La sostenibilità ambientale e sociale si sta affermando come parametro chiave per valutare le aziende nel settore edile. In risposta a questa evoluzione, Standard Ethics ha annunciato un nuovo studio focalizzato sulle performance Esg (Environmental, Social, Governance) delle principali imprese italiane nel comparto costruzioni.
Obiettivi dell’analisi Esg nel settore costruzioni
Lo studio mira a valutare il livello di allineamento alle linee guida internazionali sulla sostenibilità da parte di 30 aziende italiane, sia quotate in borsa che non quotate.
I due gruppi analizzati:
- top 15 imprese edili per fatturato complessivo
- 15 imprese di medie dimensioni, con fatturato superiore a 50 milioni di euro
Parametri di valutazione Esg adottati
Lo studio applicherà circa 20 indicatori Esg, focalizzati su:
- qualità della comunicazione pubblica in tema di Esg Risk Management, governance, e politiche Esg per credito e investimenti;
- presenza e accessibilità di policy ambientali, codici etici, e loro coerenza con normative europee;
- disponibilità di rating Esg indipendenti, conformi all’albo Ue delle agenzie di rating Esg in fase di costituzione.
Data di pubblicazione e modalità di divulgazione
Il report finale è atteso per fine settembre 2025. I dati saranno presentati in forma aggregata, senza dettagli sulle singole aziende, ma conservati per future analisi comparative, richieste da stakeholder o per la possibile assegnazione di Corporate Standard Ethics Rating.
Le 15 maggiori società per cifra d’affari
- Webuild
- Itinera
- Sicim
- Pizzarotti
- Ghella
- Rizzani de Eccher
- Bonatti
- Salcef
- Gcf – Generale Costruzioni Ferroviarie
- Icm
- Cmb
- Amplia
- Trevi
- Renco
- Techbau
Le 15 società di medie dimensioni
- Imaco
- M&D
- Ediltecno Restauri
- Generale Costruzioni Elettriche
- Ircop
- Suardi
- Ricci
- Costruzioni Iannini
- Brancaccio Costruzioni
- Brussi Costruzioni
- Flooring dei Fratelli Messina
- Preve Costruzioni
- Editel
- Debar Costruzioni
- Colombo Severo & C.