Nell’ambito della conferenza Città nel Futuro 2030-2050, promossa da Ance al Maxxi di Roma, Sestino Giacomoni, presidente di Consap spa, ha affrontato con particolare attenzione il tema dell’emergenza abitativa, proponendo soluzioni concrete per rendere le città del futuro più inclusive, resilienti e accessibili.
Al centro del suo intervento, la necessità di rafforzare gli strumenti pubblici a sostegno dei giovani e delle famiglie, come il Fondo Mutui Prima Casa e il Fondo per lo Studio, e l’impegno di Consap nel promuovere una cultura assicurativa più consapevole.
Casa e istruzione: beni primari da rendere accessibili a tutti
Giacomoni ha evidenziato come l’accesso alla casa e all’istruzione debba essere garantito a tutti e ha proposto nuove forme di investimento pubblico e privato per sostenere il social housing, anche attraverso la creazione di fondi dedicati e strumenti di garanzia statale.
L’obiettivo è quello di costruire città capaci di affrontare le sfide ambientali e sociali dei prossimi decenni, mettendo al centro le persone e i loro bisogni fondamentali.
Nel suo intervento, il presidente di Consap riflette sul futuro delle città, immaginando il 2030 come un tempo ormai vicino, in cui le metropoli saranno sempre più tecnologiche, inclusive e abitate da persone longeve e provenienti da contesti diversi.
Tuttavia, queste città dovranno anche essere resilienti, capaci di affrontare eventi climatici estremi come tornado, alluvioni e terremoti.
Per questo motivo, sottolinea l’importanza di diffondere una maggiore cultura assicurativa, affinché l’assicurazione sulla casa venga percepita non come una tassa, ma come una protezione fondamentale.
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Social housing: garanzie pubbliche e investimenti privati
Da quando è alla guida di Consap, Giacomoni ha orientato la sua presidenza verso il rafforzamento degli strumenti a favore dei giovani e delle famiglie, considerati i veri protagonisti del futuro.
Citando T. S. Eliot, afferma che casa è dove si comincia, perché la casa rappresenta il punto di partenza di ogni percorso umano e personale, e per i giovani è il trampolino verso l’autonomia.
Rendere accessibile l’acquisto della prima casa è, dunque, il modo più concreto per permettere alle nuove generazioni di abitare le città del futuro.
Consap, attraverso il Fondo Mutui Prima Casa, garantisce l’accesso al credito per categorie specifiche come giovani under 36, famiglie numerose o monogenitoriali.
Allo stesso modo, il Fondo per lo Studio, attualmente in fase di potenziamento, sostiene gli studenti meritevoli nel proseguimento degli studi o nella specializzazione. Il presidente ribadisce che non dovrebbero esistere barriere per beni primari come la casa e l’istruzione, e che lo Stato, tramite Consap, ha il dovere di abbatterle.
Fondo Mutui Prima Casa: più risorse per giovani e famiglie
In linea con il Piano Casa promosso dal presidente Giorgia Meloni, Consap propone due azioni concrete. La prima consiste nel rafforzamento del Fondo Mutui Prima Casa, anticipando al 2026 i 270 milioni già previsti per il 2027, raddoppiando così la dotazione per quell’anno.
Questo intervento risponde alla crescente domanda di accesso al fondo, favorita dal ribasso dei tassi d’interesse. Inoltre, si suggerisce di permettere a Comuni, Province e Regioni di contribuire al fondo, innalzando il valore massimo del finanziamento, attualmente fissato a 250.000 euro, che in molte grandi città non è sufficiente per garantire l’autonomia abitativa ai giovani.
La seconda proposta riguarda la collaborazione con Ance e Confindustria per sviluppare un progetto di politica economica volto ad accelerare lo sviluppo del Paese.
Consap potrebbe offrire una garanzia statale sugli investimenti nel settore edilizio, istituendo una sezione ad hoc del Fondo Prima Casa dedicata ai costruttori.
Un’altra opzione sarebbe la creazione di un fondo che emetta garanzie sulle obbligazioni senior rivolte ai risparmiatori, incentivando gli investimenti nel social housing.
La garanzia pubblica ridurrebbe il rischio per gli investitori, rendendo più accessibili i finanziamenti e abbassando i rendimenti richiesti. Per evitare contestazioni da parte dell’Unione Europea, la garanzia potrebbe essere onerosa, ma il costo sarebbe compensato dai vantaggi ottenuti dai costruttori.
Nuovi strumenti per il risparmio: i Pir immobiliari
Consap si dichiara pronta a mettere a disposizione del Governo tutta la propria esperienza nel settore immobiliare per sostenere il social housing. Le Regioni e gli Enti locali potrebbero contribuire ad alimentare sia il Fondo Casa che il Fondo Studio, aumentando i massimali concessi per l’acquisto della prima casa o per studiare all’estero.
Anche Cassa Depositi e Prestiti potrebbe collaborare, sia sul fronte casa che su quello dell’istruzione. È stata avanzata al Mef la proposta di destinare parte del patrimonio di Consap al social housing, creando un fondo dedicato in collaborazione con Cdp.
Per realizzare un intervento diretto in questo ambito, sarebbe necessario modificare le direttive attuali, che impongono a Consap di investire quasi esclusivamente in titoli di Stato.
Infine, viene proposta l’istituzione di nuovi Pir – Piani Immobiliari di Risparmio – per l’edilizia sociale. Chi investisse in questi fondi e mantenesse il capitale per almeno dieci anni, potrebbe beneficiare dell’esenzione fiscale sugli utili e della garanzia del capitale da parte di Consap.
In questo modo, si potrebbero mobilitare risorse direttamente dalle famiglie italiane, tra le più risparmiatrici al mondo, e integrare i fondi del Pnrr, come suggerito da Ance.
