Calce e pietra d’Istria, Oikos riscopre i materiali di Venezia alla Biennale

Un progetto di riqualificazione guidato dal colore e caratterizzato da texture su misura, nate dall’indagine delle caratteristiche dei materiali più diffusi a Venezia. Questo è il risultato della partecipazione di Oikos al Venice Innovation Design sull’Isola di San Servolo, nel contesto della Biennale di Venezia: un evento nel quale vengono chiamate a raccolta le eccellenze del design made in Italy, affinché mostrino i loro prodotti di punta e raccontino i loro progetti per il futuro. Ma non finisce qui: le aziende partecipanti hanno infatti la possibilità di realizzare un progetto permanente sull’isola di San Servolo.

 

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Isola di San Servolo, Venezia

 

Il Venice Innovation Design è un’occasione imperdibile per il prestigio e la visibilità internazionale che porta con sé, il posto ideale per Oikos dove raccontare i risultati di oltre trent’anni di ricerca sulle pitture ecologiche per tutte le superfici della casa. L’isola di San Servolo rappresenta uno spazio in cui poter coniugare lo spazio e la materia in chiave originale e in modo naturale, dove i settori di intervento riguardano i classici ambiti del design: arredamento, illuminazione, oggettistica, multimedialità, allestimenti e arredi d’esterno. Con l’aggiunta dell’obiettivo primario di Oikos di tutelare la salute e il benessere all’interno dello spazio domestico.

 

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Interni di Oikos per il Venice Innovation Design

 

L’azienda ha partecipato all’evento presentando il suo progetto più importante: White, il bianco. Claudio Balestri, presidente di Oikos, ha così mostrato i risultati delle ricerche sulla pittura materica, che hanno portato alla realizzazione di 187 diverse sfumature di bianco, ecologiche e senza formaldeide. Mentre l’opera concreta sull’isola di San Servolo consiste in un progetto di riqualificazione realizzato insieme all’architetto Giallombardo, curatore dell’evento. Nello specifico, un riallestimento di alcuni spazi interni delle strutture dell’isola di San Servolo, col fine di riqualificare la zona e le aree espositive della manica lunga.

Il principio che ha guidato questo lavoro è stato quello del colore, con riferimenti cromatici ispirati all’ambiente in cui l’isola è immersa. Infatti, sulla base degli studi sul rapporto fra bianco e materia realizzati da Oikos, si è avviata un’indagine sulle caratteristiche delle superfici e dei materiali più diffusi a Venezia. In particolare, l’analisi si è soffermata sulla pietra d’Istria, sull’intonaco di calce e il pavimento alla veneziana. Il tutto è sfociato nella realizzazione di texture per pitture decorative su pannelli, esposte come in una mostra.

 

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