Caro materiali, cantieri lombardi a rischio stop

I costruttori bresciani denunciano ritardi nei ristori e mancanza di fondi per il 2025-2026.

La tensione cresce nel settore delle costruzioni bresciane: i ritardi nei pagamenti dei ristori per il caro materiali e l’assenza di nuovi stanziamenti per il 2025 e il 2026 stanno alimentando forte preoccupazione tra le imprese.

L’associazione dei costruttori edili bresciana denuncia una situazione che rischia di mettere in difficoltà centinaia di cantieri e di rallentare l’attuazione di progetti strategici per il territorio.

Cantieri lombardi e progetti Pnrr a rischio

In Lombardia, secondo i dati Cnce_Edilconnect, sono attualmente aperti 1.509 cantieri per un valore complessivo di oltre 11 miliardi di euro.

Questi interventi non dispongono della possibilità di adeguare i prezzi e, di conseguenza, potrebbero subire rallentamenti o addirittura interruzioni.

Particolarmente delicata è la condizione dei 481 cantieri legati al Pnrr, che da soli valgono più di 5,7 miliardi di euro: opere cruciali per la modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi pubblici.

Il caro materiali non è superato

Il caro materiali, lungi dall’essere un problema superato, continua a pesare in modo significativo. I costi di esecuzione delle opere pubbliche restano molto più alti rispetto ai valori indicati nei prezzari al momento delle gare.

I dati Istat confermano un incremento medio del 30% rispetto alle previsioni iniziali, spinto dai rincari dei principali materiali da costruzione. Acciaio, bitume e rame registrano aumenti impressionanti: rispettivamente +30%, +49% e +65% rispetto al periodo pre-Covid.

Le conseguenze per il settore delle costruzioni

La fotografia che emerge è quella di un settore sotto pressione, dove l’incertezza finanziaria e l’aumento dei costi rischiano di compromettere la continuità dei lavori e la realizzazione di opere fondamentali per la comunità.

Massimo Angelo Deldossi | Presidente di Ance Brescia
Massimo Angelo Deldossi | Presidente di Ance Brescia

Massimo Angelo Deldossi | Presidente Ance Brescia

Il nostro territorio non può permettersi cantieri sospesi. Senza certezze sui ristori e sulla continuità delle opere, a pagare saranno comunità, lavoratori e amministrazioni locali.

Brescia ha dimostrato di saper costruire: ora servono decisioni rapide per non disperdere questo patrimonio. Le nostre imprese stanno tenendo duro, ma è indispensabile che lo Stato faccia la sua parte.

John Bertazzi | Presidente di Ance Lombardia
John Bertazzi | Presidente di Ance Lombardia

John Bertazzi | Presidente Ance Lombardia

Se non saranno stanziate risorse adeguate e se non ci sarà la proroga della misura al 2026, diventerà impossibile garantire la continuità dei lavori.

Le imprese stanno già sostenendo anticipazioni finanziarie molto rilevanti, non più sopportabili a lungo, con il rischio concreto di una paralisi della filiera e di gravi ripercussioni sugli obiettivi del Pnrr.

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