Per tre giorni, dal 16 al 18 ottobre, Lecce si è trasformata in laboratorio internazionale di idee e visioni sul futuro dell’architettura, diventando palcoscenico del dibattito contemporaneo.
Grazie a Architects Meet in Lecce, il meeting promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (Aiac) che giunto alla 14ª edizione sceglie per quest’anno il tema RE-Frame. Corpi, Terre, Architetture, ponendo al centro la necessità di ridefinire il ruolo dell’architettura,
provando a ripensare e riframmentare il rapporto con lo spazio, mettendo in relazione i corpi che abitano e misurano gli ambienti, le terre intese come materia viva e paesaggio, le architetture come concrezione di utopie possibili.
- Premio Internazionale Architetcts Meet in Lecce 2025 a Cino Zucchi;
- Premi nazionali Architetcts Meet in Lecce 2025 a MPA Moreno Pivetti Architecture con il progetto Là dov’erano i Canapai. Restauro e riuso della Corte il Castello – Nuovo Opificio di conoscenza
- LCA Architetti con il progetto Casa Quattro
- Ambientevario con il progetto La Molinella
- Sergio Bianchi con il progetto Casa a Bellegra
- Premio Lecce Architettura 2025 a Guendalina Salimei, curatrice del Padiglione Italia alla Mostra Internazionale di Architettura di Venezia 2025
- Premio Lecce Architettura alla memoria di Beniamino Barletti e Orazio Antonaci, due interpreti significativi del linguaggio architettonico moderno salentino.
L’edizione 2025 è stata dedicata alla memoria di Nicola De Risi, nel centenario della sua nascita.
“In un mondo in cui si è costruito anche troppo”, osserva Luigi Prestinenza Puglisi, presidente Aiac, “il compito che si pone all’architettura è sempre di più di recuperare, modificare, migliorare, interpretare l’esistente. Riformulando la cornice attraverso la quale interagiamo con la realtà che ci circonda. In questo processo di ridefinizione e aggiornamento a essere coinvolti sono i tre protagonisti dello spazio: i nostri corpi che lo fruiscono e lo misurano, le terre intese come sostanze materiali di paesaggi a cui ridare senso, le architetture come espressione della nostra capacità di concretizzare attraverso il costruire frammenti di utopie. Solo ridando valore alle cose, e quindi attraverso il re-framing, il passato acquista senso e il futuro ci apre inaspettati e promettenti orizzonti”.
“Anche quest’anno”, sottolinea Franco De Lorenzi, presidente Ordine degli Architetti della provincia di Lecce, “condividiamo con Luigi Prestinenza Puglisi e Aiac una intensissima tre giorni che mette sotto lente la nostra professione e le nostre valigie degli attrezzi insieme alle dinamiche di trasformazioni territoriali sempre più rapidissime e che chiedono di essere ben immaginate e ben governate. Ricorrere alla formula dell’incontro tra saperi e competenze, attraversandoli e connettendoli, per noi significa ribadire a un tempo la centralità dell’architettura e la necessità di gesti misurati, sobri, per città a misura di vita, di tutte le vite. Re-framing può significare anche questo”.
Incontri, mostre, conferenze, tavole rotonde, workshop e aperitivi culturali in cui architetti, urbanisti, designer, studiosi e istituzioni si sono altresì confrontati su come riorganizzare e ripensare i concorsi di architettura, sulla scorta delle esperienze personali e anche alla luce di quanto accade negli altri paesi europei.
Obiettivo: garantire condizioni sufficienti affinchè i concorsi diventino la modalità privilegiata per restituire centralità al progetto, garantire qualità e trasparenza nelle dinamiche di trasformazione urbana e territoriale, alimentare un confronto virtuoso tra progettisti e proposte nell’interesse delle comunità e di una reale sostenibilità.
Il programma si è aperto giovedì 16 alla Biblioteca Bernardini – Convitto Palmieri, con le prime tavole rotonde sul tema del Re-Frame e la presentazione del progetto speciale Perfect Toilets, seguita dall’inaugurazione della mostra presso la Biblioteca Minissi al Museo Castromediano.
Venerdì 17 ottobre il dibattito si è spostato a Palazzo Carafa, con i saluti istituzionali del Sindaco Adriana Poli Bortone e delle autorità comunali, la presentazione dei concorsi per Lecce e del workshop: una lettera sui concorsi; il programma è poi proseguito al Convitto Palmieri con incontri tematici su intelligenza artificiale, etica ed estetica.
La giornata si è chiusa con l’inaugurazione delle Mostre Re-Frame, con i progetti di architettura candidati e “10+1. Le migliori grafiche Aiac a cura di Superficial Studio – l’agenzia che da anni segue la comunicazione visual dell’associazione – in collaborazione con Lanificio Leo.
La giornata conclusiva di sabato 18 ottobre si è svolta alla Biblioteca Bernardini – Convitto Palmieri, con la presentazione di libri e nuove tavole rotonde sul tema al centro dell’edizione.
Il momento conclusivo ha avuto luogo al Teatro Paisiello, con la lectio magistralis di Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet in Lecce 2025 e l’assegnazione dei Premi Lecce Architettura 2025 alla presenza del Sindaco Adriana Poli Bortone e del Presidente Cnappc Massimo Crusi.
“Con la Lecture e la Premiazione di Cino Zucchi si è concluso Architetcts Meet in Lecce” continua Luigi Prestinenza Puglisi, “Cino Zucchi rappresenta la figura di un architetto italiano di statura internazionale che ha capacità di rivolgersi non solo agli specialisti ma anche al gusto della gente comune, ed è questa la ragione del Premio.
Novità di quest’anno, introdotta dal Comune di Lecce, i Premi Lecce Architettura, come riconoscimento alla qualità architettonica. Premiata è stata Guendalina Salimei, altro esempio luminoso di architettura italiana, curatrice del Padiglione italiano alla Biennale di Architettura di Venezia, molto attenta al tema delle coste e del mare.
Tema importante non solo dal punto di vista architettonico ma anche della strategia paesaggistica di un Paese che, come l’Italia, è praticamente un grande molo sul Mediterraneo, il che richiede una grande attenzione proprio in questa direzione. Lecce punta molto al recupero del rapporto con il mare e credo che questo sia un elemento molto positivo.
Il Premio a Guendalina Salimei rappresenta un riconoscimento a questo grande sforzo fatto dalla progettista ma anche del Comune che mira a recuperare alla città questo rapporto con il mare.
Questa tre giorni di Architetcts Meet in Lecce è stata un successo, abbiamo registrato una partecipazione numerosa ma ancora più rilevante è stato lo scambio di opinioni, progetti, e di informazioni che si è sviluppato tra i progettisti.
L’idea principale alla base della manifestazione è infatti quella che gli architetti devono parlare, raccontarsi i progetti, confrontarsi, attivare partnership, muoversi con la consapevolezza che un lavoro di squadra e in gruppo consente risultati maggiori che lavorando da soli.
Dal canto nostro siamo estremamente soddisfatti degli esiti e dell’impegno da parte delle Autorità a garantire disponibilità e spazi anche nel 2026 per una prossima Edizione, e contiamo di trasformare questa manifestazione in un appuntamento fisso per Lecce.
Con il tempo immaginiamo di poter coinvolgere più attivamente la città aprendo per esempio alle Mostre anche spazi urbani non esplicitamente deputati in tal senso, e collaborando con la realtà locale perché questo evento sia destinato all’intera città e non solo agli architetti italiani”.
“Abbiamo registrato una partecipazione numerosa con architetti giunti da ogni regione d’Italia ad attestare la rilevanza di questa manifestazione portata a Lecce dall’Oappc provinciale”, sottolinea Franco De Lorenzi. “Una occasione importante che contiamo di trasformare in appuntamento fisso.
Tre giorni ricchi di spunti e di indicazioni su cui lavorare per costruire occasioni di scambio e di interlocuzione in un dialogo costante sia all’interno della nostra comunità professionale che con i decisori istituzionali.
Naturalmente il successo di una manifestazione si deve anche e soprattutto a chi lavora dietro le quinte e in questo senso voglio ringraziare insieme allo staff di Amil anche l’intero Consiglio dell’Ordine che ha condiviso e collaborato attivamente alla riuscita di questa edizione”.
“Architects Meet in Lecce” è stato promosso e realizzato da Aiac insieme all’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce con Comune di Lecce e Polo Biblio-Museale di Lecce, in collaborazione con: Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Castello Carlo V di Lecce.
- Media Partner: loArch, professionearchitetto, Industria delle Costruzioni;
- Local Partner: Valari Architecture, Ghisellini Architetti, Studio Foresta, Corsaro Architetti;
- Patrocino: Associazione Liberi Architetti (ALA) – Premio Dedalo Minosse
- Progetto grafico: Superficial Studio;
- Thanks to: Oikos, Jansen, Tork, Essity, Guerazzi infissi, AgoràDesign, Conversazioni sul futuro, Lanificio Leo, Vinella, Tenda In, ML Piscine Impianti;
- Fotografo ufficiale di Architects Meet in Lecce 2025: Moreno Maggi.
Luigi Prestinenza Puglisi consegna il Premio Nazionale Architects Meet in Lecce 2025 a Sergio Bianchi (ph. Moreno Maggi) Luigi Prestinenza Puglisi consegna il Premio Nazionale Architects Meet in Lecce 2025 ad Ambientevario (ph. Moreno Maggi) Luigi Prestinenza Puglisi consegna il Premio Nazionale Architects Meet in Lecce 2025 a Luca Compri (LCA) (ph. Moreno Maggi) Luigi Prestinenza Puglisi consegna il Premio Nazionale Architects Meet in Lecce 2025 a Moreno Pivetti (MPA Architecture) (ph. Moreno Maggi) Premiazione Architects Meet in Lecce 2025 al Teatro Paisiello (ph. Moreno Maggi) Premio Lecce Architettura alla memoria di Beniamino Barletti e Orazio Antonaci (ph. Moreno Maggi) Il Sindaco Adriana Poli Bortone consegna il Premio Lecce Architettura 2025 a Guendalina Salimei (ph. Moreno Maggi) Guendalina Salimei, Premio Lecce Architettura 2025 (ph. Moreno Maggi) Lectio Magistralis di Cino Zucchi al Teatro Paisiello (ph. Moreno Maggi) Lectio Magistralis di Cino Zucchi (ph. Moreno Maggi) Cino Zucchi, Premio Internazionale Architects Meet in Lecce 2025 (ph. Moreno Maggi) Assegnazione del Premio Internazionale Architects Meet in Lecce 2025 a Cino Zucchi (ph. Moreno Maggi) Premiazioni al Teatro Paisiello, alla presenza del Sindaco Adriana Poli Bortone e del Presidente CNAPPC Massimo Crusi (ph. Moreno Maggi)