La mutazione dell’architettura retail secondo Design International

Il pluripremiato studio di architettura Design International, diretto da Davide Padoa, Paul Mollé e Lucio Guerra, ha inaugurato il DI Campus, uno spazio di quasi 900 metri quadri con un’area teatro che può accogliere fino a 50 persone, nel quartiere Bicocca. Non solo una nuova sede, ma un progetto più ampio: un polo di ricerca in cui studenti e giovani architetti potranno confrontarsi e affinare le loro skills, in collaborazione con università e atenei specializzati. Situato in un contesto di archeologia industriale, il DI Campus ha mantenuto inalterate le caratteristiche compositive e materiche del fabbricato preesistente e ha voluto far risaltare differenti elementi come gli shed, i mattoni e gli impianti a vista.

 

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Corte su cui affaccia la nuova sede di Design International a Bicocca nell’ex edificio di Breda e Pirelli

 

Progettato all’ultimo piano, è un open space e un ambiente innovativo in cui le persone possono lavorare in maniera flessibile: sono anche state create apposite aree per promuovere e incoraggiare la condivisione di conoscenza e idee, come il piccolo teatro, nel quale si possono svolgere e ospitare workshop. La grande terrazza è un altro elemento chiave, reso ancora più accogliente e familiare da un orto urbano. In questa nuova sede è stato presentato il libro Motion Buildings, Meeting Places. Dagli acquisti all’ospitalità: la mutazione dei grandi centri commerciali edito da Mondadori Electa e scritto da Luca Masia e Peter Clucas. Il volume è dedicato proprio a Design International, nata nel 1965 a Toronto, e ai suoi tre soci Paul Mollè (fondatore dello studio), Lucio Guerra (COO) e Davide Padoa (CEO) che si raccontano, con i loro percorsi individuali e i progetti comuni, svelando ciò che ha reso i loro edifici le nuove icone internazionali dell’architettura di retail.

 

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Motion Buildings, Meeting Places. Dagli acquisti all’ospitalità: la mutazione dei grandi centri commerciali

 

Design International ha infatti saputo costrure negli anni una solida reputazione nell’ambito della retail architecture. È pioniere di alcuni tra i più innovativi concept architettonici, tra cui la realizzazione di mall con coperture in vetro che privilegiano l’uso della luce naturale, come il Bugis Junction a Singapore, e la progettazione del primo mall che combina al suo interno retail ed entertainment come CocoWalk in Florida. Morocco Mall a Casablanca, ad esempio, ha sfidato le convenzioni, posizionando l’àncora (l’insegna più grande e prestigiosa, che di solito è collocata alla periferia) al centro del mall, oppure Il Centro ad Arese che, con il suo innovativo sistema di piazze, ha creato punti di aggregazione capaci di attrarre e stupire i visitatori.

 

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Bugis Junction a Singapore
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Morocco Mall a Casablanca

 

“Da un lato gli Original Brand Manufacturer investono sempre più su negozi di proprietà pur di avere una relazione diretta e intima con i propri clienti”, ha spiegato il Prof. Emilio Bellini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Digital Innovation in Retail, School of Management Politecnico di Milano in un momento di riflessione per analizzare le trasformazioni che stanno cambiando il mondo del retail. “Dall’altro la progressiva amazonizzazione del commercio sta riducendo gli spazi per i retailer tradizionali capaci di offrire solo servizi di intermediazione ai propri clienti. In questo contesto di profonda innovazione dei servizi erogati dalle imprese retail, gli spazi fisici assumono un ruolo decisivo: non più semplici luoghi di showrooming o di prova e accesso fisico ai prodotti, ma anche luoghi di apprendimento, di intrattenimento, di condivisione di interessi, di incubazione di attività culturali e imprenditoriali”.

 

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Emilio Bellini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Digital Innovation in Retail, School of Management Politecnico di Milano

 

“Non è più il consumo il fattore guida di chi si occupa di progettazione e sviluppo”, ha infine concluso Davide Padoa Chief Executive Officer di Design International. “Sono experience, engagement e hospitality i nuovi valori che, se gestiti con umiltà e autenticità, creano un dialogo fluido tra un edificio, un luogo e il pubblico che lo abita, lo visita, lo scopre. Progettiamo strutture aperte all’ambiente, alle persone. Di qui la scelta di aprire anche il nostro studio DI Campus a chi, come noi, basa il proprio futuro sulla ricerca”.

Attualmente Design International sta sviluppando importanti progetti in Europa, India e Medio Oriente, e sta curando la realizzazione di nuove strutture mixed-use in Cina. Oltre alla sede centrale di Londra, Design International vanta uffici a Milano, Shanghai, e da poco Dubai, presso il Dubai Design District (d3). La crescita dello studio continua rapidamente: da qui la scelta di trasferire gli uffici di Milano nella nuova prestigiosa sede, a Bicocca nell’ex edificio di Breda e Pirelli.

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