Indagine Cortexa 2025: conoscenza Epbd, incentivi e ruolo del sistema a cappotto

Il Forum Eae Etics di Milano e l’indagine Cortexa mettono in luce il ruolo chiave del sistema a cappotto per l’efficienza energetica e la sostenibilità edilizia.

Milano è stata teatro di un confronto internazionale di grande rilievo: oltre 200 professionisti provenienti da tutta Europa hanno partecipato al settimo Eae Etics Forum, promosso da Eae – European Association for External Thermal Insulation Composite Systems e da Cortexa, il progetto associativo di riferimento in Italia per il sistema a cappotto.

L’incontro ha rappresentato un momento cruciale per fare il punto sull’evoluzione del settore, sull’attuazione della nuova Direttiva Epbd (Prestazione energetica nell’edilizia) e sulle sfide di un’edilizia sempre più efficiente e sostenibile.

Parallelamente, il Centro Studi Cortexa ha coinvolto oltre 300 progettisti italiani in un’indagine che ha messo in luce visioni, necessità e ostacoli legati alla sostenibilità e al ruolo del sistema a cappotto. L’iniziativa s’inserisce nel progetto Etics for -55%, volto a valorizzare il contributo di questa tecnologia nell’efficientamento energetico degli edifici.

Eae Forum: l'intervento di Stefano Deri, Presidente di Cortexa
Eae Forum | L’intervento di Stefano Deri, presidente di Cortexa

Incentivi fiscali e scelte di riqualificazione

Dai risultati emerge con chiarezza che gli incentivi fiscali restano determinanti: circa il 70% dei progettisti ritiene che, senza agevolazioni, i committenti difficilmente avvierebbero interventi di riqualificazione.

La mancanza di incentivi si fa sentire ormai in tutte le aree geografiche, con un incremento significativo nel Nord Italia (dal 34% nel 2024 al 71,3% nel 2025).

Un altro nodo critico è la scarsa conoscenza della Direttiva Epbd: oltre il 60% dei committenti è poco informato e più del 30% non ne ha alcuna consapevolezza, mentre risultano più aggiornati sugli incentivi fiscali in vigore.

Sistema a cappotto: comfort e risparmio energetico

Il sistema a cappotto si conferma l’intervento più consigliato dai progettisti (88%), coerente con il principio Energy Efficiency First: prima ridurre le dispersioni dell’involucro, poi intervenire sugli impianti.

La motivazione principale che spinge i committenti a scegliere questa soluzione resta il comfort abitativo, soprattutto in relazione all’aumento delle temperature estive.

Quanto alle obiezioni, il costo elevato viene percepito meno come ostacolo rispetto al 2024 (-8%). I dati Enea confermano che la coibentazione dell’involucro è la misura più efficace, garantendo il massimo risparmio energetico al minor costo per kWh risparmiato.

Progettisti e direttiva Epbd: conoscenza e ostacoli

Sul fronte dei progettisti, oltre il 65% dichiara di avere una conoscenza limitata della Direttiva Epbd, pur riconoscendone l’importanza (88%) per la transizione verso un’edilizia sostenibile. Le condizioni ritenute necessarie per la sua attuazione sono: incentivi fiscali (73%), maggiore informazione al pubblico (50%, +6% rispetto al 2024) e formazione specifica (48%, +10%).

Gli ostacoli principali restano la mancanza di incentivi a lungo termine (77%) e la scarsità di imprese qualificate nella posa corretta del Sistema a Cappotto (45%). Nonostante ciò, oltre l’80% dei progettisti considera il cappotto essenziale per raggiungere gli obiettivi della direttiva.

Eae Forum: l'intervento di Ralf Pasker, Managing Director di Eae
Eae Forum | L’intervento di Ralf Pasker, Managing Director di Eae

La qualità del sistema è un tema centrale: il 71% sottolinea che non basta un cappotto qualsiasi, ma occorre un sistema certificato, dotato di Eta e marcatura Ce, progettato e posato da professionisti qualificati. In questo senso, il protocollo CasaClima è il più riconosciuto (70%), perché garantisce non solo la corretta progettazione, ma anche la verifica della posa.

Sostenibilità in edilizia: riduzione dei consumi prima delle rinnovabili

Tra i fattori che spingerebbero i progettisti a prescrivere ancora di più il sistema a cappotto emergono: la disponibilità di una lista di imprese certificate (51%), un maggiore supporto formativo (41%) e una maggiore chiarezza sugli incentivi (55%), per evitare l’uso di materiali non isolanti presentati come soluzioni miracolose.

Infine, il concetto di sostenibilità in edilizia, secondo l’88% dei progettisti, coincide con la riduzione dei consumi: un tema ritenuto più importante delle rinnovabili, che scendono al 52% (-6% rispetto al 2024). Si consolida così l’idea che la priorità sia ridurre gli sprechi dell’involucro, per poi integrare altre tecnologie.

Ralf Pasker | Managing Director di Eae
Ralf Pasker | Managing Director di Eae

Ralf Pasker | Managing Director di Eae

Nel 2024, il 9,2% della popolazione europea non ha potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione a causa della povertà energetica. L’Italia, il Paese che ospita questa settima edizione del nostro evento, ha registrato un considerevole miglioramento: se nel 2015 era il 17% degli italiani a non potere adeguatamente riscaldare le proprie abitazioni, nel 2024 è l’8,6%.

Un miglioramento al quale hanno sicuramente contribuito anche gli importanti incentivi fiscali messi a disposizione per le riqualificazioni energetiche degli edifici. Anche in assenza di incentivi particolarmente significativi, il mercato italiano per il sistema a cappotto, nel 2025, sembrerebbe non scendere sotto ai livelli del 2020: la stima è di 26 contro 17 milioni di metri quadri installati.

Ciò significa che la consapevolezza rispetto all’esigenza di ridurre consumi ed emissioni cresce e questo è molto importante. Gli edifici italiani rappresentano infatti oltre il 40% dei consumi energetici del Paese, di cui il 69% per riscaldamento e raffrescamento.

Dobbiamo urgentemente fare sì che l’involucro dei nostri edifici smetta di sprecare energia e in questo il sistema a cappotto è il principale alleato, nel breve e nel lungo termine. Disponiamo infatti di studi e certificazioni che dimostrano che la vita utile del sistema a cappotto, realizzato secondo i rigorosi criteri di qualità di Eae e Cortexa, è superiore ai 50 anni, con una necessità di manutenzione uguale o addirittura inferiore a quella delle facciate non isolate.

Il valore di questa soluzione viene compreso in tutta Europa. Il mercato del Sistema a Cappotto cresce in tutti i principali paesi, passando da 184,4 a 214,6 milioni di metri quadri installati rispettivamente nel 2020 e 2024, con un incremento complessivo del 16,4%.

Stefano Deri | Presidente di Cortexa
Stefano Deri | Presidente di Cortexa

Stefano Deri | Presidente di Cortexa

Desidero in primo luogo ringraziare gli oltre 200 partecipanti al 7° Eae Etics Forum e gli oltre 300 progettisti italiani che hanno dedicato il loro tempo alla partecipazione alla nostra 3° indagine su Sistema a Cappotto e sostenibilità in edilizia. Dai risultati dell’indagine emerge che oggi il sistema a cappotto è riconosciuto come soluzione indispensabile per l’efficienza energetica e per il raggiungimento degli obiettivi della Epbd (Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia), la cui implementazione richiede sistemi da costruzione efficaci e certificati, incentivi stabili, formazione dei progettisti, disponibilità di imprese qualificate, oltre a una maggiore informazione al pubblico.

I committenti riconoscono al sistema a cappotto la capacità di rendere efficiente il costruito e aumentare il comfort abitativo, circa il 30% lo sceglie per questo motivo, a patto che il Sistema stesso sia un kit, correttamente progettato e posato. A tal proposito è allarmante che il numero di posatori con competenze certificate per la posa del sistema a cappotto secondo Uni 11716 sia diminuito del 62% rispetto al 2022. L’edilizia sta vivendo una trasformazione strutturale, culturale e tecnologica non più rimandabile, che riguarda il modo in cui progettiamo, costruiamo e soprattutto riqualifichiamo il patrimonio edilizio esistente.

Le nostre città ospitano edifici che consumano molta più energia di quanto sia oggi sostenibile. L’inefficienza energetica si traduce in costi elevati per le famiglie, in dipendenza dalle importazioni energetiche e in maggiori emissioni che incidono sul clima e sulla qualità dell’aria che respiriamo. I sistemi a cappotto rappresentano una delle soluzioni più efficaci, più mature e più misurabili per ridurre i consumi energetici degli edifici e portare benefici immediati: ambientali, economici e sociali.

Siamo di fronte a una grande opportunità; tuttavia, sappiamo tutti che questa fase è anche una prova. L’Epbd – la nuova direttiva europea sulle prestazioni energetiche degli edifici – chiede all’Europa di migliorare in modo significativo l’efficienza del costruito entro i prossimi anni. Non si tratta solo di una norma da rispettare: è una chiamata a ripensare il nostro ruolo.

Come settore, dobbiamo assicurarci di garantire qualità, competenza e trasparenza. Come aziende, dobbiamo innovare e formare. Come sistema Paese, dobbiamo sostenere le famiglie e le imprese nell’affrontare questo percorso. Come comunità professionale, dobbiamo unire visione e responsabilità.

Cortexa continuerà a mettere a disposizione il proprio know-how, promuovendo buone pratiche, formazione qualificata e una cultura dell’edilizia basata sulla durabilità e sulla corretta esecuzione. Perché l’efficienza energetica non è solo un obiettivo  tecnico: è un investimento nel futuro e come filiera, tutti insieme, possiamo affrontare questa sfida.

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