Cam Edilizia 2025: tutte le novità del nuovo decreto e cosa cambia per progettisti e imprese

Ecco tutte le novità del decreto Cam Edilizia 2025: nuovi criteri ambientali, Bim obbligatorio, tracciabilità dei materiali e requisiti Esg per progettisti e imprese.

Braccio di collegamento tra due fronti dell’edificio e corridoio verde |©Henning Larsen ©Javier Callejas Sevilla, 2020

Il decreto Cam Edilizia 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (serie generale n. 281 del 03/12/2025) e in vigore dal 2 febbraio 2026, rappresenta un punto di svolta per la sostenibilità nel settore delle costruzioni. Allegato 1

L’aggiornamento introduce criteri più chiari, stringenti e pienamente integrati con le moderne metodologie di progettazione, rafforzando il ruolo delle competenze Esg e promuovendo l’impiego di materiali certificati.

I Criteri ambientali minimi (Cam), strumenti obbligatori per tutti gli appalti pubblici secondo il Codice dei Contratti e il Pan Gpp, puntano a ridurre l’impatto ambientale delle opere edilizie e a favorire processi innovativi, trasparenti e misurabili.

Principali novità dei Cam Edilizia 2025

L’aggiornamento rispetto alla versione precedente rende i Cam più efficaci e applicabili nella pratica quotidiana di progettisti, stazioni appaltanti e imprese.

1. Strumenti informativi e formativi potenziati

Sono state introdotte appendici tecniche, linee guida e documentazione di supporto per agevolare l’applicazione dei criteri, riducendo gli errori e standardizzando i processi.

2. Struttura del documento migliorata

Il decreto presenta premesse più articolate e indicazioni operative più chiare, con l’obiettivo di ridurre le ambiguità interpretative e velocizzare la fase di verifica.

3. Nuovi criteri e specifiche tecniche

Vengono aggiornati i requisiti ambientali e introdotti parametri più dettagliati per materiali, prestazioni energetiche e sistemi costruttivi.

4. Requisiti di competenza più rigorosi

Maggiore attenzione alla qualifica dei progettisti e del personale di cantiere, con obbligo di certificazioni rilasciate da enti terzi in ambito sostenibilità, salubrità e gestione dei materiali.

5. Tracciabilità dei materiali

Diventa obbligatoria una certificazione ambientale verificabile, con criteri stringenti per garantire l’origine sostenibile dei prodotti.

6. Integrazione con il Bim

Il Building Information Modeling è ora parte integrante dei Cam, assicurando trasparenza, tracciabilità e monitoraggio dei materiali lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio.

7. Principio Dnsh

Le verifiche sul Do No Significant Harm diventano più severe, garantendo la coerenza con gli obiettivi europei di sostenibilità.

8. Premialità nei bandi pubblici

Sono riconosciuti punteggi aggiuntivi per edifici conformi a protocolli come Leed, Breeam, Itaca o equivalenti, valorizzando la progettazione sostenibile e le certificazioni ambientali.

Cosa cambia nella progettazione, Bim obbligatorio

La progettazione dovrà integrare modelli digitali contenenti materiali, prestazioni, schede tecniche e tutta la documentazione necessaria alla conformità Cam.

Lca – Analisi del ciclo di vita

Ogni progetto dovrà dimostrare gli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita, favorendo soluzioni con minore impatto e maggiore durabilità.

Materiali certificati

Saranno ammessi solo materiali con certificazioni riconosciute a livello nazionale e internazionale (Epd, Fsc, Pefc, ecc.).

Competenze certificate

I progettisti dovranno possedere qualifiche rilasciate da enti terzi in materia di sostenibilità, sicurezza dei materiali e qualità dell’aria interna.

Conformità al Dnsh

Ogni intervento dovrà garantire di non arrecare danni significativi all’ambiente, attraverso verifiche documentate e misurabili.

Premialità progettuale

Le opere che adottano protocolli di sostenibilità otterranno vantaggi competitivi negli appalti, incentivando la qualità progettuale.

Impatti pratici per progettisti e imprese

1. Maggiore responsabilità documentale

Ogni scelta dovrà essere accompagnata da dati verificabili, certificazioni e modelli digitali integrati nel Bim.

2. Necessità di formazione continua

Le competenze Esg e l’aggiornamento sulle norme diventano fondamentali per operare nel mercato pubblico.

3. Aumento della complessità progettuale

La progettazione diventa multidisciplinare, combinando competenze tecniche, ambientali e gestionali.

4. Opportunità di valorizzazione professionale

Chi saprà integrare i Cam in modo efficace otterrà un vantaggio competitivo significativo e nuove opportunità di mercato.

Conclusione

Il Cam Edilizia 2025 non è un semplice aggiornamento normativo: rappresenta un cambiamento strutturale che trasforma la progettazione in un processo digitale, certificato e sostenibile.

Progettisti, imprese e stazioni appaltanti dovranno adottare nuove competenze, strumenti e metodologie, ma saranno anche protagonisti della transizione ecologica e della nuova edilizia salubre.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.