Venerdì 7 novembre 2025, nella cornice del Congresso Internazionale del Gruppo BigMat tenutosi a Varsavia, si è svolta la cerimonia di premiazione del BigMat International Architecture Award (Bmiaa ’25), giunto alla sua settima edizione.
L’evento, ormai consolidato come appuntamento di riferimento nel panorama architettonico europeo, rappresenta l’unico premio internazionale promosso da un gruppo leader nella distribuzione di materiali per l’edilizia: BigMat.
Nel corso degli anni, il premio ha saputo trasformarsi in un vero e proprio punto d’incontro tra progettisti, rivenditori e imprese di costruzione, contribuendo alla diffusione di una cultura del costruire fondata sulla qualità e sulla collaborazione.
Il Premio di Prossimità valorizza i progetti locali
L’edizione 2025 ha introdotto una novità significativa: il Premio di Prossimità, pensato per valorizzare i progetti nati dalla sinergia tra architetti e imprese locali, realizzati con materiali acquistati presso i punti vendita BigMat.
Il logo del BigMat International Architecture Award ’25
Con questo riconoscimento, il gruppo intende celebrare l’architettura come espressione autentica delle identità culturali dei sette Paesi in cui è presente: Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna.
L’obiettivo è promuovere un’edilizia radicata nel territorio, capace di dialogare con le comunità e di rifletterne le specificità attraverso soluzioni costruttive sostenibili e condivise.
Il Bmiaa ’25 si conferma così non solo come premio di eccellenza architettonica, ma anche come strumento di promozione culturale e professionale, capace di mettere in rete competenze, esperienze e visioni diverse, tutte orientate verso un futuro del costruire più consapevole e inclusivo.
Matteo Camillini | Managing Director BigMat Italia e International
Matteo Camillini |Managing Director BigMat Italia e International
Il nuovo Premio valorizza la collaborazione a livello locale nei territori fra i diversi attori della filiera. Il punto vendita BigMat, l’architetto e il costruttore sviluppano una sinergia operativa e di expertise imprescindibili per costruire meglio, insieme.
L’edilizia di oggi deve creare il patrimonio immobiliare di domani e possiamo farlo solo collaborando, da qui l’idea di un Premio che metta in luce il valore di tutti i piccoli e grandi progetti che i punti vendita BigMat seguono e realizzano ogni giorno, in sinergia con imprese e progettisti del territorio.
I premi assegnati
Gran Premio di Architettura
Nel cuore pulsante di Porto, il Terminal Intermodale di Campanhã (Tic) si è aggiudicato il prestigioso Gran Premio di Architettura, riconoscimento che celebra l’eccellenza progettuale e l’impatto urbano.
Firmato dallo studio Brandão Costa Arquitectos, il terminal si distingue per la sua capacità di trasformare una complessa rete di trasporti in un sistema ordinato e leggibile, grazie a una sequenza razionale di portici che ne scandisce la struttura.
Distribuito su più livelli funzionali, il Tic gestisce con efficienza i flussi veicolari sotterranei e le gallerie pedonali sopraelevate, integrando mobilità e paesaggio urbano. L’architettura non si limita alla funzionalità: la ventilazione naturale, l’uso di materiali sostenibili e l’attenzione all’inserimento nel contesto cittadino ne fanno un esempio virtuoso di edilizia responsabile.
Questo progetto non solo semplifica la complessità infrastrutturale, ma la valorizza, offrendo alla città un nuovo spazio pubblico capace di connettere, accogliere e ispirare.
Brandao Costa Arquitectos – Vincitore International Architecture Grand Prize Bmiaa ‘25
Studio Brandão Costa Arquitectos
È incredibile ed è un grande onore poter ricevere questo premio, soprattutto con altri progetti in lizza così straordinari. Il progetto premiato è il risultato di una gara pubblica per creare un’interfaccia in un luogo abbastanza dimenticato nella città di Porto
Gran Premio di Architettura di Prossimità
Sospesa tra terra e mare, incastonata sulle scogliere di Maiorca, Birgit’s Home dello studio TEd’A arquitectes ha conquistato il Gran Premio di Architettura di Prossimità, assegnato alla Spagna.
Non è solo una casa: è un gesto architettonico potente, capace di dialogare con il paesaggio e proteggere la vita domestica con una monumentalità silenziosa.
Due muri paralleli in mattoni, massicci e tettonici, incorniciano la vista sul Mediterraneo e schermano l’abitazione dagli edifici circostanti. La loro presenza è al tempo stesso protettiva e scenografica, come quinte teatrali che definiscono lo spazio e lo spirito del luogo.
Sopra, un tetto verde si appoggia con naturalezza, integrandosi nel paesaggio e offrendo isolamento termico e continuità visiva.
Sotto questo portico monumentale, la vita quotidiana si svolge in un ambiente che richiama le forme arcaiche del dolmen e della grotta: luoghi di rifugio, di raccoglimento, di intimità.
L’architettura si fa prossimità non solo nel senso fisico, ma anche emotivo e culturale, restituendo alla casa il suo ruolo di spazio relazionale, radicato e aperto.
Con Birgit’s Home, TEd’A arquitectes dimostra come la prossimità possa essere interpretata come un valore progettuale, capace di generare bellezza, protezione e appartenenza.
TEd’A arquitectes Vincitore International Proximity Architecture Grand Prize Bmiaa ‘25
TEd’A arquitectes
Siamo molto sorpresi e contenti di essere parte di questa famiglia. Grazie a BigMat, grazie alla giuria e complimenti a tutti gli altri partecipanti perché i progetti erano tutti di alto livello. Grazie a tutto il nostro team e infine grazie a chi ha avuto l’idea del Premio di Prossimità e per averlo introdotto perché il futuro è la vicinanza e la collaborazione con tutta la filiera.
Premio Giovane Architetto
Con il progetto Educational Pavilion and Chicken Coop, lo studio portoghese depA architects si è aggiudicato il Premio Giovane Architetto, grazie a un intervento che coniuga semplicità costruttiva e sensibilità poetica.
Le due strutture, realizzate per la Serralves Foundation all’interno della fattoria didattica del parco, reinterpretano in chiave contemporanea gli archetipi dell’architettura rurale.
Il padiglione educativo e il pollaio si distinguono per l’uso sapiente di materiali locali e tradizionali: pareti in granito, tettoie in legno e coperture in zinco dialogano con il paesaggio circostante, evocando la memoria degli edifici agricoli senza cadere nella nostalgia.
La loro essenzialità formale non è solo una scelta estetica, ma riflette un approccio progettuale che mette al centro la funzione educativa e ludica dell’architettura.
In un contesto come quello del parco di Serralves, dove natura, arte e pedagogia si intrecciano, queste due piccole architetture diventano strumenti di apprendimento e scoperta, capaci di stimolare la curiosità e l’immaginazione dei visitatori, soprattutto dei più giovani.
Un riconoscimento meritato per un progetto che dimostra come anche le opere più modeste possano avere un impatto profondo, se guidate da una visione chiara e sensibile.
Il vincitore premio Giovane architetto Under 40, lo studio depA Architects (Portogallo)
Gli altri riconoscimenti
Il Gruppo BigMat ha inoltre attribuito dodici Premi Nazionali (6 Premi Nazionali di Architettura dal valore ciascuno di 1.500 euro e 6 Premi Nazionali di Prossimità dal valore ciascuno di 2.000 euro – 1.000 all’architetto e 1.000 euro in voucher all’impresa costruttrice).
Premio Nazionale di Architettura
Nel cuore del Parco delle Cave di Brescia, dove la natura riconquista antiche ferite del paesaggio estrattivo, sorge Stones Venue: un rifugio pubblico che è al tempo stesso luogo di memoria e simbolo di rinascita.
Progettato da Associates Architecture, il padiglione ha ricevuto il prestigioso Premio Nazionale di Architettura per la sua capacità di trasformare un gesto semplice in un potente atto civico.
L’intervento rende omaggio al patrimonio lapideo della regione, incorporando blocchi di pietra donati da aziende locali. Ogni pilastro monolitico esibisce una varietà diversa di pietra, creando una sorta di archivio materico a cielo aperto. Questi elementi verticali, disposti in cerchio, definiscono uno spazio di aggregazione che invita alla sosta, alla riflessione e alla condivisione.
Stones Venue non è solo un’architettura: è un dispositivo culturale che intreccia paesaggio, industria e comunità. La sua presenza discreta ma eloquente nel parco suggerisce una nuova forma di monumentalità, fatta di ascolto e appartenenza. Un punto di riferimento civico che celebra la memoria del territorio e ne proietta i valori nel futuro.
Associates Architecture
Il Bmiaa è uno dei premi più prestigiosi del panorama europeo e ogni progettista ambisce a parteciparvi e a vincerlo. Tra le ragioni che lo rendono così rilevante c’è senza dubbio la qualità delle giurie, composte da architetti di grande valore, elemento che ne accresce ulteriormente la credibilità e l’autorevolezza. Viviamo la sostenibilità come una responsabilità ed è questo che ci ripetiamo ogni giorno. La nostra non è una sostenibilità venduta come slogan, ma è un concetto più profondo, legato a un sistema etico e valoriale preciso. Nel progetto premiato tutti i materiali impiegati erano di scarto o provenienti da aziende entro un raggio di 20 chilometri dall’area di intervento. Questo ha significato, da un lato, restituire valore a ciò che altrimenti non lo avrebbe più avuto, e dall’altro attivare relazioni ed economie sostenibili a scala locale.
Premiazione dei vincitori italiani
Premio Nazionale di Prossimità
Nel cuore dell’Umbria, tra le pietre antiche e i profumi delle infiorate, Spello ritrova la sua anima grazie a un progetto che intreccia memoria e innovazione. Infiorate di Pietra, ideato da Massimo Berzetta, ha ricevuto il prestigioso Premio Nazionale di Prossimità, riconoscimento che celebra le iniziative capaci di rafforzare il legame tra territorio, comunità e patrimonio.
L’intervento ha riguardato la riqualificazione su larga scala del centro storico, con il restauro meticoloso di oltre 25.000 metri quadrati di pavimentazioni tradizionali in pietra. Un’operazione che non si è limitata alla superficie: sotto le strade, le infrastrutture sono state completamente rinnovate, integrando soluzioni tecnologiche avanzate per migliorare la resilienza urbana e la qualità della vita.
Il progetto si distingue per il suo equilibrio tra modernizzazione tecnica e conservazione identitaria. Ogni pietra riposizionata racconta una storia, ogni scelta progettuale rispetta il ritmo e l’estetica del luogo. In questo modo, Spello non solo preserva la sua bellezza, ma si prepara ad affrontare le sfide del futuro con una nuova consapevolezza.
Massimo Berzetta | Architetto
È un premio che consente di far conoscere e di dare rilievo nazionale e internazionale al progetto inteso come filiera ideativo-realizzativa, all’interno di un processo articolato, il cui risultato riconosce la buona pratica che trova concretezza nel lavoro condiviso e sinergico fra tutti gli attori coinvolti, dalla fase di progettazione fino a quella di esecuzione.
Per un’opera estremamente complessa come quella del Pir Spello Centro Storico per la riqualificazione integrale delle infrastrutture a rete e delle pavimentazioni di un intero centro storico in ambito di ricostruzione post-sisma, il valore di un percorso progettuale ed esecutivo, unico nel suo genere (per durata temporale, estensione territoriale e delicatezza di contesto storico-artistico-architettonico) è ancora maggiore.
La profonda motivazione etica e la grande professionalità che hanno animato sia le imprese di costruzione affidatarie dei lavori che la compagine aziendale del punto vendita BigMat Edilizia Ruffinelli hanno costituito una risorsa essenziale nel quadro del successo conseguito.
Stefano Ruffinelli | Titolare del punto vendita
Sono felice che siano stati premiati un architetto e un’impresa di costruzioni con cui collaboriamo, grazie a un progetto che è un fiore all’occhiello per la città di Spello e che dimostra come modernità e tradizione possano convivere insieme, mantenendo quella che è la nostra storicità.
La giuria
La giuria internazionale del BigMat International Architecture Award 2025 è composta da figure di spicco dell’architettura europea. A presiederla è stato l’architetto spagnolo Jesús Aparicio, affiancato da un gruppo eterogeneo e autorevole composto da Anne Lacaton (Francia), Oana Bogdan (Belgio), Francesca Torzo (Italia), José Neves (Portogallo), Martin Jančok (Repubblica Ceca e Slovacchia) e María Langarita (Spagna). Il ruolo di segretario di giuria è stato affidato a Jesús Donaire, anch’egli proveniente dalla Spagna.
I vincitori dei due premi internazionali insieme alla Giuria del Bmiaa ‘25
Questa composizione riflette la vocazione internazionale del premio, che da anni valorizza l’eccellenza architettonica nei sette paesi europei aderenti al gruppo BigMat. I membri della giuria, noti per il loro impegno nella ricerca progettuale, nella sostenibilità e nella qualità dello spazio costruito, sono stati chiamati a selezionare le opere più significative realizzate negli ultimi anni, con particolare attenzione al dialogo tra architettura e contesto sociale.
Jesús Aparicio | Presidente di giuria
Jesús Aparicio | Presidente della giuria
Il Bmiaa è un premio a cui molti architetti vogliono partecipare, lo testimoniano gli oltre 600 progetti provenuti da tutti i Paesi, e poggia su due pilastri fondamentali. Da un lato il supporto chiaro del Gruppo BigMat che garantisce qualità, dall’altro una giuria di alto livello che assicura la massima trasparenza.
Progetti che dialogano con la città e con il territorio su cui intervengono, architetture intense e significative per il nostro tempo, aiutano a connettere architetti, imprese edili e distributori in uno sforzo collettivo per migliorare la vita delle persone e delle città. Con questo premio cerchiamo un legame tra la costruzione, la distribuzione e l’architettura ma soprattutto con l’eccellenza. In questo senso i progetti sono molto interessanti.
Per Francesca Torzo, membro italiano della giuria (la prima donna del nostro Paese a farne parte), la cerimonia di premiazione è stata l’occasione per una riflessione di carattere generale sul Bmiaa ’25 e sul futuro dell’architettura europea.
Francesca Torzo | Componente della giuria
Francesca Torzo | Componente della giuria
I progetti residenziali nuovi risultano concentrati nell’area iberica, mentre sono rari in Francia, Italia e in altri Paesi. Questo pattern suggerisce che le politiche dell’abitare in Spagna e Portogallo siano più attive, visibili e operative rispetto ad altri contesti europei.
La constatazione evidenzia uno spostamento del baricentro dell’innovazione abitativa, con implicazioni sulle strategie pubbliche e sul ruolo delle istituzioni nel promuovere nuove costruzioni.
Un’altra cosa che mi ha colpito è la singolarità degli interventi, che spesso rispondono a domande specifiche della committenza o di comunità pubbliche che inventano strumenti ad hoc per gestirle.
Per prima cosa il senso civico, cioè l’attenzione e la sensibilità mostrate verso identità e contesti ampi, topografici, geografici e culturali, che oltrepassano confini amministrativi. Il rispetto del luogo è stato inteso come responsabilità nel progettare spazi che dialoghino con territori estesi e stratificati, riconoscendone la complessità e promuovendo coesione. Per seconda cosa la socialità e la convivialità. intese come motori spaziali.
I progetti si sono caratterizzati per la predisposizione a costruire spazi di socialità e convivialità, che possono essere pubblici o privati. La cosiddetta trazione della convivialità è stata intesa come capacità degli spazi di favorire incontro e comunità, creando condizioni per una vita collettiva più ricca e inclusiva. Questo orientamento valoriale è visto come segno di qualità progettuale.
Molti dei progetti di maggiore qualità presentati al Bmiaa ’25 sono da attribuire a giovani architetti. L’osservazione suggerisce un ricambio generazionale in cui nuove sensibilità, metodologie e strumenti elevano l’asticella del progetto, portando freschezza e attenzione alle esigenze contemporanee, soprattutto nel rapporto tra spazio, comunità e territorio.
È singolare e positivo che diversi giovani architetti italiani abbiano studiato all’estero, scegliendo poi di rientrare in Italia, e che oggi progettino con empatia verso cultura e territorio italiani, pur impiegando strumenti appresi fuori. Questa combinazione di saperi internazionali e radicamento locale va letta come fattore abilitante di qualità, capace di innovare nel rispetto delle specificità italiane.
Il Bmiaa in numeri
Edizione: 7ª edizione biennale. Candidati: oltre 600 Premi e dotazioni (valore complessivo € 82.500):
Gran Premio Internazionale di Architettura BigMat (30.000 €) per progetti di grande rilevanza.
Gran Premio Internazionale di Prossimità BigMat (20.000 € all’architetto e 10.000 € in voucher per l’impresa di costruzione presso una delle nostre rivendite BigMat).
6 Premi Nazionali per la categoria Prossimità (1.000 € all’architetto e 1.000 € all’impresa in voucher BigMat)
6 Premi Nazionali per la categoria Architettura (1.500 € ciascuno)
Premio Giovani (1.500 €), una menzione speciale dedicata agli architetti under 40.