Ponte sullo Stretto di Messina: con la delibera del Cipess partono le prime opere

Il Cipess approva il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto: avvio cantieri entro il 2025, copertura finanziaria garantita e attenzione all’ambiente e agli espropri.

Architettura del ponte sullo stretto

L’approvazione da parte del Cipess (6 agosto 2025) del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina ha riguardato un’ampia documentazione istruita e sottoposta dal ministero delle Infrastrutture e trasporti, con la partecipazione della Stretto di Messina per la parte di competenza diretta.

Via libera definitivo al Ponte sullo Stretto di Messina

In particolare:

  • il progetto definitivo aggiornato con la relazione del progettista che include il programma anticipato di opere e servizi;
  • i risultati della conferenza di servizi condivisi dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti;
  • le conclusioni positive della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – Via Vas del Mase sulla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e di Incidenza Ambientale (Vinca);
  • il Piano economico finanziario;
  • la relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attestante tra l’altro che l’intero fabbisogno del progetto, pari a circa
  • 13,5 miliardi di euro, è interamente coperto da risorse già stanziate dal bilancio dello Stato e dalle risorse acquisite dalla Società con l’aumento di capitale sottoscritto nel 2023 dal ministero dell’Economia e delle finanze;
  • l’elenco delle opere compensative.

«L’avvio di una grande infrastruttura dedicata al trasporto pubblico è una straordinaria occasione per il nostro Paese – ha chiarato il presidente della società Stretto di Messina, ing. Giuseppe Recchi. È sempre molto difficile avviare progetti complessi e le mie congratulazioni vanno a tutti coloro che si sono prodigati per arrivare a questo traguardo. Il Ponte sullo Stretto sarà un laboratorio nazionale capace di sviluppare competenze, consolidare le migliori pratiche, attrarre investimenti e talenti, rafforzando il ruolo dell’Italia di fronte a sfide sempre più complesse. Si tratta di una soluzione ingegneristica studiata per decenni e riconosciuta a livello internazionale: con una campata di 3,3 chilometri sarà il ponte sospeso più lungo al mondo. Il medesimo design è stato adottato da progetti in Cina, Hong Kong, Stati Uniti e Turchia. Tra le caratteristiche distintive figura la capacità di consentire, oltre il traffico dei veicoli anche quello ferroviario, fondamentale per massimizzare i benefici dell’investimento».ponte sullo stretto

«È un risultato storico per il progetto del ponte – ha dichiarato l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – ottenuto grazie all’impegno dell’intero Governo e in particolare del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel sostenere una grande opera infrastrutturale per il Mezzogiorno, per l’Italia e l’Europa. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che potrebbe avvenire entro la fine dell’estate, dopo la registrazione della Corte dei conti, la delibera del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) sarà efficace e il progetto del ponte entrerà nella fase realizzativa. Sarà immediatamente avviato il Programma delle Opere anticipate e la progettazione esecutiva per fasi costruttive. Come previsto dal dl 35/2023, le prime opere riguarderanno in via principale le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione, la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, le indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, la predisposizione dei campi base. Con l’approvazione del Cipess ci sarà la dichiarazione di pubblica utilità dell’Opera che consentirà di avviare gli espropri. Si partirà con gradualità, secondo il piano largamente pubblicizzato nei mesi scorsi e sempre con la massima attenzione nei confronti degli espropriandi che potranno anche contare su una serie di iniziative volte a favorire l’adesione volontaria. Per consentire l’esame dell’intero progetto da parte del Cipess, la Stretto di Messina, dopo la stipula dell’Accordo di Programma avvenuta a metà luglio, ha sottoscritto l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione con il concedente ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e ha firmato i quattro atti aggiuntivi ai contratti con il contraente generale Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild, con la Parsons Transportation Group per le attività di Project Management Consulting, con Edison Next Environment per le attività di monitoraggio ambientale, con Marsh per il servizio di consulenza e brokeraggio per le coperture assicurative relative alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. I quattro contratti riprenderanno i loro effetti con l’efficacia della delibera Cipess. Si è così completato e rinnovato l’articolato sistema definito dalla Stretto di Messina per la realizzazione del ponte».Ponte sullo Stretto i collegamenti

Lavori, progettazione esecutiva, espropri, ambiente, Pef

Opere anticipate entro il 2025. Si prevede entro il 2025 l’avvio dei cantieri. I primi lavori riguarderanno la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto dei cantieri sul territorio che sarà preparato a ospitare i cantieri del ponte grazie all’esecuzione delle prestazioni anticipate che comprendono:

  • Costruzione delle piste di cantiere, evitando l’interferenza del traffico dei mezzi di cantiere con il traffico ordinario;
  • Predisposizione dei campi base;
  • Realizzazione dei sistemi dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere;
  • Potenziamento del sistema fognario;
  • Bonifica ordigni bellici;
  • Risoluzione delle interferenze con i sottoservizi (acqua, gas, elettricità, telecomunicazioni) per garantire il loro funzionamento durante la realizzazione dell’opera;
  • Monitoraggio ambientale ante operam;
  • Indagini archeologiche e geognostiche;
  • Opere compensative dell’impatto territoriale e sociale;
  • Opere compensative ambientali.I numeri del ponte sullo stretto

Progettazione esecutiva e avvio lavori

Con l’efficacia della delibera Cipess saranno avviati i primi lavori relativi alle Opere anticipate e contestualmente sarà avviata la progettazione esecutiva in parallelo per tutte e tre le fasi progettuali previste:

  • fase 1 – Collegamenti stradali e ferroviari. Avvio lavori previsto maggio 2026;
  • fase 2 – Gallerie, svincoli e le tre nuove stazioni ferroviarie. Avvio lavori previsto settembre
  • 2026;
  • fase 3 – Opera di Attraversamento: Torri, blocchi ancoraggio, sistema di sospensione, impalcato sospeso, Centro direzionale. Avvio lavori previsto marzo 2027. Il completamento lavori è previsto per il 2032.

Iter procedurale espropri

Con l’approvazione del progetto definitivo dell’opera il Cipess dichiara la pubblica utilità che darà avvio graduale della fase espropriativa, in relazione alle attività di cantiere. I soggetti coinvolti dalle attività di esproprio riceveranno comunicazione diretta digitale (Cassetto virtuale/Pec) o mediante raccomandata con avviso di ricevimento, che consentirà loro di presentare elementi utili per la determinazione dell’indennità.

Sarà privilegiata la procedura bonaria in conformità alla vigente legislazione, con l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti. A tal fine la Società Stretto di Messina si impegna a promuovere un proficuo rapporto di collaborazione tra i soggetti coinvolti.

Fermo restando che la Società Stretto di Messina ha l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti, promuovendo la procedura bonaria come soluzione primaria, resta ovviamente impregiudicato il diritto dell’espropriando di richiedere la determinazione dell’indennità, in via amministrativa, tramite una terna di tecnici (di cui uno nominato dallo stesso espropriando, uno dall’espropriante e uno dal Presidente del Tribunale Civile nel cui territorio è censito il bene da espropriare) ovvero in via giudiziale, tramite la Corte di appello competente per il Territorio.

Piano di monitoraggio ambientale

L’ambiente è considerato un elemento cardine nel processo progettuale, per il quale la Società ha scelto di investire molto in termini organizzativi, umani e finanziari. È stato infatti sviluppato un Piano di Monitoraggio Ambientale, quale componente tecnica essenziale che accompagna l’intero ciclo di vita del progetto.

Monitora l’evoluzione delle condizioni ambientali e territoriali nelle diverse fasi del progetto, al fine di rilevare tempestivamente eventuali criticità, verificare l’efficacia delle azioni previste e fornire una base informativa solida per l’adozione di eventuali misure correttive.

Si articola in tre fasi operative:

  • Ante operam, che documenta lo stato iniziale dell’ambiente prima dell’avvio dei lavori, fornendo un
  • quadro di riferimento completo e dettagliato;
  • In corso d’opera, durante la quale vengono monitorati gli effetti temporanei legati alle attività di
  • cantiere, con l’obiettivo di gestire eventuali impatti in tempo reale;
  • Post operam, in cui si osservano gli effetti dell’opera a regime, valutando la compatibilità e la
  • stabilizzazione delle nuove condizioni ambientali.
Distingue due ambiti territoriali di monitoraggio:
  • Aree di cantiere: riguardano le zone immediatamente interessate dai lavori, con una fascia di monitoraggio estesa fino a 500 metri. L’obiettivo è intervenire rapidamente in caso di effetti ambientali critici o non previsti.
  • Area vasta: copre un territorio molto più ampio: circa 43 km² in Sicilia, 15 km² in Calabria, e oltre 1.600 km² di area marina. Include aree ad alto valore naturalistico come Sic e Zps. Il suo scopo è analizzare in modo sistemico e prolungato gli effetti ambientali e sociali su scala territoriale più ampia.

Costo, piano economico finanziario e tariffe

Il valore aggiornato dell’investimento, a valle dell’avvenuta definizione degli atti aggiuntivi con tutti i diversi affidatari, resta confermato a 13,5 miliardi di euro, interamente coperti dalle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2024 e dall’aumento di capitale della Stretto di Messina pari a 370 milioni sottoscritto nel 2023 dal ministero dell’Economia e delle finanze.

Il Piano economico finanziario conferma la sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa. L’intero investimento, al netto dei contributi pubblici previsti, risulta ammortizzato entro la scadenza della concessione (2062). Il capitale sociale viene rimborsato integralmente, con un rendimento in linea con il costo della provvista pubblica.

Per quanto riguarda i pedaggiamenti per il traffico veicolare, sono state individuate tariffe ottimali che garantiscono l’equilibrio economico-finanziario della concessione e, al contempo, promuovano la continuità territoriale tra Sicilia e Calabria. Il sistema di finanziamento dell’opera ha consentito di sviluppare un’ipotesi di piano tariffario sensibilmente inferiore agli attuali costi di attraversamento dello Stretto di Messina pur garantendo nel periodo di esercizio dell’Opera l’integrale copertura dei costi operativi e degli investimenti in manutenzione straordinaria.

In particolare a oggi, al netto dell’adeguamento all’inflazione alla data di entrata in esercizio del ponte, si stima una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti. La puntuale definizione delle tariffe si avrà in prossimità dell’apertura al traffico del ponte.

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