Nel panorama dei bandi pubblici per servizi tecnici, il mese di settembre 2025 conferma il trend positivo già evidenziato nei mesi precedenti.
Secondo l’Osservatorio gare Oice, l’associazione che rappresenta le società di ingegneria e architettura aderenti a Confindustria, i primi nove mesi dell’anno registrano un incremento del 26,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un valore complessivo che supera 1,7 miliardi di euro, contro gli 1,4 miliardi dell’anno precedente.
È importante sottolineare che, per offrire una visione più realistica del mercato, l’analisi esclude volutamente il mega-bando Consip da 2,1 miliardi di euro, che istituisce un sistema dinamico di acquisto valido fino a luglio 2027.
Crescita dei servizi di ingegneria e architettura
Nel solo mese di settembre, il valore totale delle gare per servizi di ingegneria e architettura, sommato alla stima della progettazione esecutiva inclusa negli appalti integrati, ha raggiunto i 104,7 milioni di euro.
Sebbene si registri un calo significativo rispetto ad agosto 2025 (-76,8%), il confronto con settembre 2024 evidenzia una crescita del 38,3%.
Le gare relative ai soli servizi di ingegneria e architettura, escluse quindi quelle integrate, hanno toccato quota 100,7 milioni di euro.
Anche in questo caso, il dato mensile mostra una flessione rispetto ad agosto (-75,7%), ma il confronto su base annua è decisamente positivo: +68,5% rispetto a settembre 2024 e +37,1% nei primi nove mesi del 2025, per un totale di 1.603,8 milioni di euro.
Gare Ue e posizionamento dell’Italia
A livello europeo, si osserva una ripresa generale nel numero delle gare pubblicate (+173,3% rispetto ad agosto; +36,8% rispetto a settembre 2024).
Tuttavia, l’Italia, con 87 bandi, registra una flessione del 51,1% rispetto al mese precedente, scendendo dal terzo al decimo posto. Il confronto con settembre 2024 resta comunque positivo, con un incremento del 17,6%.
Particolarmente incoraggiante è il dato relativo alle gare di sola progettazione, che a settembre mostrano un andamento brillante.
Nonostante il crollo rispetto ad agosto (-85,2%), il confronto con settembre 2024 segna un +53,7%, mentre il bilancio dei primi nove mesi del 2025 evidenzia una crescita del 70,7%, per un totale di 624,4 milioni di euro.
Accordi quadro: numeri e valore in aumento
I bandi per accordo quadro rilevati a settembre sono stati 27, pari al 14,7% del totale dei bandi per servizi di ingegneria e architettura, e hanno rappresentato il 28,4% del valore complessivo mensile, con 28,6 milioni di euro.
Rispetto ad agosto, si registra una forte contrazione sia nel numero (-73,0%) che nel valore (-91,3%). Al contrario, il confronto con settembre 2024 mostra un’impennata: +350,0% nel numero dei bandi e +229,1% nel valore.
Nel periodo gennaio-settembre 2025, i bandi per accordo quadro sono stati 232, per un valore complessivo di 811,5 milioni di euro, rappresentando il 14,6% in numero e il 21,9% in valore sul totale dei bandi per servizi di ingegneria e architettura.
Rispetto allo stesso periodo del 2024, si evidenzia una crescita del 64,5% nel numero e dell’87,3% nel valore.
Focus sulle gare di sola progettazione
Infine, per quanto riguarda gli appalti integrati, a settembre sono state rilevate 57 gare, con una stima di progettazione esecutiva pari a 4 milioni di euro.
Il numero delle gare è aumentato del 50,0% rispetto ad agosto, ma il valore dei servizi è crollato dell’88,9%. Il confronto con settembre 2024 mostra una flessione del 74,9% nel valore e del 18,6% nel numero delle gare.
Nei primi nove mesi del 2025, il valore della progettazione esecutiva inclusa negli appalti integrati è stato di 126,6 milioni di euro, in calo del 35,7% rispetto al 2024, mentre il numero dei bandi è stato di 552, con una lieve flessione del 5,5%.
Giorgio Lupoi | Presidente Oice
Giorgio Lupoi | Presidente Oice
Il miglioramento del quadro generale e di questi ultimi 9 mesi è un dato positivo che corregge le previsioni pessimistiche di inizio anno di forte riduzione. Così continuando si potrebbe raggiungere la quota di 2 miliardi, in parte sempre legata al Pnrr, sotto il profilo delle direzioni lavori.
La riduzione degli appalti integrati e della quota di progettazione esecutiva ad essi connessa è direttamente effetto della sostanziale chiusura delle gare di lavori legate al Next generazione Ue.
I nostri Uffici ci segnalano però un incremento delle criticità dei bandi di gara, con violazione di quasi tutti i principi del codice appalti. Attendiamo quindi con ansia la chiusura del lavoro dell’Anac sul bando-tipo anche se vorremmo che esso risultasse applicabile anche agli affidamenti oltre 140.000 e non solo sopra soglia Ue.
Certezza del diritto e quadro stabile di regole sono infatti valori fondamentali anche per risolvere molti problemi che incontriamo leggendo gli atti di gara, ma servirà anche un controllo ex post incisivo e rapido.
Da questo punto di vista non mancheremo di attivare iniziative a difesa degli Associati anche con azioni per ripristinare condizioni di equilibrio contrattuale fra le parti, come deciso dal nostro Consiglio Generale. A tale proposito ribadiamo con forza la necessità di un contratto-tipo perché anche nella fase esecutiva le distorsioni in danno di professionisti, studi e società sono molteplici.