Nuovi Cam per l’edilizia: scadenze, requisiti e impatto tecnologico sulle macchine da costruzione
Il nuovo dispositivo sui criteri ambientali minimi introduce la fase IV come standard per i motori da cantiere e fissa al 1° gennaio 2028 l’obbligo di passaggio alla fase V.
Con l’aggiornamento dei criteri ambientali minimi, il settore edilizio italiano entra in una fase di rinnovamento che intreccia tecnica e responsabilità ambientale. Le nuove regole, che riguardano l’affidamento dei servizi di progettazione, dei lavori e delle procedure congiunte, ridisegnano il quadro operativo dei cantieri, ponendo al centro la sostenibilità e l’allineamento agli standard europei.
Nuove scadenze per i motori per le macchine da costruzione
Il dispositivo introduce un calendario preciso per l’impiego dei motori delle macchine da costruzione: da subito la soglia minima ammessa sarà la fase IV, mentre il passaggio alla fase V è programmato per il primo gennaio 2028.
Questa scansione temporale non è casuale: rappresenta un percorso di transizione che offre alle imprese il tempo necessario per adeguarsi, evitando bruschi cambiamenti, ma al contempo orientando il mercato verso soluzioni tecnologiche più moderne e meno impattanti.
Una nuova cultura ambientale
L’intervento normativo va oltre il mero aggiornamento tecnico. È un tassello strategico nella politica di riduzione delle emissioni e di miglioramento dell’efficienza energetica dei cantieri.
L’adozione di motori più avanzati non solo ridurrà l’inquinamento atmosferico e i consumi di carburante, ma contribuirà anche a diffondere una cultura della responsabilità ambientale nel comparto delle costruzioni, tradizionalmente percepito come uno dei più energivori e complessi da trasformare.
Impatto ambientale e transizione ecologica
In prospettiva, queste misure rafforzano il ruolo dell’edilizia come settore chiave nella transizione ecologica: un ambito in cui innovazione tecnologica, regolamentazione e sensibilità sociale si intrecciano per generare valore non solo economico, ma anche ambientale e comunitario.
Michele Vitulano | Presidente di Unacea
Michele Vitulano | Presidente Unacea
Non possiamo che accogliere positivamente la notizia di pubblicazione dei Cam che vanno nella direzione auspicata e promossa da Unacea.
Le macchine di ultima generazione rispondono a limiti stringenti in materia di emissioni, con picchi fino al -95% rispetto alle macchine obsolete.
Grazie ai Cam sarà quindi possibile migliorare la sostenibilità e la sicurezza dei cantieri del nostro territorio a vantaggio della collettività.
D’altra parte, potranno fungere anche da strumento premiale e di riconoscimento di tutte quelle aziende edili che credono nell’innovazione investendo in tecnologia e nuovi macchinari.