Il cantiere del Casei Gerola Logistics Parks, polo logistico ad alta sostenibilità
Primo polo logistico green d’Italia con certificazione Leed Platinum, sorge su un’ex area dismessa di Pavia. Realizzato da Sfre per Invesco, combina rigenerazione urbana, efficienza energetica e innovazione sostenibile.
Il green wall dell’edificio è composto di arbusti e piante di medie dimensioni
Il Casei Gerola Logistics Parks, polo logistico di 110.000 metri quadrati situato in provincia di Pavia, ha rappresentato il primo esempio in Italia di logistica verde, con certificazione Leed Platinum.
Un nuovo polo logistico ad alte prestazioni di sostenibilità e a consumo di suolo nullo che ha previsto la bonifica di un milione di metri quadrati di aree dismesse e abbandonate.
Facendo ricorso a materiali ad alto indice di riflettanza, al riutilizzo dei materiali recuperati dal precedente fabbricato, alla vasca di recupero acqua e al green wall (nel primo edificio), è stato realizzato un edificio in grado di ridurre l’impatto ambientale e creare un ambiente salutare ed energeticamente efficiente.
I due edifici del polo logistico completati
La progettazione avanzata con tecnologia Bim, l’utilizzo di un impianto di condizionamento idronico in pompa di calore, l’installazione di punti di ricarica interni per i trucks e l’ottenimento della certificazione Leed Platinum, hanno permesso di collocare il polo tra i migliori in Italia e nel mondo per sostenibilità.
L’iniziativa è stata commissionata da Invesco, società di gestione investimenti che ha incaricato della progettazione, Sfre – Services for Real Estate, società milanese di project & construction management, specializzata in immobili per la logistica e il light-industrial.
Un investimento che creerà oltre 200 posti di lavoro e un indotto non solo per il comune, ma per tutto il territorio circostante.
Sfre si è occupata della progettazione integrata, della direzione lavori e del Bim management, mentre Engineering 2k, società milanese specializzata nel settore della logistica, ha avuto il compito di general contractor.
A Cbre, società internazionale di consulenza immobiliare, è stato affidato il project monitoring del progetto.
Localizzazione
Il Casei Gerola Logistics Parks è un nuovo polo logistico sito a Casei Gerola, comune del basso pavese, realizzato grazie a un’importante riqualificazione di un’area dismessa di oltre 200.000 mq, nonché ex sede di un’ex fornace del Gruppo Danesi, storico produttore di laterizi del territorio.
L’intervento s’inserisce nella categoria dei progetti di rigenerazione urbana in ambito logistico, con il rilancio di aree industriali dismesse attraverso operazioni di recupero, bonifica e miglioramento delle infrastrutture esistenti.
Il progetto in questione è la testimonianza di quanto sia necessario introdurre l’architettura e il verde negli spazi logistici per trasmettere un’idea di bellezza e comfort mai pensata prima in questi ambienti, che tenga conto delle esigenze ambientali e sociali del territorio in cui va a insediarsi.
Il polo è stato collocato in un punto strategico della mobilità stradale, aerea e marittima, in prossimità dei più importanti aeroporti e porti nazionali e alle autostrade A7 Milano-Genova e A21 Torino-Brescia, permettendo un facile collegamento con i principali capoluoghi del nord-ovest di Italia.
Il Casei Gerola Park ultimato
Sostenibilità
La progettazione del nuovo hub logistico ha seguito i criteri Esg (Environmental, Social e Governance) e gli ultimi trend in materia di sostenibilità allo scopo di rilanciare un’area industriale dismessa, ottenendo la certificazione Leed platinum, massimo riconoscimento tra gli standard globali per gli sviluppi immobiliari eco-compatibili, con il punteggio record in Europa pari a 90 crediti.
Al fine di ottenere la certificazione, sono stati adottati una serie di accorgimenti sia durante la fase preliminare che durante quella definitiva ed esecutiva dell’opera.
Gli edifici sono stati dotati di impiantistica Mep ad alta efficienza: pompe di calore condensate ad aria con elevati Cop ed Eer, impianto di illuminazione a Led con controlli automatici, recuperatori di calore per la ventilazione con filtri efficienti e pannelli fotovoltaici installati in copertura al fine di compensare la richiesta di energia elettrica.
Il consumo di acqua potabile è stato ridotto a quasi l’80% del fabbisogno annuale grazie all’utilizzo di apparecchiature a bassa portata e il totale riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione e per gli sciacquoni dei bagni.
Preparazione dell’area di cantiere
La quantità di irrigazione è stata inoltre limitata utilizzando una vegetazione caratterizzata da un basso fabbisogno idrico.
La progettazione del verde ha previsto il mantenimento e l’integrazione della biodiversità locale oltre che alla realizzazione di pareti verdi verticali che hanno permesso di contribuire ulteriormente alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
Al fine di ridurre l’impatto ambientale dell’edificio, sono stati utilizzati materiali sostenibili a basso impatto ecologico, prevedendo un’alta percentuale di materiali riciclati (37%).
La comunità locale, infine, è stata un attore importante nel processo, con una collaborazione costante e continua durante tutta la fase di sviluppo.
Progetto
Il progetto ha previsto la realizzazione di due edifici (Wha e Whb) flessibili e funzionali destinati a magazzini, aventi una superficie lorda di oltre 110.000 metri quadrati, entrambi in classe energetica A, di 118 baie di carico, di aree per la manovra per i tir e di un grande parcheggio per 81 autotreni e 364 auto.
La progettazione di entrambi i fabbricati, caratterizzati da un unico piano fuori terra destinato allo stoccaggio della merce di varia tipologia, ha previsto l’inserimento di una piccola porzione soppalcata all’interno dei fabbricati dove sono stati collocati gli uffici.
In copertura sono stati ubicati i locali tecnici accessibili dalle scale interne, le stesse utilizzate per accedere agli uffici della zona soppalcata.
Posa del solaio di fondazione di tipo areato
Nell’edificio A, di forma rettangolare e di dimensioni pari a 187,89×110,98 metri, i fronti più lungi (a nord est e sud ovest) sono stati destinati al ricevimento e alla spedizione delle merci: su di essi, infatti, si affacciano le numerose baie di carico e scarico merci.
Anche nell’edificio B, sempre di forma rettangolare ma di dimensioni maggiori pari a 580,77×147,24 metri, i fronti più lungi (a nord ovest e sud est) sono stati destinati al ricevimento ed alla spedizione delle merci.
Le aree cortilizie sono state destinate alle manovre ed allo stazionamento dei mezzi pesanti.
Le baie di carico e scarico sono state equipaggiate con rampe di carico, portali isotermici e portoni sezionali di produzione Hörmann che, oltre all’intrinseca funzionalità e sicurezza delle operazioni, hanno contribuito in modo determinante al mantenimento delle migliori condizioni di comfort per il personale e al contenimento delle dispersioni termiche.
Green Wall
Il green wall dell’edificio, la parete verde composta da arbusti e piante di medie dimensioni, ha avuto l’obiettivo di compensare le emissioni di CO2generate dalle attività insediate, oltre a rendere la percezione visiva delle facciate più gradevole rispetto alla sola struttura geometrica.
Le quinte verdi, insieme alla mitigazione verde, sono state in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera di circa il 20%.
Piante, arbusti, cespugli, fiori ed erbe sono stati integrati con mangiatoie, nidi e bat box, come aiuto all’insediamento delle specie, tali da mitigare l’impatto ecologico dell’intervento.
Strutture portanti
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Messa in opera della struttura portante
Strutture portanti in carpenteria metallica
Maglia strutturale 17x17 metri
Ambienti interni
Nella progettazione è stata posta particolare attenzione al comfort ambientale interno. È stato garantito un adeguato apporto di luce naturale, realizzato attraverso delle finestrature prospicenti gli spazi verdi circostanti.
Gli impianti sono stati dotati di sensori (sistema Mep con controlli locali e impostazioni stagionali) per la regolazione localizzata e individuale per controllare la temperatura e la velocità dell’aria, le postazioni lavorative sono state illuminate da corpi illuminanti con tecnologia Dali che ha consentito la regolazione della luce artificiale sulla base di quella naturale presente in ambiente.
Gli ambienti densamente occupati sono stati dotati di sensori di CO2 che segnalano eventuali superamenti delle soglie di concentrazione e avvisano gli utenti di ricambiare l’aria in ambiente.
Infine, per la vivibilità dell’edificio sono state scelte delle finiture a basso contenuto ed emissione di Voc, posando materiali certificati e alcuni a emissioni pari a zero.
Prima di dichiarare l’agibilità dell’immobile sono stati effettuati test sulla qualità dell’aria interna degli uffici e del magazzino per verificarne la salubrità e la totale privazione di composti nocivi alla salute umana dovuti alle lavorazioni di cantiere.
Struttura in acciaio
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Realizzazione della struttura portante
Realizzazione della struttura portante
Messa in opera delle lamiere grecate dei solai
Messa in opera delle lamiere grecate dei solai
Spazi esterni e verde
Il progetto ha previsto la realizzazione di 37.000 metri quadrati di verde composto da piante, arbusti, cespugli e fiori, favorendo l’insediamento di specie animali e riducendo l’impatto ecologico dell’intervento.
Prevedendo una vegetazione di tipo non invasiva, l’intero progetto è stato in grado di ripristinare le aree naturali esistenti al fine di creare un nuovo habitat, promuovendo la biodiversità.
Negli spazi esterni sono state realizzate delle passerelle permeabili e di colore chiaro che hanno permesso di moderare gli effetti sui microclimi e sugli habitat della fauna selvatica, riducendo al minimo le isole di calore.
Cantiere
Per la costruzione dell’hub sono stati preventivamente demoliti gli edifici esistenti e, grazie al recupero di 50.000 metri cubi di detriti derivanti dalla demolizione (interamente riutilizzati per il riempimento degli scavi di fondazione), lo sviluppo non ha avuto alcun impatto sui terreni agricoli circostanti.
Installazione dei pannelli fotovoltaici in copertura
Materiali
L’analisi del ciclo di vita dell’edificio ha permesso d’identificare diverse strategie per la riduzione delle emissioni di Co2 sia in fase di costruzione sia di esercizio.
Al fine di ridurre l’impatto ambientale dell’edificio, il progetto ha previsto l’utilizzo di materiali sostenibili a basso impatto ecologico.
La costruzione è stata realizzata con l’impiego di materiali ad elevata qualità ecologica e privilegiando la scelta di prodotti reperibili in un raggio di 160 km dal sito, con l’obiettivo di contenere i consumi di carburante nei trasporti e favorire il commercio locale. Il progetto è stato inoltre dotato della Dichiarazione ambientale di prodotto (Epd).
Fondazioni
Le fondazioni sono state realizzate con dei plinti prefabbricati collegati da cordoli. In particolare, i plinti sono stati dotati di un alloggiamento a bicchiere che ha permesso il successivo posizionamento del pilastro che è stato fissato tramite un getto integrativo di malta espansiva.
Il solaio contro terra, di tipo ventilato, è stato realizzato con casseri a perdere collegati all’esterno tramite tubi che ne hanno permesso la corretta ventilazione.
Messa in opera dei tamponamenti
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Realizzazione dei tamponamenti
Macchinari al lavoro per i tamponamenti
Struttura portante
Il progetto ha previsto la realizzazione dei due edifici con struttura prefabbricata tradizionale in carpenteria metallica, avente una maglia strutturale di 17×17 metri composta da travi e pilastri Ipe, con un’atezza sottotrave di 11,70 metri.
L’ingegnerizzazione del progetto ha portato alla decisione di adottare una struttura in acciaio, con requisiti di resistenza al fuoco, al fine di ampliare le luci libere e accorciare notevolmente i tempi di cantiere.
La struttura, realizzata attraverso l’impiego di componenti prefabbricati in grado di assolvere completamente tutte le funzioni statiche richieste, è stata montata in opera attraverso l’assemblaggio di diversi elementi.
In particolare, sono stati utilizzati pilastri caratterizzati da particolari configurazioni degli elementi di testata e la predisposizione di alloggiamenti e di ferri di attesa e di ripresa.
La continuità nella trasmissione dei carichi è stata assicurata attraverso le connessioni fra i diversi elementi, attuata a secco con saldature e bullonature fra piastre di fissaggio, con interposizione di malte o strati di materiali plastici.
Finestre a nastro
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Ampio spazio alla luce naturale
Lavori di posizionamento
Realizzazione delle finestre
L’utilizzo di pilastri di tipo pluripiano, caratterizzati da mensole sporgenti per l’appoggio delle travi, ha consentito la realizzazione di due elevazioni per ciascun elemento.
Ai pilastri sono state appoggiate le travi, anch’esse di tipo prefabbricato, a cui è seguita la predisposizione dei componenti del solaio, il posizionamento dei ferri integrativi e delle reti elettrosaldate e, infine, il getto di integrazione degli elementi strutturali.
Copertura
Il pacchetto di copertura è stato realizzato (dal basso verso l’alto) con un supporto strutturale in lamiera grecata, uno strato di isolamento, una barriera al vapore, un manto di copertura impermeabilizzante e, per finire, tegoli alari intervallati da coppelli di chiusura.
La copertura è stata realizzata con struttura Bacacier (travi principali ed arcarecci) con finitura superficiale con manto Tpo con colorazione chiara e pendenza tale da garantire un deflusso delle acque meteoriche verso l’esterno dell’edificio.
La copertura dell’impianto è stata infine rivestita da pannelli fotovoltaici in grado di produrre l’energia elettrica necessaria.
Parete verde
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Inserimento delle vasche verdi
Posizionamento sul green wall
Involucro e parete verde
Lo zoccolo dell’edificio è stato realizzato con pannelli prefabbricati in calcestruzzo armato precompesso mentre per le tamponature sovrastanti sono stati utilizzati pannelli sandwich caratterizzati da un alto potere isolante, resistenza all’acqua e all’umidità, bassa conducibilità termica, leggerezza e un’ottima resistenza al fuoco.
La parete verde
Vasca di recupero
Il progetto ha previsto la costruzione di una cisterna di raccolta delle acque piovane con una capienza di 250.000 litri, da utilizzare per il recupero degli scarichi dei bagni e dell’impianto di irrigazione.
La scelta di utilizzare una rete duale ha permesso di ottimizzare l’efficienza del sistema idrico interno, riducendo il consumo di acqua potabile.
Il sistema è stato infatti progettato in modo tale da recuperare 1.400.000 litri ogni anno provenienti dagli scarichi dei bagni e 300 litri dai rubinetti.
Vasche per arbusti di media altezza
Baie di carico e scarico
Le baie di carico e scarico sono state realizzate con soluzioni Hörmann specifiche per questo tipo di applicazioni, in particolare:
85 rampe di carico Hls aventi una larghezza di 2.250 millimetri e una profondità di 3.000 millimetri;
11 rampe di carico Hls – 2F aventi una larghezza di 2.250 millimetri e una profondità di 4.000 millimetri;
96 portali isotermici Dsl aventi una dimensione pari a 3.500×3.500 millimetri;
96 portoni sezionali Spu 67 Thermo aventi due diverse dimensioni pari a 2.700×3.000 millimetri e 4.000×4.500 millimetri.
Le rampe di carico Hls (portata 60 Kn) sono state studiate per compensare con precisione il dislivello esistente tra le banchine degli edifici per la logistica e i pianali dei veicoli, situati a diverse altezze.
In questo modo è stato possibile far caricare e scaricare le merci spostandole in orizzontale, a vantaggio della rapidità delle operazioni e della sicurezza.
Realizzate con una solida struttura in acciaio ed equipaggiate con piattaforme con una corretta flessibilità torsionale, le rampe di carico Hls hanno permesso di compensare eventuali pendenze del pianale causate da autocarri con carico sbilanciato.
La pavimentazione, in acciaio zincato, ha permesso di assicurare resistenza, durata e igiene. L’impianto idraulico è stato pensato munito di tre cilindri, due di sollevamento e uno per l’elemento frontale, che hanno reso la rampa di carico Hls adatta a tutte le condizioni di carico, facile da utilizzare e, grazie alle valvole per l’arresto d’emergenza automatico, estremamente sicura in tutte le condizioni d’uso.
Baie in fase di realizzazione
Le baie di carico e scarico
Portoni Hörmann
I portali isotermici Hörmann Dsl sono stati pensati per proteggere le attività logistiche dagli estremi climatici e dalle intemperie.
La struttura a bracci oscillanti e gli speciali profili aperti, particolarmente flessibili sia in orizzontale che in verticale, hanno permesso di creare uno spazio operativo idoneo allo svolgimento delle operazioni di carico e scarico.
Spingendo il portale isotermico, il telaio frontale si sposta leggermente verso l’alto evitando danneggiamenti causati da urti, mentre in caso di pioggia l’inclinazione della testata consente di deviare l’acqua in avanti, verso il bordo anteriore, azzerando qualsiasi possibilità di infiltrazione.
I portoni sezionali Hörmann Spu 67 Thermo, destinati alla logistica alimentare e alla gestione della catena del freddo, sono stati realizzati in acciaio zincato verniciato a doppia parete e riempiti con schiuma di poliuretano espanso, freddo.
Il notevole spessore dello strato termoisolante (67 millimetri) e il taglio termico tra lamiera esterna e interna hanno permesso di restituire una trasmittanza termica molto elevata (0,62 W/m2K), minimizzando i consumi di energia ed evitando la formazione di condensa sulla faccia interna.
Tutti i portoni, dotati di motorizzazione WA 300, sono stati dotati di finitura Micrograin.
Impianti
Per migliorare il risparmio energetico dell’edificio è stata posta particolare attenzione alla progettazione degli impianti.
Per la climatizzazione sono state utilizzate delle pompe di calore idroniche ad energia elettrica senza fluidi refrigeranti nocivi allo strato di ozono, caratterizzati da un bassissimo impatto ambientale.
È stata inoltre realizzata la centrale di pompaggio e la relativa riserva idrica, a servizio dei soli impianti di spegnimento antincendio.
Il Casei Gerola Park con di fianco la vasca di recupero
Ogni pompa è stata dotata di un gruppo di avviamento automatico costituito essenzialmente da un pressostato e un ricircolo di prova.
La stazione di pompaggio è stata installata per l’alimentazione sia dei sistemi sprinkler che della rete idranti dei due edifici, come previsto dalla norma Nfpa 13-20 e Uni 11292.
La nuova riserva idrica invece, composta da un serbatoio cilindrico verticale in lamiera zincata, è stata utilizzata esclusivamente ai fini antincendio.
L’illuminazione ha privilegiato un mix tra luce naturale integrata da luce artificiale, con sensori di presenza in grado di regolare e calibrare la luce artificiale per assicurare condizioni ottimali di lavoro ed evitare sprechi.
Per garantire la ventilazione naturale dei locali, sulle pareti perimetrali esterne di ogni compartimento sono state inserite porte e portoni in grado di garantire un’adeguata ventilazione dei locali.
In copertura sono stati installati lucernari apribili basso fondenti, uniformemente distribuiti e provvisti di dispositivi manuali di apertura a distanza. Sulla copertura sono stati inoltre installati dei pannelli fotovoltaici al fine di ridurre le emissioni di CO2.
Tutte le forniture e i consumi sono stati gestiti da un sistema Bms in grado di controllare e monitorare tutte le utenze e qualsiasi problema o guasto.
di Valentina Puglisi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano
Filippo Salis | Ceo e Founder di Sfre
Filippo Salis | Ceo e Founder di Sfre
Casei Gerola Logistics Park è un progetto di grande valore in ottica di una logistica del futuro sempre più green e attenta all’ambiente. Un hub flessibile e funzionale che si adatta perfettamente alle esigenze di numerosi operatori del settore, posizionato in uno degli snodi logistici più significativi del Nord Italia.
Il concetto di sostenibilità per Casei Gerola Logistics Park è stato duplice: rinnovare e creare valore in una parte di territorio ormai da tempo abbandonata e degradata. Attraverso la riqualificazione del sito è stato infatti possibile riaccendere il valore passato e crearne uno nuovo, grazie alle performance tecnologiche dei due nuovi immobili.
Le avanguardie sono state il totale riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione, la riduzione del consumo di acqua pari a quasi l’80% del fabbisogno annuale, la stipula di contratti di fornitura 100% proveniente da fonti rinnovabili, il miglioramento in termini di efficienza energetica rispetto ai benchmark di riferimento e l’elevata reintegrazione di aree a verde per oltre il 20% del sito.
Quello che rende davvero Platinum il progetto è aver raggiunto l’alto traguardo prefissato, e averne accettato la sfida.
Standard progettuali utilizzati
Green building
isolamento termico dei muri perimetrali e compartimentali, dei punti di ingresso/uscita, dei serramenti e della copertura dell’immobile;
green roof e green wall;
attenzione all’impatto visivo dell’immobile sul territorio circostante; impiego di materiali da costruzione ecologici;
recupero e valorizzazione architettonica di edifici esistenti; riciclo/riutilizzo dei materiali da demolizione;
creazione di aree ad hoc per la valorizzazione dei rifiuti.
Green yard
piantumazione delle aree esterne;
creazione di corridoi ecologici;
attenzione all’ecosistema;
spazi attrezzati per il personale;
parcheggi e relativo attrezzaggio;
progettazione della viabilità/percorsi interni al sito;
collegamenti con sistemi di trasporto esistenti;
ubicazione immobile.
Impiantistica
impianto fotovoltaico; sistema di accumulo di energia e di raccolta e riutilizzo delle acque piovane (rete duale);
impianto idrico sanitario, di geotermia/co-generazione e di riscaldamento/raffrescamento;
sistema di aerazione e di refrigerazione;
sistema intelligente di monitoraggio e gestione dei consumi.
Illuminazione
lampade a led;
illuminazione naturale;
pareti bianche interne;
solar tubes;
sistemi intelligenti per la riduzione dei consumi legati all’illuminazione.
Integrazione con movimentazione
punti di ricarica per carrelli elettrici con batterie agli ioni di litio;
sistemi smart di ricarica;
sensoristica a supporto del material handling;
integrazione con sistemi di material handling per il monitoraggio dei consumi.
Smart maintenance
progettazione e realizzazione di soluzioni volte a favorire la manutenibilitàdell’edificio nel tempo;
definizione delle politiche manutentive;
monitoraggio delle prestazioni del sistema;
comunicazione/informazione per una corretta gestione.
La scheda
Tipologia d’opera: Realizzazione polo logistico Località: Casei Gerola, Pavia Certificazione: Leed Platinum Committente: Invesco Real Estate Project & construction management, Bim management: Sfre, Services For Real Estate General contractor: Enginnering 2K Project monitoring: Cbre Baie di carico/scarico: Hörmann Progettista architettonico e strutturale: ing. Filippo Salis, Sfre – Services for Real Estate Collaudatore: ing. Aldo Riccardi Direzione lavori: ing. Filippo Salis, Sfre – Services for Real Estate Coordinatore sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione: Sfre – Services for Real Estate
Superfici
Superficie totale: 110.363 m2 Superficie coperta: 85.721,35 m2 Slp totale: 88.520,17 m2 Slp deposito: 85.512,57 m2 Slp uffici: 2.988,97 m2