Lualdi a Barcellona: la porta tra materia innovazione e spazio

Lualdi, con Interni Onesti e Olivari, esplora il ruolo culturale e simbolico della porta nell’architettura contemporanea.

A Barcellona, il design ha trovato una nuova soglia di confronto. Lualdi, insieme a Interni Onesti – punto di riferimento per l’interior design in Catalogna – e a Olivari, ha organizzato l’incontro Puertas de Arquitectos, un’occasione che ha riunito progettisti e interior designer per riflettere sul valore culturale e simbolico della porta nell’architettura contemporanea.

I protagonisti ©Job Vermeulen Photography
I protagonisti dell’incontro | ©Job Vermeulen Photography

Il viaggio di Juli Capella tra i maestri dell’architettura

Nel corso di una lecture intensa e ricca di riferimenti, Juli Capella ha guidato il pubblico in un viaggio attraverso le opere dei grandi protagonisti dell’architettura moderna e contemporanea, mostrando come la porta abbia sempre accompagnato l’evoluzione del progetto.

A chiudere il dialogo, Benedetta Tagliabue ha offerto uno sguardo personale sul ruolo di questo elemento nei lavori più emblematici dello studio Embt, aprendo la strada a un’analisi più ampia sui nuovi linguaggi del progetto e sulle potenzialità che porte e superfici verticali assumono nella definizione degli spazi contemporanei.

Juli Capella e Benedetta Tagliabue
Juli Capella e Benedetta Tagliabue

Lualdi: tradizione artigianale e innovazione industriale

Lualdi ha portato al dibattito la propria visione: la porta come dispositivo architettonico e simbolico, luogo di relazione tra spazio e materia.

Da oltre centocinquant’anni, l’azienda interpreta questo elemento non come semplice chiusura, ma come strumento di progetto, capace di mediare tra architettura e interior design, tecnica e linguaggio estetico.

Pubblico ©Job Vermeulen Photography
Il pubblico | ©Job Vermeulen Photography

Dal moderno al contemporaneo: Mies, Le Corbusier, Lissoni e Hadid

In questo equilibrio tra funzione e forma, Lualdi ha costruito la propria identità: una realtà industriale che, partendo dalla tradizione artigianale italiana, ha saputo tradurre le esigenze degli architetti in soluzioni personalizzate, diventando interlocutore privilegiato di studi internazionali.

Partecipare a un dibattito che attraversa la storia dell’architettura – dai maestri moderni come Mies van der Rohe e Le Corbusier fino ai protagonisti contemporanei come Piero Lissoni o Zaha Hadid – significa riaffermare una visione condivisa: la porta come soglia di progetto, punto d’incontro tra innovazione tecnologica, materia e spazio.

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