Il programma NextGenerationEU è lo strumento finanziario con cui l’Unione Europea ha dato stimolo all’economia continentale per permettere un’armonica ripresa post-pandemica, privilegiando azioni volte a rendere la nostra società più sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa.
Visto dalla prospettiva italiana, che ha dato origine al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (in acronimo Pnrr), tale programma è stato l’occasione per mettere mano alle situazioni più critiche, e allo stesso tempo più cruciali, per una reale trasformazione del nostro sistema Paese.
Visione d’insieme della nuova volumetria
Intervento con fondi Pnrr
Un tassello fondamentale del Piano riguarda l’insieme di linee di finanziamento dedicate al mondo della scuola, che sta permettendo di intervenire in modo capillare sul territorio nazionale.
Nel caso in esame, parliamo di un intervento finanziato dall’Investimento 1.2, volto a estendere la diffusione del tempo pieno che ha permesso di intervenire sulla scuola primaria di Levata di Curtatone, in provincia di Mantova.
L’edificio è caratterizzato da un primo nucleo realizzato nel primo dopoguerra, esteso negli anni ‘60 ed ulteriormente ampliato nel 2012.
Nel periodo pandemico, per garantire gli spazi didattici con un adeguato distanziamento, i primi servizi che sono stati sacrificati sono stati lo spazio per le attività motorie e, appunto, la mensa, peraltro collocati in aule normali riattate a tali funzioni.
Questa è una condizione abbastanza abituale nell’edilizia scolastica: le attività specialistiche vengono collocate, con le inevitabili forzature, in vani non nati per quelle destinazioni e tale scelta, spesso inevitabile, ha riflessi sulla qualità del servizio erogato e, non di rado, sulla sicurezza dell’utenza.
La sala di refezione segnata dal controsoffitto a cassettoni
Nuova volumetria
I progettisti, un raggruppamento capitanato da Coprat, storica società d’ingegneria mantovana attiva su tutto il territorio nazionale, sono partiti dall’analisi del contesto e dell’intero plesso per definire una nuova volumetria che potesse accogliere: la mensa; un terminale di porzionamento, con locali potenzialmente idonei anche per la produzione dei pasti; spazi di servizio per gli alunni e per il personale.
La nuova volumetria, inserita in un tessuto densamente edificato, doveva anche permettere la differenziazione degli accessi, e dei flussi collegati, oltre che rispondere alla richiesta della committenza di dimensionare le strutture per una futura sopraelevazione in cui collocare uno spazio per attività motorie.
Il tutto garantendo la continuità del servizio didattico, non trasferibile in altro edificio, e rispettando un budget estremamente contingentato. Un tema molto complesso, visto il numero di vincoli presenti e considerata la grande aspettativa della comunità che vedeva nel nuovo edificio la panacea di tutte le problematiche croniche della scuola.
Pianta piano terra scala 1:50
I progettisti hanno optato per una planimetria compatta, distaccata dall’edificio esistente, per evitare interferenze fra le rispettive fondazioni e garantendo, al contempo, un idoneo ricambio dei locali, posizionando la mensa al limite massimo di distacco dai confini delle proprietà contigue.
La pianta è divisa in tre fasce: la prima, più prossima a un accesso carraio secondario, contiene i servizi; nella seconda troviamo un settore di distribuzione con l’innesto alla scuola esistente, tramite una rampa che s’incunea fra il nucleo originario e l’ampliamento del 2012, e il percorso di esodo verso il cortile esterno; la terza è la grande sala di refezione.
Questa gerarchizzazione ha permesso di distinguere nettamente i percorsi eliminando ogni interferenza fra quelli utilizzati dal personale della cucina e quelli degli alunni.
Serzione AA scala 1:50
Terrazzo tecnico
In corrispondenza della fascia di servizio è stato creato un terrazzo tecnico dove sono collocate la pompa di calore e il rooftop che alimentano sia l’acqua sanitaria sia il sistema ad aria che condiziona gli ambienti interni.
Tutti gli impianti, nel rispetto dei più stringenti parametri Pnrr, sono alimentati dall’elettricità in parte prodotta in loco grazie a un impianto fotovoltaico da 10 kW.
I canali della ventilazione del refettorio sono stati occultati in un controsoffitto composto da tre cassettoni lineari che accolgono anche le strip Led che rischiarano l’ambiente.
Questo espediente, unitamente all’impiego di pannelli microfessurati, permette anche di creare una superficie discontinua che riduce il riverbero della sala.
L’acustica viene ulteriormente corretta grazie a pannelli assorbenti circolari applicati a parete e ad un pavimento in teli di Pvc appositamente selezionati.
Visione dall’interno del prospetto nord-estVisione notturna
Prospetti
Anche all’esterno i prospetti sono estremamente puliti e si accordano agli stilemi del resto del plesso con una tinta di fondo beige molto chiaro con inserti, che marcano le aperture, in due nuance di marrone.
La volumetria superiore, che accoglierà la sala motoria, è stata realizzata con una struttura mista in carpenteria metallica e travi in legno lamellare tamponata con pannelli in policarbonato multicamera.
Grazie all’installazione di una strip Led, sull’intero perimetro della faccia interna, il rivestimento, nelle ore serali, diventa una grande lanterna retroilluminata.
Coprat ha sviluppato un progetto razionale e ben calibrato che risponde appieno alle esigenze espresse dal Comune.
Da apprezzare la sobrietà formale che caratterizza l’intervento, sia negli esterni che negli interni, in quanto garantisce un armonico inserimento nel contesto e al contempo un habitat scolastico accogliente.
L’espediente della lanterna è poi un plus valore inaspettato che trasforma la percezione dell’intero complesso, fungendo da discreto landmark.
di Ilaria Bizzo e Stefano Cornacchini
La squadra Coprat
Il commento dei progettisti | Coprat
Il progetto è relativo all’ampliamento della scuola primaria sita in località Levata, comune di Curtatone. Il plesso scolastico originariamente costruito fra gli anni ‘50 e ‘60 è stato già oggetto di riqualificazione ed ampliamento attuato fra il 2012 e il 2013.
In quell’occasione il corpo di fabbrica principale è stato esteso sul fronte nord-ovest con un nuovo organismo edilizio, sviluppato su due piani fuori terra come l’esistente. L’allora nuovo edificio era strutturalmente autonomo ma visivamente e funzionalmente intimamente connesso e correlato all’esistente.
La stessa logica d’integrazione e consonanza di allineamenti, geometrie, colorazioni e materiali ha guidato lo sviluppo della presente proposta ideativa.
Nel primo ampliamento si sono aggiunti spazi per la didattica e per i servizi degli alunni, oltre a un nuovo sistema di risalita con scale e ascensore accessibile.
In questo progetto si è realizzato un nuovo refettorio con annesso spazio di sporzionamento e i relativi servizi igienici per il personale e per gli alunni.