La pietra ha preso il palco, il sipario si è aperto e il marmo è diventato finalmente protagonista. Si è aperta, infatti, la 59ª edizione di Marmomac, il principale appuntamento internazionale dedicato al settore della pietra naturale, dove business, tecnologia, arte, architettura e design si incontrano in un contesto dal respiro cosmopolita.
Marmomac, si alza il sipario sull’edizione 2025
L’edizione 2025 mette in risalto tutte le venature della manifestazione: quelle produttive e tecniche, ma anche quelle culturali.
Marmomac | Si alza il sipario sull’edizione 2025
La manifestazione nasce nel segno di quella visione di raccordo tra fiera e città che Veronafiere e Comune di Verona promuovono da diversi anni. Diventa anche l’occasione per contagiare il centro scaligero con l’evento Marmomac and the City, dove l’arte e il design trasformano la città in un laboratorio a cielo aperto e accessibile a tutti.
Dal 23 settembre al 12 ottobre, in collaborazione con ArtVerona (10-12 ottobre 2025), il pubblico potrà scoprire due installazioni site-specific che intrecciano memoria e contemporaneità.
Verona si conferma capitale culturale della pietra naturale, trasformandosi in un laboratorio a cielo aperto dove arte pubblica, memoria e sperimentazione si incontrano.
Marmomac | A Verona fino al 12 ottobre
Indietro1 di 7Avanti
Pietra da toccare
Proposte di design
La bellezza dei blocchi marmorei
Un mondo di colori e venature
Vere opere d'arte
Levigare e lucidare
Lavori di precisione
Con un programma che intreccia business, contenuti culturali e sguardo internazionale, Marmomac 2025 riafferma la propria visione capace di rafforzare il legame tra fiera e territorio, promuovere l’incontro tra cultura e impresa, e proiettare Verona nel futuro, anche grazie alla pietra naturale: materia senza tempo, custode di identità̀ e fonte di continua innovazione.
Mattia Bosco Sezioni Auree in Piazzetta Navona
Mattia Bosco | Artista
In occasione di Marmomac e proseguendo fino ad Art Verona, lo scultore Mattia Bosco presenta due sculture in Piazzetta Navona a Verona. Realizzate con pietre di scarto provenienti dalle cave che l’artista trasforma in opere capaci di rivelare le tensioni nascoste e le venature intime del marmo. Per Bosco, che vive e lavora tra Milano e le montagne dell’Ossola, questa esposizione ha un significato speciale.
Non solo un momento per mostrare opere finite. Ma l’occasione per raccontare il lungo percorso che ogni scultura compie prima di arrivare in uno spazio espositivo. Un percorso che ha origine proprio nella cava.
L’artista non sceglie blocchi perfetti, ma pietre di scarto, i cosiddetti detriti speciali del lavoro estrattivo. Nelle montagne di scarti ha assicurato di trovare il materiale che lo interessa.
Pietre considerate informi, ma per l’artista piene di forma, già quasi sculture. È in questo quasi che si colloca il suo lavoro, nello spazio sottile che separa la pietra anonima dalla scultura.
Raffaello Galiotto Axis Mundi al Museo Lapidario Maffeiano
Raffaello Galiotto | Artista
Questa mostra, frutto di una stretta collaborazione tra Veronafiere e la Direzione Musei Civici del Comune di Verona, rappresenta un significativo progetto di arte pubblica.
L’obiettivo è quello di creare un ponte tra passato e presente, nel segno di una diffusa tendenza curatoriale che mette in dialogo reperti archeologici con opere contemporanee, offrendo un’esperienza culturale aperta e accessibile in uno dei luoghi più emblematici di Verona.
Il Museo Lapidario Maffeiano è una delle più̀ antiche istituzioni museali d’Europa e custodisce un patrimonio archeologico inestimabile ed è proprio la simmetria classica del suo cortile, progettato a fine ‘700 da Scipione Maffei, che si trasforma, con il progetto espositivo Axis Mundi, in un palcoscenico naturale a cielo aperto, dove le tredici opere in marmo di Galiotto diventano elementi di un’inedita corrispondenza tra passato e contemporaneità, tra oggetti epigrafici e sculture dalle superfici seriche.
Federico Bricolo | Presidente Veronafiere
Federico Bricolo | Presidente Veronafiere
La collaborazione che unisce Veronafiere e il Comune di Verona ci permette di mettere in campo iniziative di spessore, capaci di arricchire la vita culturale della città. Marmomac and the City ne è un esempio concreto: un progetto che valorizza il dialogo tra arte, cultura e impresa, rafforzando l’identità internazionale di Verona.