Milano-Bicocca inaugura Ergon-U19: nuovo hub per la ricerca sostenibile e l’innovazione

L’Università di Milano-Bicocca apre Ergon-U19, un centro d’eccellenza per la ricerca ambientale, la fisica applicata e i materiali sostenibili. Un edificio all’avanguardia alimentato da geotermia e fotovoltaico, pensato per affrontare le sfide del futuro.

Dare spazio, anche fisicamente, alla ricerca è sicuramente fra i compiti di un’università. Alla Bicocca lo sanno bene. Per questo è nato Ergon-U19, il nuovo hub della sostenibilità e dell’innovazione dell’Università di Milano-Bicocca.

Spazio alla ricerca sostenibile e ambientale

L’edificio ospiterà laboratori di ricerca dedicati al monitoraggio ambientale, alla caratterizzazione di materiali sostenibili, alle applicazioni della fisica e uno spazio innovativo per la ricerca libera e condivisa.

Ergon-U19 è stato inaugurato oggi 29 settembre 2025, alla presenza della rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e del rettore eletto Marco Orlandi (in carica dal 1 ottobre 2025).

Ai docenti Giuseppe Gorini e Luca Beverina è stata affidata la descrizione delle attività e degli obiettivi dei laboratori di ricerca.

Università di Milano-Bicocca Taglio del nastro: da sinistra i professori Giuseppe Gorini, Luca Beverina, Giovanna Iannantuoni, Marco Orlandi e l‘assessora Elena Grandi
Università di Milano-Bicocca | Taglio del nastro: da sinistra, i professori Giuseppe Gorini, Luca Beverina, Giovanna Iannantuoni, Marco Orlandi e l‘assessora Elena Grandi

Ergon-U19: un edificio sostenibile

L’edificio Ergon-U19 sarà alimentato da geotermia e fotovoltaico, riducendo sensibilmente le emissioni di Co₂, per un investimento complessivo di 13,3 milioni di euro.

Al suo interno, i laboratori costituiranno il cuore pulsante dell’hub, offrendo ai ricercatori spazi e strumenti avanzati per condurre studi all’avanguardia in diversi ambiti scientifici.

Laboratorio di monitoraggio ambientale

Il laboratorio Gemma (Geo-Environmental Measuring and Monitoring from multiple plAtforms), coordinato da Nicola Piana Agostinetti e Alessandra Savini – professori di geofisica e geografia fisica di Milano-Bicocca, è un’infrastruttura scientifico-tecnologica di eccellenza concepita per promuovere il progresso nel monitoraggio ambientale terrestre, marino e atmosferico.

Gemma si basa su strumenti scientifici all’avanguardia (droni ottici iper/multispettralilaser e sensori a fibre ottiche) e mira allo sviluppo di nuove tecniche e metodologie di osservazione e analisi.

Il laboratorio si propone come catalizzatore per il progresso scientifico, contribuendo all’evoluzione delle conoscenze e delle applicazioni geo-ambientali.

Università di Milano-Bicocca Marco Orlandi rettore eletto e Giovanna Iannantuoni rettrice di Milano-Bicocca
Università di Milano-Bicocca | Marco Orlandi rettore eletto e Giovanna Iannantuoni rettrice di Milano-Bicocca

Laboratorio per rilevare l’argon liquido

Allo sviluppo di tecniche avanzate per la rilevazione di particelle in argon liquido a temperatura criogenica, attraverso dispositivi ottici e fotosensori al silicio è dedicato invece il laboratorio Dune (Deep Underground Neutrino Experiment, è il nome del progetto internazionale di Fisica delle particelle di cui Milano-Bicocca è leader), guidato da Francesco Terranova – docente di fisica sperimentale di Milano-Bicocca.

Laboratorio per sviluppare la sintesi dei materiali

Il laboratorio Scale-up, coordinato da Luca Beverina – docente di chimica organica di Milano-Bicocca – è dedicato alla sintesi di materiali organici, polimerici e compositi di interesse per tecnologie correlate all’economia circolare a alla transizione energetica.

La missione del laboratorio è legata alla produzione di materiali a livello precompetitivo, cioè in scala tale da permetterne la valutazione in ambiente industrialmente rilevante.

Questa declinazione è in linea con l’impegno dell’Ateneo nel promuovere il trasferimento tecnologico e con le tematiche sviluppate nell’ambito dell’ecosistema Musa.

Università di Milano-Bicocca Il professore Luca Beverina_coordinatore del laboratorio Scale Up
Università di Milano-Bicocca | Il professore Luca Beverina_coordinatore del laboratorio Scale Up

Laboratorio per studiare l’Imagin medico

Lo sviluppo di rivelatori di particelle molto veloci per esperimenti ai grandi collisori di particelle – Lhc del Cern di Ginevra – e innovative applicazioni all’Imaging medico sono al centro della ricerca svolta presso il laboratorio Fast, guidato da Marco Paganoni e Marco Pizzichemi, entrambi docenti di fisica di Milano-Bicocca.

Grazie all’aumento della risoluzione temporale sarà possibile distinguere eventi originati da collisioni protone-protone sovrapposti nel rivelatore, migliorando significativamente la qualità della ricostruzione degli eventi fisici e la precisione delle misure.

Questo studio applicato all’imaging medico, come la Pet, migliorerà significativamente la sensibilità dell’immagine, permettendo di ridurre la dose somministrata al paziente e, in prospettiva, di porre le basi per l’utilizzo dell’Imaging Pet anche per la diagnostica pediatrica.

Spazi attrezzati aperti ai ricercatori

Ergon-U19 ospiterà anche uno spazio denominato Gaia (Grande Ambiente per l’Integrazione di Apparati), un’infrastruttura dotata di grandi strumentazioni, liberamente accessibile da parte di tutte le ricercatrici e ricercatori d’Ateneo, nel pieno solco della missione del Pnrr.

Giovanna Iannantuoni | Rettrice Milano-Bicocca

Oggi, l’Università di Milano-Bicocca inaugura un centro d’avanguardia per la ricerca del futuro. Questo hub sarà innovativo non solo per le sue tecnologie e strumentazioni, ma anche per le opportunità che offrirà ai nostri ricercatori.

Qui potranno studiare soluzioni per far fronte ad alcune delle sfide più urgenti della nostra società, come l’ambiente e la salute, contribuendo a generare conoscenza utile a tutti.

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