Manovra economica 2026: il parere degli ingegneri sull’emendamento che compensa crediti d’imposta professionali e debiti contributivi
Il Senato elimina il divieto di compensazione dei crediti d’imposta con i debiti contributivi. Una decisione che tutela la liquidità dei professionisti tecnici e risponde alle richieste del Cni.
Con un giudizio decisamente positivo, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri accoglie l’approvazione dell’emendamento che elimina il comma 1 dell’articolo 26 del ddl Bilancio 2026.
La decisione, prima della Commissione Bilancio e poi dell’Aula del Senato, rimuove il divieto di compensare i crediti d’imposta maturati nell’ambito delle attività professionali – in particolare quelli legati ai bonus edilizi – con i debiti contributivi dovuti alle casse previdenziali e all’Inail.
Perché il blocco avrebbe penalizzato i professionisti tecnici
Nel testo originario del disegno di legge era previsto, a partire dal 1° luglio 2026, un blocco generalizzato delle compensazioni orizzontali tra crediti fiscali agevolativi e debiti previdenziali.
Una misura che avrebbe messo in seria difficoltà migliaia di professionisti tecnici coinvolti nella progettazione e nella direzione dei lavori relativi agli interventi edilizi incentivati, generando pesanti tensioni di liquidità.
Il ruolo del Senato e dei promotori dell’emendamento
L’emendamento approvato il 18 dicembre dalla Commissione Bilancio del Senato – promosso dai senatori De Carlo, Zedda, Gelmetti, Marcheschi, Matera, Silvestroni, Fallucchi e Mennuni – recepisce le preoccupazioni manifestate dalle categorie professionali e interviene per scongiurare tali criticità.
Ripristinata la compensazione dei crediti nel modello F24
Con la modifica viene dunque ripristinata la possibilità, per i professionisti, di utilizzare i crediti d’imposta maturati compensandoli nel modello F24 per adempiere ai propri obblighi contributivi verso Inps e Inail.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri aveva più volte contestato la norma originaria, sottolineando come essa risultasse incoerente con le politiche di sostegno agli investimenti in efficienza energetica e rigenerazione urbana, ambiti nei quali i professionisti tecnici svolgono un ruolo centrale.
Angelo Domenico Perrini | Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Angelo Domenico Perrini | Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Questa norma avrebbe rappresentato un duro colpo per gli studi professionali, in particolare per ingegneri che hanno investito tempo, competenze e risorse nei progetti dei bonus edilizi.
Impedire la compensazione dei crediti legittimamente maturati con i debiti avrebbe significato costringere i colleghi a soddisfare il debito con versamenti in contanti, creando tensioni finanziarie insostenibili a chi pure detiene un credito nel proprio cassetto fiscale proprio in un momento di transizione del settore edilizio.
È con grande soddisfazione che vediamo oggi accolte le nostre istanze. Ringraziamo il senatore Silvestroni, da sempre sensibile alle posizioni dei professionisti, e tutti i parlamentari che hanno compreso la gravità della situazione.
Ora auspichiamo che, dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea del Senato, il testo venga confermato dalla Camera, preservando questo equilibrio che tutela la liquidità dei professionisti senza rinunciare ai controlli necessari contro comportamenti elusivi.
Marco Silvestroni | Senatore della Repubblica
Marco Silvestroni | Senatore della Repubblica
Esprimo soddisfazione per la conferma da parte dell’Assemblea della nostra modifica al testo della manovra. Una modifica che vedrà così i liberi professionisti ancora beneficiari di compensazioni fiscali legate alle loro pensioni.