Struttura a secco per l’ampliamento della scuola secondaria di Cassola

Vista esterna dell’ingresso

Il mondo della scuola è una perfetta cartina al tornasole della nostra società. Riflette e amplifica i suoi umori e, in molti casi, anticipa e innesca le dinamiche delle sue trasformazioni. Non stiamo quindi parlando di un semplice contenitore in cui depositiamo i nostri figli, ma del primo contesto in cui i bambini sperimentano le dinamiche sociali.

Il giardino posto in relazione con l’agorà tramite un infisso a tutta altezza
Il giardino posto in relazione con l’agorà tramite un infisso a tutta altezza

Laboratorio sociale

La scuola è quindi, a tutti gli effetti, un laboratorio dove gli alunni si esercitano sui diritti e sui doveri del vivere in modo comunitario uscendo, per la prima volta, dal bozzolo delle confortevoli relazioni familiari. Una sorta di palestra emotiva in cui si allenano al confronto con i loro pari e dove testano le dinamiche dei ruoli misurandosi anche con l’autorità.

Vista dell’ampliamento al crepuscolo
Vista dell’ampliamento al crepuscolo

Opera finanziata con fondi Pnrr

Il progetto in esame è uno degli innumerevoli cantieri fioriti, su tutto il territorio nazionale, grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dedica un capitolo rilevante al mondo dell’educazione.

La comunità di Cassola, in provincia di Vicenza, ha ritenuto necessario ampliare la locale scuola secondaria di primo grado per dotare il plesso di spazi didattici più adatti ad accogliere i bisogni educativi che negli ultimi anni hanno vissuto una profonda evoluzione.

Altra richiesta della committenza e stata quella di mantenere in essere le attività della struttura esistente, escludendo a priori soluzioni temporanee per la ricollocazione provvisoria degli alunni.

Architettura razionale e innovazione costruttiva

I progettisti incaricati, Scattola Simeoni Architetti di Rossano Veneto, paese a 5 km dal sito d’intervento, si sono quasi subito orientati su una metodica costruttiva a secco che potesse minimizzare i tempi di realizzazione riducendo l’impatto di un cantiere installato in cosi stretta contiguità con una scuola completamente a regime.

L’impostazione del nuovo complesso è estremamente razionale, al centro della composizione troviamo l’agorà che si configura come un grande volume a doppia altezza dotato di un’ampia gradonata rivestita in legno. Questo spazio di relazione, dinamico e arioso, unisce i due livelli dove si trovano, sia al piano terra che al piano primo, 3 aule normali, 2 laboratori, spazi per i docenti e un blocco di servizi igienici.

L’agora è strutturata in modo da fungere da elemento di risalita ed al contempo per accogliere le attività interciclo funzionando, di fatto, come un miniauditorium.

Lo spazio viene però declinato anche come una potenziale area di studio, singolo o di gruppo, grazie a una parete integralmente attrezzata con scaffalature a giorno.

L’ambiente ricorda da vicino lo stesso clima informale, ricercato dai Mecanoo nella LocHal Library di Tilbury, nella contea dell’Essex nel sud-est dell’Inghilterra, e probabilmente auspica di replicare lo stesso modello didattico.

L’ampio sistema di sedute lineari, creato dal pluripremiato studio olandese all’interno di un’architettura industriale dismessa, viene utilizzato come una piazza coperta che ascende portando dolcemente l’utente dalle parti più pubbliche della biblioteca verso le zone più riservate e silenziose dedicate alla consultazione.

Atrio
Atrio

L’essenza scelta per marcare i gradoni è un bel larice chiaro dalle venature lunghe e morbide che ritroviamo anche nella parete attrezzata, nelle porte interne e nelle pavimentazioni delle aule e dei laboratori. Il resto della pavimentazione e invece in resina grigio chiara.

Gradonata e percorsi

Nel caso che qui vi mostriamo, la gradonata diviene un tramite per raccogliere e riannodare tutti i percorsi del plesso; fondere gli spazi interni ed il giardino, connessi visivamente e fisicamente grazie a infissi a tutta altezza; illuminare e arieggiare gli spazi di relazione che diversamente risulterebbero interclusi; definire uno spazio più fluido e aperto anche all’autogestione degli alunni.

L’effetto di piazza coperta viene enfatizzato grazie ad ampi infissi, inseriti in una boiserie grigio antracite, che mettono in comunicazione visiva diretta le aule con l’agora.

Struttura in X-lam

L’intero ampliamento della scuola, sia gli elementi verticali che quelli orizzontali, è stato realizzato con pannelli in X-lam. Questo sistema permette allo stesso tempo di stabilire una regolare partitura di setti, che ben si adatta all’inevitabile modularità degli spazi didattici, ma anche di gestire le anomalie, come l’agorà appunto, che presentino luci libere che superano l’ordinario.

Il sistema, soprattutto negli ultimi anni, è stato utilizzato in modo più massivo diventando economicamente più sostenibile rispetto al passato quando era di fatto una tecnica costruttiva di nicchia ad appannaggio, quasi esclusivo, dei territori di lingua tedesca. Completano i pacchetti un isolamento esterno a cappotto e una contro-parete interna che contiene la maggior parte dell’impiantistica.

Dall’interno delle aule è sempre visibile lo spazio di relazione centrale
Dall’interno delle aule è sempre visibile lo spazio di relazione centrale

L’impostazione modulare si legge anche nelle facciate ma non risulta mai statica e ripetitiva in quanto gli aggetti di gronda e le riquadrature metalliche delle bucature, che proteggono gli infissi delle aule dall’incidenza diretta del sole, creano un marcato chiaroscuro che alleggerisce e dinamizza tutta la composizione.

Scattola Simeoni Architetti disegnano un’architettura con una partitura semplice, leggibile, mai sopra le righe per restituirci un’immagine complessiva molto misurata ma ricca di dettagli eleganti.

di Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini

Scattola Simeoni Architetti | Progettisti

L’edificio scolastico deve rappresentare un messaggio educativo e deve comunicare, attraverso la consistenza e la composizione degli spazi, la sua identità di luogo dedicato alla crescita. È un microcosmo formato da funzioni, articolato in gerarchie e connessioni che lo denotano come un luogo sociale, nel quale i ragazzi sono coinvolti in relazioni ed esperienze. Tutti gli spazi sono stati previsti attorno all’agorà, spazio a doppio volume e luogo di incontro attorno al quale gravita la scuola nei momenti comuni e ricreativi.

La piazza centrale comunica attraverso una grande vetrata con un porticato attraverso il quale si potrà accedere al giardino e all’area sportiva a nord. Lo spazio centrale è contiguo alla palestra con la quale è messo in comunicazione attraverso vetrate apribili che permetteranno l’utilizzo di uno spazio di notevoli dimensioni dotato di gradoni per le attività pubbliche comuni.

Tale spazio riceverà luce naturale permettendo di illuminare anche gli ambiti più profondi della scuola e servirà come punto di riferimento per le attività di tutto il polo scolastico.

La fluidità dello spazio continuo, la permeabilità delle aule dotate di vetrate, alcune anche a tutta altezza, allargherà la percezione visiva dall’interno verso l’esterno permettendo agli alunni di beneficiare di un notevole comfort dato da uno spazio non più confinato e ridotto ad aula.

Scattola Simeoni Architetti
Scattola Simeoni Architetti

La scheda

Committente: Comune di Cassola
Progetto: Scattola Simeoni Architetti (arch. Agostino Scattola, arch. ing. Dimitri Simeoni, arch. Giancarlo Nalon, arch. Sabrina Zonta)
Strutture: ing. Loriano Cecconi
Impianti elettrici e meccanici: Studio Omega srl
Acustica: Irene Menichini
Impresa edile: Maroso Costruzioni
Realizzazione: 2020-2024
Fotografie: ©Marco Zanta, ©Matteo Grifalconi

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