SaloneSatellite 1998–2025: la creatività italiana e giapponese in mostra all’Expo 2025 Osaka
Dal 7 al 20 settembre 2025, il Padiglione Italia ospita la SaloneSatellite Permanent Collection: 47 progetti selezionati celebrano l'incontro virtuoso tra design emergente e manifattura d'eccellenza.
Osaka chiama e Milano risponde mostrando il suo lato migliore. La SaloneSatellite Permanent Collection 1998–2025 sarà protagonista dal 7 al 20 settembre 2025 all’Expo Osaka 2025.
E arricchisce il palinsesto del Padiglione Italia con una mostra che è, insieme, racconto e visione, genealogia e manifesto. Una selezione di 47 prodotti – presentati come prototipi al SaloneSatellite, e lì scelti dalle aziende per entrare in produzione – testimonia il dialogo virtuoso tra creatività internazionale e saper fare italiano, un binomio che da sempre definisce la natura della manifestazione da 26 edizioni hub creativo del Salone del Mobile.Milano.
Ogni pezzo in mostra è un microcosmo di valori condivisi: innovazione, etica produttiva, linguaggio formale, accessibilità.
Salone del Mobile.Milano
Dedicato ai giovani talenti, SaloneSatellite è una manifestazione del Salone del Mobile.Milano, l’esposizione fieristica più rilevante per il mondo del design e dell’arredo a livello internazionale.
Incubatore e acceleratore d’eccellenza, ecosistema dinamico e privilegiato per il business e le relazioni tra tutti i protagonisti del settore – dalle imprese ai progettisti, dai buyer agli architetti – rappresenta uno spazio di osservazione e riflessione sul ruolo e sull’evoluzione del progetto.
Per gli addetti ai lavori è un laboratorio globale di sperimentazione, contaminazione e pensiero critico e una destinazione imprescindibile – fisica e digitale – per la comunità globale del design, attiva 365 giorni l’anno, dove la creatività delle aziende trova terreno fertile per crescere e tradursi in valore concreto, culturale e produttivo.
SaloneSatellite Permanent Collection 1998-2025
Curata da Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice della manifestazione, l’esposizione è un tributo concreto all’alleanza fertile tra giovani talenti e aziende italiane e interpreta perfettamente il tema di Expo 2025 Osaka: Designing Future Societies for our Lives.
In mostra anche tre pezzi speciali, camei progettuali emblematici del sodalizio riuscito tra autori emersi al SaloneSatellite e brand italiani, e due prodotti di designer italiani che hanno colpito rispettivamente l’attenzione di un’azienda estera – Raat (Dongmyung Lighting Co. Ltd) – e del MoMAMuseum of Modern Art di New York, inclusi entrambi in collezione.
SaloneSatellite 2025
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Designer giapponesi in mostra
Fulcro dell’esposizione è la presenza di alcuni fra i più significativi designer giapponesi emersi al SaloneSatellite. I loro progetti raccontano un percorso compiuto, un’evoluzione che ha saputo coniugare identità culturale e visione contemporanea.
Tra questi:
Chab di Nendo per DePadova, tavolino essenziale e raffinato, ma anche il suo Koeda per Cappellini, un appendiabiti scultoreo che traduce in segno essenziale l’incontro tra natura e funzione;
Seasons di Nao Tamura per Covo, servizio da tavola che interpreta con sensibilità poetica il ciclo naturale delle stagioni;
Giava di Makoto Kawamoto per Aliantedizioni, alzata portafrutta dalla linea essenziale e armonica;
Kumo di Takahide Sano per Massimo Lunardon, teiera in vetro soffiato che fonde artigianato italiano e immaginario orientale;
Cultivate Collection di Yuri Himuro per cc-tapis, tappeto tessuto e inciso secondo una tecnica inedita che trasforma il gesto del taglio in narrazione;
e Water del collettivo Aatismo per Giorgetti, lampada sospesa che rilegge in chiave luminosa il tema dell’acqua come principio vitale e formale.
Oggetti nati da giovani visioni, oggi maturate in linguaggi autoriali solidi, che confermano il valore culturale e produttivo del ponte progettuale tra Giappone e Italia promosso dalla manifestazione.
Padiglione Italia Expo2025
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Garden roof
L'ingresso by night
A conferma del ruolo chiave svolto dal Giappone nel panorama del design emergente, diversi giovani progettisti giapponesi sono stati premiati nel corso degli anni con il SaloneSatellite Award.
Oltre alle numerose Menzioni Speciali, 42 sono stati i premiati, fra cui: Nao Tamura (2010), Bouillon (2016), Yuri Himuro (2018), Kuli Kuli (2019), Baku Sakashita (2019), il collettivo Honoka (2023) e Super Rat (2025).
I progetti di Honoka e Super Rat saranno esposti all’interno della mostra, a testimonianza concreta della vitalità creativa e della capacità di questi giovani designer di proporre visioni progettuali innovative, coerenti con lo spirito di ricerca, sostenibilità e apertura culturale che caratterizza il SaloneSatellite.
Il percorso espositivo, firmato dagli architetti Ricardo Bello Dias, da sempre autore degli allestimenti del SaloneSatellite, e Hariadna Pinate, si inserisce nell’Hangar del sapere del Padiglione Italia, pensato da Mca – Mario Cucinella Architects come crocevia tra ingegno, manifattura e immaginazione.
Permanent Collection
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Takahide Sano 1999 Massimo Lunardon
Nendo Koeda 2017 Cappellini.
Nendo Chab 2004 De Padova
Nao Tamura Seasons 2010 Covo
Makoto Kawamoto Giava 2001 Aliantedizioni
Himuro Design Studio Cultivate_Collection 2020 cc-tapis
Aatismo Water 2022 Giorgetti
Collezione permanente del SaloneSatellite
La collezione permanente del SaloneSatellite, che oggi conta oltre 400 prodotti frutto di altrettanti incontri riusciti fra progettisti e aziende, ha sede presso l’Artwood Academy di Lentate sul Seveso, nel cuore della Brianza.
Una scuola, un archivio e un laboratorio che forma figure professionali per la filiera del legno-arredo italiana, promuovendo quella conoscenza profonda e integrata del progetto che è condizione necessaria per trasformare le idee in oggetti, e gli oggetti in cultura.
Dopo la prima tappa a Hong Kong nel 2024, l’esposizione a Osaka segna un ulteriore passo nel percorso di internazionalizzazione della Collezione, che ha iniziato a viaggiare, rispondendo agli inviti di istituzioni culturali in tutto il mondo.
Una narrazione per oggetti, che continua a generare valore per il sistema design, riconoscendo e valorizzando l’intelligenza delle relazioni: il futuro del design nasce infatti quando talento e industria si incontrano per immaginare – e costruire – un mondo migliore. Come accade, da 26 anni, al SaloneSatellite.
Maria Porro | Presidente del Salone del Mobile.Milano
Maria Porro | Presidente del Salone del Mobile.Milano
Osaka rappresenta una tappa strategica: è l’avvio di un nuovo capitolo del roadshow internazionale che ogni anno porta il Salone del Mobile.Milano oltre i confini nazionali ed europei, alla scoperta di nuovi pubblici e nuove visioni. Iniziare dal Giappone, all’interno di Expo Osaka 2025 con la Collezione Permanente del SaloneSatellite, ha un significato profondo: raccontiamo l’incontro tra creatività globale e manifattura italiana, ma anche il dialogo straordinario tra due culture progettuali che condividono qualità, rispetto per il materiale, equilibrio tra forma e funzione.
Il Giappone è anche un interlocutore creativo straordinario, con cui l’Italia ha costruito nel tempo un ponte solido: lo testimoniano giganti come Carlo Scarpa, uno dei più importanti architetti e designer del XX secolo, capace di tradurre e interpretare la poetica dell’estetica giapponese, o architetti come Tadao Ando e Shigeru Ban, che hanno guardato all’Italia come fonte d’ispirazione. Così come oggi, Oki Sato, Nao Tamura, Takahide Sano – per citare solo tre tra i designer giapponesi di grande talento che hanno solcato il palcoscenico di SaloneSatellite – portano avanti questa relazione, dialogando con le aziende italiane in una lingua progettuale che è intima e universale allo stesso tempo.
Questo omaggio di SaloneSatellite a Osaka è il manifesto di un design che mette in dialogo creativi, imprese e territori in una rete viva, inclusiva e generativa per costruire ponti tra culture, creare occasioni di scambio e visione, aprire nuove traiettorie di collaborazione e opportunità di dialogo nei mercati internazionali più sensibili al valore del progetto. Il Giappone è importante perché — come l’Italia — è un Paese in cui il design è parte integrante della vita quotidiana. Un valore aggiunto universale.
Desidero esprimere un sentito ringraziamento al Governo italiano, al Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Ambasciatore Mario Vattani, e a tutto il team del Padiglione Italia per l’opportunità preziosa offerta al Salone del Mobile.Milano di essere ospitato in questa importante vetrina internazionale. Una collaborazione che ci onora e che conferma il valore strategico del design italiano nel promuovere, attraverso la cultura del progetto, il dialogo tra Paesi e visioni.
Mario Vattani | Commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka
Mario Vattani | Commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka
Portare al Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka la mostra SaloneSatellite Collezione Permanente 1998 – 2025 vuol dire mostrare al grande pubblico dell’Asia e in particolare al Giappone, da sempre capace di anticiparne i gusti, il meglio dell’eccellenza manifatturiera e della creatività internazionale e industriale italiana. Molti i designer giapponesi coinvolti: da Nendo a Nao Tamura, da Makoto Kawamoto a Yuri Himuro. Ad Expo troverà spazio una selezione vivace della Collezione Permanente del SaloneSatellite che oggi conta oltre 400 prodotti.
Marva Griffin Wilshire | Fondatrice e curatrice di SaloneSatellite
Marva Griffin Wilshire | Fondatrice e curatrice di SaloneSatellite
Per la mostra SaloneSatellite Collezione Permanente 1998–2025. Exhibition, al Padiglione Italia dell’Expo di Osaka, la scelta dei prodotti da esporre è andata su quelli realizzati dalle imprese italiane, per celebrare l’incontro sempre proficuo fra creatività internazionale e industria italiana che il SaloneSatellite ha promosso fin dalla sua prima edizione del 1998.
Un dialogo che ha permesso a tanti giovani designer di trovare un terreno fertile per crescere, confrontarsi con l’eccellenza manifatturiera italiana e dare forma alle loro visioni. Questa mostra vuole rendere omaggio a quel momento iniziale, quando tutto comincia, e insieme valorizzare i risultati raggiunti: oggetti che oggi raccontano non solo la storia di un talento emerso, ma anche quella di un modello virtuoso di collaborazione culturale e produttiva.
Aatismo, Adriano Design, Pierfrancesco Arnone, Felicia Arvid, AZ Design/Andrea Zanini, Enrico Azzimonti & Jordi Pigem, Alessandra Baldereschi, Big-Game, Cristina Celestino, Anna Citelli e Raoul Bretzel, Carlo Contin, Alessandro Corina e Paolo Stella, Cristophe de la Fontaine & Stefan Diez, en&is/Isabella Lovero e Enrico Bosa, Francesco Faccin, Francesco Forcellini, Francisco Gomez Paz, Davide Groppi, Himuro Design Studio, Zsuzsanna Horvath, Hsiang Han Design, Patrick Jouin, Makoto Kawamoto, Lanzavecchia + Wai, Alessandro Loschiavo, Xavier Lust, Francesco Librizzi, Marcantonio Raimondi Malerba, Benedetta Mori Ubaldini, Satyendra Pakhalé, Mikael Pedersen, Daniel Ribakken, Takahide Sano, Oki Sato/Nendo, Studio Truly Truly, Studioventotto, Studio-if, Nao Tamura, Carlo Tamborini, David Trubridge, Vittorio Venezia/Martinelli Venezia, Voon Wong & Benson Saw, Sebastian Wrong, Zanellato Bortotto.