Il mese di novembre conferma un trend positivo per i bandi pubblici dedicati ai servizi tecnici. L’Osservatorio Oice – l’associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria – registra infatti una crescita significativa: nei primi undici mesi del 2025 il valore complessivo delle gare è aumentato del 27,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, passando da circa 1,6 miliardi a oltre 2,1 miliardi di euro.
Un risultato che non tiene conto del maxi-bando Consip da 2,1 miliardi, escluso dalle rilevazioni perché strutturato come sistema dinamico di acquisizione quadriennale e quindi non assimilabile alle gare tradizionali.
Novembre: crescita record rispetto al 2024
Nel solo mese di novembre, la somma tra i bandi per servizi di ingegneria e architettura (157,1 milioni) e il valore stimato della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati (25,9 milioni) ha raggiunto quota 183 milioni. Si tratta di un incremento del 16,3% rispetto a ottobre e di un balzo del 70,8% rispetto a novembre 2024.
Tra le gare di maggiore rilievo spiccano due accordi quadro: quello del Consorzio per le autostrade siciliane, dedicato alle verifiche di sicurezza su ponti e viadotti, per oltre 28,8 milioni, e quello di Anas, finalizzato alla manutenzione delle stesse infrastrutture, per 24 milioni.
Valore dei servizi tecnici negli ultimi 11 mesi
Le gare esclusivamente rivolte ai servizi di ingegneria e architettura hanno mostrato un andamento particolarmente positivo: +3,9% rispetto a ottobre e +60,9% rispetto a novembre 2024.
Nei primi undici mesi dell’anno il totale ha raggiunto 1,942 miliardi, con una crescita del 35,7% rispetto al 2024.
Italia nel contesto europeo delle gare Ue
Sul fronte europeo, mentre il numero complessivo delle gare Ue è rimasto sostanzialmente stabile (+1,4%), l’Italia ha registrato un aumento significativo: 124 bandi pubblicati a novembre, pari a un +20,4% rispetto al mese precedente e +17% rispetto a novembre 2024.
Nel confronto annuale, il dato segna un +8,6%, confermando il nostro Paese al sesto posto per numero di gare.
Anche la sola progettazione ha mostrato segnali incoraggianti: +33,9% rispetto a ottobre e +23,3% rispetto a novembre 2024. Nei primi undici mesi del 2025 la crescita è stata del 66,2%, con un valore complessivo di 722,5 milioni.
Accordi quadro: ruolo strategico e valore
Gli accordi quadro hanno avuto un ruolo centrale: a novembre se ne sono contati 45, pari al 17,4% del totale delle gare, ma capaci di rappresentare il 63,7% del valore complessivo (100,1 milioni).
Rispetto a ottobre, il numero è più che raddoppiato (+125%), mentre il valore è cresciuto del 29,4%. Il confronto con novembre 2024 è ancora più marcato: +55,2% nel numero e +131% nel valore.
Nei primi undici mesi del 2025 gli accordi quadro hanno raggiunto 298 bandi per oltre 1 miliardo di euro, con un incremento del 54,4% nel numero e del 99,9% nel valore rispetto al 2024.
Grafico dei valori dei servizi tecnici da gennaio a novembre
Progettazione esecutiva e appalti integrati
Infine, gli appalti integrati: a novembre se ne sono registrati 42, con una progettazione esecutiva stimata in 25,9 milioni. Rispetto a ottobre, il valore è cresciuto del 317,6%, pur a fronte di un calo del 28,8% nel numero delle gare.
Il confronto con novembre 2024 mostra un aumento del 172,2% nel valore e una flessione del 12,5% nel numero. Nei primi undici mesi del 2025, il valore complessivo della progettazione esecutiva negli appalti integrati è stato di 158,8 milioni, in calo del 24,9% rispetto al 2024, mentre il numero dei bandi è sceso dell’8,3%.
Giorgio Lupoi | Presidente Oice
Giorgio Lupoi | Presidente Oice
I dati di novembre confermano quelli dei mesi precedenti con un 2025 che si assesterà sui livelli pre-Pnrr, con più di 2 miliardi, superando il drammatico 2024, vero annus horribilis. Va segnalato un aumento del valore medio dei bandi dovuto all’aumento delle gare Ue e degli accordi quadro, strumento che però rimane squilibrato nella sua attuazione visto che, a fronte di garanzie immediate a carico degli operatori economici, non vi è certezza sui livelli di attivazione dei singoli contratti.
Rimangono comunque diverse criticità che i nostri associati sempre più spesso segnalano; requisiti restrittivi, importi a base di gara non correttamente calcolati, richieste di ribasso sul 100% dei compensi, condizioni di pagamento delle prestazioni non adeguate e anche richieste di prestazioni gratuite in violazione dei principi del codice.
Si tratta di temi sui quali interveniamo anche con precontenziosi Anac quando ciò è possibile, ma è necessario potere disporre al più presto del bando-tipo dell’Autorità e di un contratto-tipo che riequilibri i rapporti fra stazione appaltante e operatore economico.
Sono temi che devono essere anche all’attenzione del legislatore europeo perché ormai le direttive Ue non possono più trascurare la fase di esecuzione del contratto perché è in questa fase che si possono frapporre gli ostacoli più rilevanti per un mercato europeo veramente integrato e concorrenziale.