Maidar EcoCity, l’eco-città nel cuore della steppa mongola

La steppa della Mongolia è pronta ad accogliere Maidar EcoCity+, la città “a misura d’uomo” che fa dell’ecosostenibilità il suo punto di forza, offrendo un modello per tutta la regione asiatica. Progettata dallo studio di architettura RSAA dell’architetto e urban designer tedesco Stefan Schmitz, Maidar EcoCity+ mira a diventare la nuova capitale della Mongolia con un nuovo centro urbano da 300mila abitanti, con università, musei e centri religiosi, insieme ad aree dedicate al turismo e all’industria cinematografica, e forse un giorno anche la sede del governo.

Nonostante abbia la più bassa densità di popolazione al mondo, l’attuale capitale Ulan Bator soffre tutti i problemi delle grandi metropoli: sovraffollamento, inquinamento, traffico, carenza di alloggi. Costruita per 600mila abitanti, la capitale ospita ora più di 1,2 milioni di persone. Ecco perché nasce Maidar EcoCity.

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Techpark

Maidar EcoCity, l’eco-città

Il progetto di sviluppo urbano ecologico Maidar EcoCity prevede l’utilizzo solo di energia proveniente da fonti rinnovabili, sfruttando la ventosità della zona e l’esposizione quasi costante al sole anche durante l’inverno. In più, un vicino parco eolico è destinato ad essere ampliato per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica della città. L’acqua piovana proveniente dalle colline circostanti sarà invece raccolta, pulita e canalizzata come acqua potabile su un lago che fungerà anche da area ricreativa locale. A sud, la zona sarà riservata all’agricoltura sostenibile per rifornire di cibo la città e per arrestare la crescente desertificazione nella regione.

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Ogni distretto è una piccola città

Grande attenzione anche al tema della mobilità sostenibile. “La pianificazione di Maidar EcoCity segue i principi di una ‘città a misura d’uomo’. Questo significa una città con uno schema policentrico delle varie unità: edificio, quartiere e distretto. Ogni quartiere risponde alle necessità quotidiane dei suoi abitanti. Ogni distretto funziona come una piccola città con un’unica identità, attorno alla quale ruotano tutti gli aspetti della vita umana: vita, lavoro, tempo libero, shopping, istruzione e assistenza sanitaria. Solo una strutturazione della città così concepita può permettere una riduzione drastica del traffico automobilistico“, spiega l’architetto Stefan Schmitz.

Il concetto di mobilità di Maidar supporta la struttura policentrica e dà priorità ad una rete per i pedoni, ciclisti e trasporti pubblici in relazione al trasporto privato motorizzato. Punto cardine di questo sistema è la “Green Street”, nella zona centrale della città, sulla quale si trova un sistema di “Personal Rapid Transport” (PRT): auto elettriche autonome, che permettono un uso sia individuale, sia pubblico. Questo sistema di trasporto si colloca allo stesso livello di quello pedonale ed è un’evoluzione del sistema PRT, già in uso in Masdar (VEA).

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Green Street

Maidar EcoCity a Klimahouse 2018

L’architetto e urban designer Stefan Schmitz sarà presenta a Klimahouse 2018 a Bolzano, per presentare l’ambizioso progetto Maidar EcoCity+ in occasione del convegno Klimamobility “Chi costruisce la mobilità del futuro?”. L’appuntamento è mercoledì 24 gennaio 2018, dalle ore 15 alle ore 17, presso il NOI Techpark di Bolzano.

Moderata dal direttore scientifico di Green factor, Marco Gisotti, la conferenza affronterà il tema della mobilità sostenibile insieme a Pietro Menga, Presidente CIVES (Commissione italiana veicoli elettrici a batteria, ibridi e a celle combustibile) e Anton Seeber, CEO Leitner Spa, che offrirà una panoramica sui mezzi di trasporto sospesi e sul ruolo delle energie rinnovabili. E ancora: Klaus Mutschlechner, Presidente Automotive Excellence Alto Adige, che si concentrerà sul ruolo dell’Alto Adige in campo di mobilità nel mondo globale e Johann Wohlfarter, CEO Alperia Spa (provider energetico altoatesino), che concluderà con uno spaccato sull’innovazione nella rete per la distribuzione energetica.

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