scelta di perimetrare il lotto con un muro di cinta, e ragionare piuttosto sul tema del doppio affaccio (strada-fiume). Il piano terra, infatti, diventa un recinto, adibito a parcheggio, aperto solo sul lato del canale, unico elemento in grado di restituire una qualità al suolo, mentre la facciata principale sul fiume, perso definitivamente il contatto con la terra, propone una serie di semilogge e terrazze intelaiate nella gabbia strutturale.

 

Lo slittamento delle masse

Gli architetti spiegano che l’articolazione volumetrica viene suggerita dall’idea di imitare una pila di container marittimi, una situazione comune e visibile dal sito di progetto, arrangiata in modo da ricavare spazi protetti che ospitano vari usi. Ciò avviene attraverso lo slittamento orizzontale dei piani, uno sull’altro, che determina una forma di permeabilità e trasparenza sui fronti longitudinali, data da loggiati e da aggetti. Lo scivolamento delle masse lavora in simbiosi con il tema del telaio, che non si esaurisce nella definizione della struttura portante, ma viene ripreso anche nella definizione dei loggiati.

 

calcestruzzo volumi
I volumi in calcestruzzo traslati l’uno sull’altro

 

L’utilizzo del calcestruzzo a vista sia come elemento strutturale sia come finitura potrebbe far pensare a un edificio dal carattere duro e muscoloso, enfatizzato proprio dal movimento orizzontale delle masse. Al contrario, siamo di fronte ad architettura leggera, dal carattere quasi grazioso, che possiamo riconoscere nei seguenti punti. Primo, la presenza di un’area destinata a parcheggio nel primo livello fuori terra determina, insieme ai loggiati e agli aggetti, un carattere di porosità verticale, che alleggerisce notevolmente il volume complessivo. Secondo, il calcestruzzo, come elemento verticale e orizzontale che determina i loggiati, è quasi sempre percepito nella sua profondità, nel suo entrare o uscire verso l’interno o esterno dell’edificio, a vantaggio delle vetrate che, in definitiva, determinano la quasi totalità dei prospetti. Terzo, lo spessore di questi setti in calcestruzzo è tale da negare qualsiasi allusione alla robustezza o pesantezza che normalmente tale materiale suggerisce, favorendo al contrario una forma di continuità tra dentro e fuori. Quarto, le schermature e i parapetti sono trattati come elementi orizzontali in sovrapposizione, che, nonostante a tratti scompaiano nel gioco tra pieni e i vuoti, non rinunciano a conferire un senso di leggerezza e sospensione alla composizione, senza mai cadere nella decorazione.

 

calcestruzzo dettaglio
Dettagli dei volumi in calcestruzzo

 

Calcestruzzo nudo

All’interno, il programma è molto semplice e include spazi per uffici sia open space sia separati, studi, sale conferenze, salotti, aree comuni e parcheggi. I primi due livelli ospitano posti auto, la reception con lobby e sala conferenze, e i locali tecnici. Il terzo livello contiene uffici, una sala conferenze, una cucina con lounge e una generosa balconata con vista sul Miami River. All’ultimo livello si trovano gli uffici più larghi, intervallati da sala d’attesa e sale conferenze, di cui una molto grande, servita anch’essa da un’ampia loggia sempre sul lato fiume.

 

calcestruzzo scala
Particolare della scala esterna

 

Gli interni sono definiti dalla matericità addomestica del calcestruzzo a vista che risvolta dall’esterno e contribuisce a determinare un ambiente di lavoro neutro, accompagnato nei primi tre livelli da pavimenti in resina su toni di grigio più caldi. L’ultimo piano invece, dove trovano posto l’ufficio dell’amministratore delegato e la sala conferenze principale, è finito con pavimenti in marmo che donano un carattere di maggior pregio alle sale. Le piante rivelano l’abilità dei progettisti di concentrare e dilatare su una superficie limitata le funzioni richieste dal programma secondo una logica razionale. Una logica che diventa poetica nel momento in cui interferisce con l’ambiente esterno, ovvero nella definizione dei loggiati, tutti caratterizzati da misure diverse a seconda dell’utilizzo che suggeriscono, donando all’edificio un carattere estroverso.

 

 

Il leit-motiv della sede Glf a Miami è chiaramente l’utilizzo del calcestruzzo a vista come scelta fondante rispetto all’articolazione del volume e del programma. Nel calcestruzzo è riconosciuto un valore intrinseco che si precisa nella capacità di esprimere sia gli elementi strutturali, mai nascosti, anzi esaltati, che la lirica degli spazi di relazione tra interno ed esterno. Traspare un carattere di nudità, dato dalla scelta degli spessori e dalla volontà di lasciare la natura intima dell’edifcio in vista, facendo di essa un carattere figurativo. Oppenheim Architecture gioca con l’espressività del calcestruzzo, in bilico tra la necessità prosaica di pensare un programma in modo ultra-razionale e la licenza di deviare da esso verso un’architettura dall’espressione poetica.

 

pianta uffici
Pianta degli uffici
sezione
Sezioni

 

LA SCHEDA

Glf Headquarters
Committente: GLF
Progetto: Oppenheim Architecture – www.oppenoffice.com
Destinazione d’uso: uffici
Area di progetto: 20.000 mq
Fotografie: Karen Fuchs (Courtesy Oppehheim Architecture)

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