Dieci anni di ricerca, sperimentazione e investimenti mirati hanno trasformato l’innovazione in un tratto distintivo e riconoscibile di DvArea.
La società di progettazione integrata, fondata nel 2015 e oggi forte di oltre 150 professionisti, nel 2025 ha visto maturare i risultati di un percorso costruito con metodo: un approccio sistemico che mette al centro processi, tecnologie e soprattutto persone.
Un decennio di innovazione che porta tre premi nazionali
Nel corso di un solo anno, questo impegno si è tradotto in tre importanti riconoscimenti nazionali. A febbraio è arrivata la nomina a leader dell’innovazione da parte del Corriere della Sera; a giugno il Premio OiceInnovazione, assegnato dall’associazione che riunisce le società italiane di ingegneria e architettura; infine, a dicembre, il primo posto al Bim & Digital Award 2025 nella categoria Iniziativa Bim dell’anno grazie a Orbito, la piattaforma sviluppata per rivoluzionare la gestione dei documenti in fase di direzione lavori, superando la tradizionale organizzazione a cartelle.
Modellazione digitale negli studi di DvArea
In DvArea l’innovazione non è un reparto né un progetto isolato: è una mentalità diffusa, un modo di affrontare ogni fase del lavoro.
Richiede investimenti continui in formazione, sperimentazione controllata e sviluppo tecnologico interno, elementi che negli anni hanno costruito un ecosistema solido e orientato al miglioramento costante.
Orbito: la piattaforma che rivoluziona la direzione lavori
Orbito incarna perfettamente questa visione. La piattaforma nasce da un’esigenza concreta — individuare rapidamente i documenti corretti durante la direzione lavori — e offre una soluzione intuitiva: navigare il modello 3D direttamente dal browser e accedere agli elaborati ordinati per pertinenza rispetto alla posizione o all’oggetto selezionato.
Un cambio di paradigma che riduce i tempi di ricerca, aumenta l’efficienza e valorizza la professionalità dei team coinvolti.
AI, formazione e Innovation Scoring: il metodo DvArea
L’innovazione, però, non si ferma al Bim. DvArea ha costituito un team dedicato all’intelligenza artificiale e ha introdotto un sistema interno di valutazione, l’Innovation Scoring, che seleziona e finanzia solo i progetti con reale potenziale di impatto, coerenza strategica e scalabilità dimostrabile.
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DvArea tra le top 200 società italiane di architettura
La solidità di questo percorso trova conferma anche nel Report 2025 on the Italian Architecture Engineering and Construction Industry, curato da Aldo Norsa e pubblicato da Guamari srl.
Con un fatturato consolidato di 13,27 milioni di euro, DvArea conquista l’11° posto nella classifica delle 200 principali società italiane di architettura, guadagnando due posizioni rispetto al 2024 e consolidando la propria presenza tra i leader nazionali del settore.
Un risultato che riflette la qualità progettuale, la robustezza del modello di business e la capacità di trasformare gli investimenti in ricerca e sviluppo in crescita concreta e riconoscimento di mercato.
Armando Casella | Ceo di DvArea
Armando Casella | Ceo di DvArea
L’innovazione rappresenta il Dna del nostro modo di pensare e progettare. È stata la forza propulsiva che, dieci anni fa, ci ha spinto a fondare la società in un momento in cui il Bim era ancora una metodologia poco diffusa. Vedere il valore del nostro approccio riconosciuto a livello nazionale non solo ci rende orgogliosi, ma rafforza la convinzione di essere sulla strada giusta. È un incentivo a continuare a innovare, sperimentare.
Alessandro Vitale | Head of Innovation di DvArea e co-fondatore della società
Alessandro Vitale | Head of Innovation di DvArea e co-fondatore della società
L’innovazione è una responsabilità collettiva. Lavoriamo su formazione continua perché tutti comprendano il perché del cambiamento e sperimentazione controllata con budget dedicati. I tre premi del 2025 sono il risultato di questo ecosistema. Dimostrano che quando dai alle persone gli strumenti giusti e la libertà di sperimentare, l’innovazione diventa cultura aziendale.
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